Una delle cinque tradizionali parti del mondo e la più vasta tra esse (44.600.000 km2, comprese le acque interne). Si estende per oltre 75° di latitudine (tra Capo Čeljuskin, 77° 41' N, e Capo Piai, 1°16' [...] , sotto la dinastia Ming le relazioni con la Cina furono a lungo interrotte, a vantaggio di una maggiore conoscenza dei paesi arabi e indiani. In questo senso spiccò Venezia, a cui interessava tenere aperta la via verso i paesi delle spezie che i ...
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(ebr. Sīnai, ar. Ṭūr Sīnā) Penisola di forma triangolare che geograficamente appartiene all’Asia e politicamente all’Egitto, di cui costituisce due governatorati (S. Settentrionale, 25.574 km2 con 339.752 [...] da Giustiniano fra il 458 e il 565, come centro religioso delle tre religioni monoteistiche fu risparmiato dall’invasione araba, ed evitò le conseguenze della politica iconoclastica dell’8° secolo. La chiesa giustinianea ha capitelli scolpiti e travi ...
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Medio Oriente
Marcella Emiliani
Nell'accezione geografica più ampia, la locuzione Medio Oriente indica quell'arco di Stati che - da ovest a est - va dal Marocco al Pakistan incluso, arrivando a comprendere [...] guerra del Kippur del 1973). Dal canto suo lo scontro Est/Ovest finì per polarizzare al suo interno lo stesso mondo arabo con le principali repubbliche (Algeria dal 1965, Libia dal 1969, Egitto fino al 1978, Siria dal 1963, ̔Irāq dal 1968) schierate ...
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ETNA, Donato
Alessandro Brogi
Nato a Mondovì (Cuneo) il 15 giugno 1858, da genitori ignoti (nella cartella biografica dell'Archivio storico dello Stato maggiore dell'esercito, un appunto dattiloscritto [...] poi al comando della Il brigata alpina, con la quale dal gennaio al giugno 1913 combatté in Libia contro la resistenza araba, che continuava nonostante il trattato di pace appena firmato tra Italia e Turchia.
All'entrata in guerra dell'Italia, nel ...
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Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] di tenere sotto controllo l’alto clero e la nobiltà neanche con la forza.
Nel 710 la S. fu travolta da Arabi e Berberi di religione musulmana provenienti dall’Africa settentrionale, che condotti da Ṭāriq ibn Ziyād posero fine al dominio dei Visigoti ...
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SARACENI DI SICILIA
AAnnliese Nef-Henri Bresc
I temi incrociati dei rapporti tra Federico II e i musulmani di Sicilia, dei legami dell'imperatore con i sovrani musulmani e della sua politica relativa [...] I. A.D. 1169-1192), a cura di W. Stubbs, in Rerum Britannicarum Medii Aevi Scriptores, IL, 2, London 1867; I diplomi greci ed arabi di Sicilia pubblicati nel testo originale, a cura di S. Cusa, I-II, Palermo 1868-1882 (ried. a cura di A. Noth, Köln ...
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Ḥezbollāh (Ḥizb Allāh) Movimento e partito islamico sciita ("Partito di Dio") formatosi agli inizi degli anni Ottanta – nel corso della guerra civile libanese tra fazioni cristiano-maronite e musulmane [...] dell’organizzazione ha sospinto il Libano sull’orlo di un’altra guerra civile, evitata dopo trattative mediate dalla Lega Araba con la formazione di un governo di unità nazionale e la concessione a Ḥezbollāh del potere di veto. Nelle ...
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Sahara
Il più grande deserto del mondo, il S. è stato nella storia dell’Africa simile a uno sconfinato mare di sabbia. Prima del 7° sec. e fino alla nuova fase aperta dalle esplorazioni portoghesi nel [...] al commercio, si svilupparono anche centri sahariani come Awdaghast, Tadamakk. Nel 7° sec., gli arabi tentarono di inserirsi nei flussi di commercio del Sahara. La prima ricognizione araba nel S. centrale è del 666-667 e del 682 per la regione del ...
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scolastica Complesso dei metodi e dei contenuti dell’insegnamento nelle scuole medievali, dalla fine del mondo antico al 14° secolo.
Caratteri generali
Il termine, derivato dal latino medievale scholasticus [...] l’Occidente latino conosce per la prima volta e che suscitano il suo entusiasmo: la medicina greca e araba, l’astronomia di Tolomeo, l’astrologia degli arabi e il ‘nuovo’ Aristotele. La vecchia logica tradotta da Boezio sin dalla metà del secolo si ...
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MAOMETTO V (arabo Muhammad ibn Yūsuf), sultano del Marocco
Francesco Gabrieli
Nato a Rabat nel 1909. Salì al trono nel 1927, e mostrò presto delle tendenze modernizzanti e progressiste, che conversero [...] statale moderna, nelle ulteriori rivendicazioni territoriali del Marocco (Mauritania), e nello sforzo di completare l'indipendenza araba nell'Africa del Nord, assecondando la ribellione algerina. Il 26 febbraio 1961, M. V si spense improvvisamente ...
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arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.
arabico
aràbico agg. e s. m. [dal lat. Arabĭcus, gr. ᾿Αραβικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Dell’Arabia, proveniente dall’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; nell’uso viene spesso sostituito da arabo (lingua araba, numeri arabi, ecc.), ma è...