MAGNASCO, Alessandro, detto il Lissandrino per la sua piccola statura
Mario Tinti
Pittore, nato a Genova nel 1667, morto ivi il 12 marzo 1749. Presto rimasto orfano del padre, anch'egli pittore, fu [...] Poldi-Pezzoli, Milano) e il Baccanale (coll. Italico Brass, Venezia), ovvero concepite sotto l'aspetto del puro arabesco pittorico, come le Storie di Pulcinella, fino a giungere a rappresentazioni il cui argomento, anche se trasfigurato attraverso ...
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LIE, Jonas
Giuseppe Gabetti
Romanziere norvegese, nato a Eker presso Drammen il 6 novembre 1833, morto il 5 luglio 1908 a Boerum presso Oslo. Amico di giovinezza di Björnson e di Ibsen professò dapprima [...] un po' e soprattutto perché la tendenza era insopprimibile nel suo temperamento di romantico impressionista, l'arabesco umoristico o l'improvviso della fantasia s'inseriscono spesso nella rappresentazione della quotidiana esistenza. Le liriche (Digte ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Roberto Bolelli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le prime opere di Debussy segnano l’avvento della modernità nella musica europea ancor [...] fatti e visioni personali per dedicarsi alla descrizione di paradisi diafani, elitari e sottili, in cui il dettaglio, l’arabesco elegante e fantasioso prevale sulla forma, che, quando si rende percepibile, si rivela come una forma antica vagheggiata ...
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Poe, Edgar Allan
Valerio Massimo De Angelis
L’artista del terrore
Poeta, narratore e critico statunitense, Edgar Allan Poe è diventato il più famoso autore di narrativa fantastica grazie all’estrema [...] questa sua duplicità contrapponendo nel titolo della sua prima raccolta di racconti, Racconti del grottesco e dell’arabesco (1840), l’«arabesco» (la tendenza a cesellare eleganti prodotti letterari anche quando l’argomento è cupo e l’atmosfera ...
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MARTINI, Simone
Arduino Colasanti
Pittore, morto in Avignone nel luglio del 1344. S'ignora in quale anno sia nato a Siena. Il Vasari indica il 1284, data non certa, ma verosimile, se si considera che [...] coloristiche di quel fondo. Pur senza proporsi di creare piani plastici e volumi, la linea qui non si espande nell'arabesco, ma suggerisce la forma, non si contenta di stagliare su un piano, ma dispone in prospettive meditate le figure ricche ...
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MODIGLIANI, Amedeo
Palma Bucarelli
Pittore e scultore, nato a Livorno il 12 luglio 1884, morto a Parigi il 25 gennaio 1920. Terminati gli studî ginnasiali, si dedicò alla pittura, prima nella città [...] reso quasi invariabile da un manierismo dei più affascinanti. In codesto linguaggio, che pone alla base della realizzazione pittorica l'arabesco, e che sotto questo punto di vista ravvicina il M. ai giapponesi, a Simone Martini e al Botticelli, la ...
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PITTURA dal 1260 al 1400
A. Châtelet
In tutto il mondo occidentale, nel periodo compreso tra il 1260 e il 1400 la p. ebbe un grande sviluppo, subendo al tempo stesso una profonda trasformazione; questo [...] approccio di impronta realistica, derivante in particolare dalla scultura del sec. 13°, si accompagnò a un gusto per l'arabesco e per le forme sottili, con una netta tendenza al linearismo. L'Antico, infine, riscoperto come modello dalla scultura ...
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Un italianismo è un prestito dall’italiano (➔ prestiti) a un’altra lingua (oltre ai prestiti veri e propri, diretti e indiretti, si considerano anche l’induzione, i ➔ calchi e lo pseudoprestito). Non sempre [...] affissi italiani, per es. il suffisso -esco, entrato in francese (arabesque, burlesque, grotesque), spagnolo e portoghese (arabesco, burlesco, grotesco; Serianni 2008: 28) ecc., o -issimo, entrato in francese (grandissime, richissime, sérénissime) e ...
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RATINI, Luigi
Alessandra Tiddia
(Luigi Camillo Maria). – Nacque a Trento l’8 maggio 1880 da Costante e da Anna Ducati in una tipica casa della città vecchia, nel popolaresco rione della Portella. [...] , eseguito durante la prima guerra mondiale nel 1917 a Wels (Alta Austria), e caratterizzato da un interessante arabesco di gusto secessionista, un dettaglio che avrebbe connotato successivamente anche alcuni dei ritratti più riusciti di Ratini ...
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Degas, Edgar
Flaminia Giorgi Rossi
Il pittore delle ballerine, dei cavalli e della Parigi notturna
Ballerine dai muscoli scattanti, cantanti sul palcoscenico, cavalli in corsa… il pittore francese Edgar [...] l'Étoile (la "stella"), cioè la prima ballerina, la figura è colta, come in una foto istantanea, nella posizione dell'arabesque ("arabesco"), ossia in equilibrio su una gamba mentre l'altra si solleva dietro, con le braccia alzate e i veli mossi del ...
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arabesco
arabésco agg. e s. m. [der. di arabo] (pl. m. -chi). – 1. agg. Degli Arabi, conforme allo stile e alle abitudini degli Arabi: costume a.; architettura a.; maniera a.; Avendo in dosso l’abito a. (Ariosto). 2. s. m. a. Sorta di ornamentazione...
arabescare
v. tr. [der. di arabesco] (io arabésco, tu arabéschi, ecc.). – Disegnare con arabeschi, ornare, abbellire con arabeschi. Fig., ricoprire di disegni bizzarri, di figure strane, di ghirigori: il fogliame dei castagni arabescava d’ombre...