(arabo ‛Arab) In senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia, comunemente tutti gli individui di lingua araba, cioè gli abitanti dell’Arabia, della Siria, del Libano, della Giordania e dell’Iraq. [...] e quello africano dei Fatimidi (10°-12° sec.) prima nel Nordafrica, poi in Egitto. Nelle altre regioni dell’originaria diaspora araba l’elemento etnico arabo si mescola con il berbero nell’Africa del Nord, con il curdo e turco in Siria e Iraq, e cede ...
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Almazán Città della Spagna (prov. di Soria). Fortezza araba, caduta in rovina durante le guerre della Riconquista, fu riedificata (1098) da Alfonso VI di Castiglia. Contesa dalle corone di Navarra e Aragona [...] e venuta in potere di quest’ultima, fu data in feudo, tra gli altri, al condottiero francese Bertrand Du Guesclin (dal 1370). Vi si stipulò (1375) il trattato di pace tra Pietro IV d’Aragona edEnrico II ...
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Baghdad
Margherita Zizi
Una città simbolo della civiltà araba
Capitale dell'Iraq, Baghdad è situata nella Mesopotamia, sul corso medio del fiume Tigri. Da sempre fulcro vitale del paese, punto d'incontro [...] tra il mondo mediterraneo e l'Asia centro-meridionale, la città è stata devastata dalle guerre che si sono succedute in Iraq a partire dall'ultimo decennio del Novecento: la ricostruzione e il ritorno ...
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Cittadina della Spagna, in prov. di Badajoz.
Probabilmente colonia romana, fu riedificata dopo la dominazione araba, con il nome di Montesa e divenne sede di contea (1599). Fu devastata durante le guerre [...] d’indipendenza portoghesi (17° sec.).
I signori di M., con il cognome di Portocarrero, sono un ramo della casa di Acuña, di cui fu capostipite Cristoforo Osorio (n. 1502 - m. 1571). La famiglia ebbe il ...
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mudéjar In Spagna, i musulmani rimasti fedeli alla loro religione anche dopo la riconquista cristiana.
Ai m. si deve la continuazione dell’arte ispano-araba, pur con qualche variante dovuta alla sua utilizzazione [...] in edifici cristiani. Dopo la riconquista di Toledo artefici m. ne caratterizzarono l’aspetto: le prime chiese m. sono della fine del 12° sec.-inizio del 13° (la moschea trasformata in chiesa del Cristo ...
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Territorio dell’Africa nord-occidentale. Si estende sull’Atlantico con uno sviluppo di circa 1000 km dalla foce dell’Uadi Dra al Capo Bianco, comprendendo un vasto retroterra quasi interamente desertico [...] da genti berbere, il territorio dell’attuale S. fu raggiunto, a partire dal 13° sec., da gruppi beduini di lingua araba, che fondendosi con le prime costituirono il nucleo originario della popolazione sahrawi. La zona meridionale (Río de Oro) divenne ...
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(gr. ῎Εδεσσα) Antica capitale dell’Osroene (Mesopotamia settentrionale); l’attuale Urfa (Turchia). Fondata da Seleuco I di Siria (303 a.C.) sul luogo della precedente Ūrhāi, ebbe popolazione greco-araba. [...] scuola di studi filosofici e teologici. Disputata tra Persiani e Bizantini (6° e 7° sec.), nel 638 cadde in potere degli Arabi. Occupata (1031) dai Bizantini che l’avevano assediata più volte, fu poi espugnata da Baldovino di Fiandra, che ne fece la ...
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Città della Spagna (6.497.124 ab. nel 2018), capitale dello Stato e capoluogo dell’omonima provincia. Situata nella Nuova Castiglia, sorge sulla Meseta, alle pendici meridionali della Sierra de Guadarrama, [...] , quando il re leonese Ramiro espugnò una fortezza araba (denominata Maçrêt) alla frontiera castigliana; riconquistata da Alfonso e il Museo Archeologico (dalla preistoria all’arte ispano-araba; porcellane della manifattura del Buen Retiro).
Fra le ...
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Stato insulare, nell’Oceano Indiano, situato a N del Canale di Mozambico, fra il Capo Delgado (Mozambico) e l’estrema punta settentrionale del Madagascar, fra 11° e 13° di lat. S e 43° e 45°30′ di long. [...] molto deboli (3-4 °C).
La popolazione è composta in gran parte da meticci per l’innesto di elementi arabi e malgasci sull’originario sostrato bantu, ed è pressoché totalmente islamizzata. Il forte incremento demografico (tasso di accrescimento annuo ...
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arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.
arabico
aràbico agg. e s. m. [dal lat. Arabĭcus, gr. ᾿Αραβικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Dell’Arabia, proveniente dall’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; nell’uso viene spesso sostituito da arabo (lingua araba, numeri arabi, ecc.), ma è...