La storia delle Universita pontificie romane 1861-2011
Paul Gargaro
Norman Tanner
Introduzione
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Le università pontificie2 sono istituti universitari fondati o approvati dalla Santa Sede per lo studio [...] della Chiesa primitiva; e nel 1926, vicino a Tunisi, il Pontificio istituto di studi arabi e islamici, per promuovere gli studi sull’Islam, la cultura araba, le relazioni con il cattolicesimo.
Nello stesso anno l’Urbaniana traslocò dalla sua vecchia ...
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Sacro
Giovanni Filoramo
Introduzione
Una presentazione della categoria del sacro non può non iniziare constatando la contraddizione di fondo di fronte a cui si trovano oggi le scienze sociali. Per un [...] bandito e, in molti casi, destinato alla distruzione.
Quest'ultima radice ḥrm si ritrova anche in arabo, almeno a partire dal Corano, come base della terminologia araba del sacro. La città della Mecca, per esempio, è un ḥarīm, un luogo circoscritto e ...
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Le grandi domande
Stefano De Luca
Grandi domande e grandi risposte
Da sempre l'uomo non può fare a meno di porsi alcune domande fondamentali: qual è l'origine di tutte le cose e il loro significato? [...] ) gli appare e gli rivela che è lui l'inviato di Allah. Al momento dell'apparizione Maometto ha 40 anni: nato nel 570 nella città araba della Mecca, è rimasto presto orfano; affidato a uno zio, ha fatto il carovaniere e a 25 anni si è sposato. La sua ...
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Conflitti etnici e religiosi
Lucio Caracciolo
di Lucio Caracciolo
Conflitti etnici e religiosi
sommario: 1. Introduzione. 2. La fine della guerra fredda e le sue conseguenze. 3. In morte della Iugoslavia. [...] al-Zawahiri, in "Limes", 2001, quaderno speciale Nel mondo di bin Laden, pp. 15-20.
Codovini, G., Storia del conflitto arabo israeliano palestinese. Tra dialoghi di pace e monologhi di guerra, Milano: Bruno Mondadori, 2002.
Fukuyama, F., The end of ...
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GIORDANO da Pisa (Giordano da Rivalto)
Carlo Delcorno
Le notizie più attendibili relative alla biografia di G., detto anche, in testimonianze risalenti a non prima del XVI secolo, Giordano da Rivalto, [...] ragione umana e di sviare i suoi fedeli con immagini sensuali della beatitudine. Egli dimostra una non comune informazione sul mondo arabo: cita alcuni passi del Corano e allude a costumi che poté conoscere attraverso le opere di Riccoldo da Monte di ...
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BORROMEO, Federico
Paolo Prodi
Nacque in Milano il 18 ag. 1564 dal conte Giulio Cesare, fratello cadetto di Giberto padre di s. Carlo, e da Margherita, appartenente alla potente e ricca famiglia milanese [...] alle opere a stampa (circa 30.000) una raccolta di codici (12.000 all'inizio) in gran parte orientali (ebraici, arabi, siriaci, etiopici, persiani) o risalenti all'antichità greca e romana, biblici, patristici e classici. Queste raccolte, come è noto ...
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Anima
Giancarlo Movia
Marta Cristiani
Paolo Casini
Gianni Carchia
Lucio Pinkus
È il greco ἄνεμος, latino anima, il cui primo senso è "aria", poi "respiro, soffio", e, di qui, "principio vitale", [...] unica in tutti gli uomini, fornendo, al tempo stesso, una lucida ricostruzione delle questioni sollevate dai commentatori greci e arabi intorno al De anima di Aristotele.
Lo stesso tema è affrontato da Alberto Magno nel De unitate intellectus contra ...
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CISTERCENSI
M. Righetti Tosti-Croce
Ordine monastico le cui origini sono legate alla fondazione del novum monasterium sorto a Cîteaux (v.) in Borgogna nel 1098 per iniziativa di Roberto di Molesme, [...] (Fergusson, 1984, figg. 10, 106; Stalley, 1987, figg. 54, 131); nelle regioni iberiche ai temi consueti si aggiunsero elementi di tradizione araba: a Santa María de Oseira il plinto di una colonna del coro è decorato ad archetti a ferro di cavallo e ...
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Africanismo
Amadou Hampâté Bâ
di Amadou Hampâté Bâ
Africanismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Eredità del passato: spirituale, sociale e culturale. a) Valorizzazione del passato. b) Senso del sacro; [...] vita, la nozione musulmana del santo ('l'amico' di Dio, in arabo) come sposo e padre di famiglia e in più detentore di una . La lingua fulbe, per esempio, fu trascritta in caratteri arabi e arrivò in questo modo all'espressione scritta.
In Africa ...
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Gregorio XIII
Agostino Borromeo
Ugo Boncompagni nacque a Bologna il 1° gennaio 1501, quinto figlio di Cristoforo, ricco mercante della città, e di Angela Marescalchi. Studiò giurisprudenza all'Università [...] dal cardinale F. de' Medici nel 1584, il cui primo lavoro fu l'edizione in quattromila esemplari della traduzione araba dei vangeli.
Di indole diversa, perché intese a ribadire le posizioni cattoliche in polemica con quelle protestanti, furono altre ...
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arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.
arabico
aràbico agg. e s. m. [dal lat. Arabĭcus, gr. ᾿Αραβικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Dell’Arabia, proveniente dall’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; nell’uso viene spesso sostituito da arabo (lingua araba, numeri arabi, ecc.), ma è...