MUSAICO (da un gr. μουσαϊκόν "[opera] paziente, degna delle Muse": la forma però non è documentata; in tarda età si ha in greco μονσαῖον, μούσιον, μούσωσις, in latino musēum o musīum)
Carlo Alberto PETRUCCI
Carlo [...] venne introdotta pure in Spagna da artisti bizantini chiamati per decorare il miḥrāb della Grande moschea di Cordova con arabeschi e iscrizioni cufiche.
2. Musaico di pietra, usato in Egitto e in Siria per decorare specialmente i pavimenti, ma ...
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rima
Ignazio Baldelli
1. Nel De vulg. Eloq., D. rimanda la trattazione sistematica sulla r. al quarto libro dell'opera, non più portata a termine. Tuttavia alcune cose afferma nella parte che tratta [...] ancora una r. derivativa, coronata fiamma: s'infiamma, vv. 119-123.
R. e parole interne stabiliscono un fine e complesso arabesco, stringendo sottilmente il canto delle anime: ‛ Te lucis ante ' sì devotamente / le uscìo di bocca e con sì dolci note ...
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LAMPADA e LAMPADARIO
M. Bernardini
Il termine l. indica tutti i manufatti - a uno o più lumi - destinati alla diffusione di luce artificiale; il loro raggruppamento costituisce il lampadario.Per il [...] testimonia l'alto portalampade khorasanico, sempre del sec. 12°-13°, oggi a Detroit (Inst. of Arts), caratterizzato da un fitto arabesco vegetale e animale sul fusto e sulla base (Scerrato, 1966, p. 66, fig. 28). Ancora va segnalato, relativamente al ...
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LEGATURA
J. Vezin
O. Mazal
P. Canart
M. Bernardini
Procedimento che conclude la lavorazione del libro, costituito da un assemblaggio di quaternioni cuciti e protetti da una copertura flessibile o [...] Corano (quadrati o 'alla francese', ovvero più alti che larghi), come quello del 1178, decorato con dorature impresse in un arabesco geometrico che occupa l'intera superficie della l. e del risvolto (Rabat, Bibl. Royale, 12609; Khemir, 1992, nr. 78 ...
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Vedi SPECCHIO dell'anno: 1966 - 1997
SPECCHIO (ν. vol. VII, p. 433)
S. M. Cecchini
G. Sassatelli
I. Iannaccone
Egitto. - I molti esemplari e l'abbondante documentazione figurata di s. metallici egiziani [...] sacri al buddhismo o al taoismo; fiori e animali sono stilizzati e composti ad arabesco, si notano motivi di probabile provenienza iranica come i grappoli d'uva e arabeschi a cuore nei quali sono inserite figure d'animali.
Bibl.: A. J. Koop, Ancient ...
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LENINGRADO
B. Latynin
A. P. Mantsevic
G. Belov
A. Vo¿cinina
M. Bystrikova
A. Bank
L. Belova
B. Ja. Stavisskij
N. D. Diakanova
N. Djakonova
Museo statale dell'ermitage.-
1. Formazione del museo. [...] (nel 1888 e nel 1897-98) costituisce la parte essenziale della collezione, nella quale occupano il posto più importante i tessuti arabescati, duemila diversi pezzi di tessuti furono raccolti da V. G. Bok ad Akhmīm, a Nakad, a Samayn e nel Fayyūm. Una ...
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Il significato moderno della parola non è quello che essa aveva in antico e che in via secondaria continua ad avere anche oggi. Arte fu per gli antichi l'opera dell'uomo in quanto si distingua dall'operare [...] , che Bisanzio, sempre fedele ai principî dell'arte antica, non aveva accolto nonostante tutte le influenze siriaco-saracene (l'arabesco, intimamente affine ma fiorito da ben diverse premesse, era tutt'altra cosa). Tuttavia, anche nella più alta fase ...
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MUSICA
Gastone ROSSI-DORIA
Alfredo BONACCORSI
Luigi RONGA
. Una distinzione netta tra musica popolare e musica dotta (o d'arte, o aulica, ecc.) ha maggiori probabilità di concretezza quando, rinunziando [...] che la tecnica e la teoria possono contenere in tal senso, i veneziani attuano in sede esplicitamente estetica: l'arabesco sonoro del Willaert si fa splendida decorazione (quasi alla veronese) in Claudio Merulo; l'antifonia bicorale - praticata del ...
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arabesco
arabésco agg. e s. m. [der. di arabo] (pl. m. -chi). – 1. agg. Degli Arabi, conforme allo stile e alle abitudini degli Arabi: costume a.; architettura a.; maniera a.; Avendo in dosso l’abito a. (Ariosto). 2. s. m. a. Sorta di ornamentazione...
arabescare
v. tr. [der. di arabesco] (io arabésco, tu arabéschi, ecc.). – Disegnare con arabeschi, ornare, abbellire con arabeschi. Fig., ricoprire di disegni bizzarri, di figure strane, di ghirigori: il fogliame dei castagni arabescava d’ombre...