PROCOPIO di Gaza (Προκόπιος, Procopius)
G. Manganaro
Letterato che resse la pubblica scuola di Sofistica della città di Gaza tra la fine del V sec. e il primo trentennio del VI d. C. Nella abbondante [...] essendo necessario senza dubbio l'intervento continuo di un meccanico. Esso, predecessore di certi orologi creati dalla ingegneria araba e rinascimentale, era montato in un edificio (forse una esedra) della piazza principale di Gaza. P. descrive gli ...
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DURAZZO
M. Korkuti
(gr. ᾽ΕπίδαμνοϚ, Δυϱϱάχιον; lat. Dyrrachium; albanese Durrës)
Città e porto sull'Adriatico, situata nell'Albania centrale, all'estremità meridionale della dorsale dei monti di D., [...] della città dalla creazione del tema autonomo di D.; quest'organismo amministrativo, che si opponeva alla talassocrazia araba, al pericolo franco e alla pressione commerciale veneziana, rinforzò ulteriormente la capacità difensiva della città e della ...
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Vedi CHIO dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
CHIO
G. Bermond
Montanari
E. Lissi
G. Bermond Montanari
E. Lissi
Isola del Mare Egeo, separata dall'Asia Minore da uno stretto. La parte N, montagnosa, raggiunge [...] cinque metri. Sopra la terrazza si scoprirono i resti di una fortezza di tardo periodo romano la quale fu distrutta durante l'invasione araba intorno al 665 d. C.
Un misero abitato fu costruito nella stessa zona ed ebbe vita fino al IX sec.
Sotto il ...
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ARABIA
G. C. Susini*
L. Rocchetti
Provincia dell'Impero romano (v. anche Nabatea; Palestina; Yemen).
Il territorio della provincia romana di A. corrispondeva, al momento dell'assoggettamento da parte [...] Morto, sino all'altezza del lago di Tiberiade e della catena del Libano, e un vastissimo entroterra nella grande penisola arabica.
A quest'ultimo territorio i Romani rinunciarono, al momento della conquista, sia perché di difficile difesa, sia perché ...
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BEROIA (Βέροια, Βέρροια; λατ. Beroea)
E. Will*
Colonia macedone fondata da Seleuco Nicatore sul luogo dell'antica Aleppo che era stata il centro di un importante regno nel secondo millennio, ma che non [...] seguito dal bastione medievale, si appoggiava sulla cittadella, sul luogo della quale sorse, in seguito, la bella costruzione araba che è tuttora conservata. Il tracciato delle strade della parte antica della città attuale permette di ritrovare una ...
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Chimica e tecnica
Con la denominazione di prodotti ceramici si intende una vasta gamma di manufatti, diversi per composizione, struttura, proprietà, impiego ecc., aventi in comune il processo tecnologico [...] di lustri metallici; questi influirono a loro volta sulla ceramica arcaica dell’Islam.
La c. islamica, con la conquista araba della Persia, fuse diverse eredità tecniche del passato (per es. lo smalto stannifero) in un’arte di grande originalità ...
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SCRITTURA
Armando Petrucci
(XXXI, p. 232)
Storia della scrittura. - Ove si considerino s. tutte le "tracce grafiche dotate di significati convenzionali" (G.R. Cardona) che gli uomini hanno adoperato [...] autonomie grafiche in virtù della coerenza politico-ideologica da un lato e della forza dell'economia dall'altra; la s. araba caratterizza da più di un millennio la cultura islamica e le regioni in cui essa è solidamente affermata o attualmente in ...
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IATO, Monte
Hans Peter Isler
Denominazione corrente dell'altura su cui sorgeva un'antica città (in greco ᾽ΙαίταϚ, in latino Ietas) della Sicilia occidentale, di origine indigena, poi greca, romana e [...] è indicata dai rinvenimenti di ceramica, anzitutto terra sigillata. Oscuro rimane per ora il periodo bizantino. Dopo la conquista araba della Sicilia la città, oramai chiamata Giato, si riprese. La ceramica rispecchia una vita attiva a partire dall ...
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AQUITANIA
P.F. Pistilli
(franc. Aquitaine)
Vasta regione storica della Francia atlantica sudoccidentale, i cui confini naturali sono individuati a O dal golfo di Guascogna, a S-O dalla catena dei Pirenei, [...] e sarcofagi dei secc. 6°-7°, oltre a pochi reperti carolingi (Cabanot, 1987, pp. 190-193).La breve dominazione araba (720 ca.-732) determinò la definitiva chiusura delle officine aquitane, con la conseguente diaspora dei marmorari, depositari di un ...
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Vedi FAYYUM dell'anno: 1960 - 1994
FAYYŪM (Λιμνή; copto Phiüm)
S. Donadoni
E. Coche de la Ferté
È l'oasi più vicina alla valle del Nilo con la quale comunica per mezzo dell'uadi Bahr Yūsuf nel deserto [...] ma questi tessuti appartengono a un periodo cronologicamente ancora mal definito, che si estende anche sino all'epoca della dominazione araba. Dal III sec. in poi, abbandonato il sistema di avvolgere il morto con piccole fasce e di rivestirlo poi di ...
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arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.
arabico
aràbico agg. e s. m. [dal lat. Arabĭcus, gr. ᾿Αραβικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Dell’Arabia, proveniente dall’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; nell’uso viene spesso sostituito da arabo (lingua araba, numeri arabi, ecc.), ma è...