Tripoli
Capitale della Libia. L’antica Oea fu fondata da coloni fenici e siciliani nel sec. 4° a.C.; in età romana fu colonia. Dalla metà del sec. 3° fu sede episcopale. Sulla fine del 4° sec. d.C. fu [...] in questo periodo, come negli altri Stati barbareschi, era esercitato da pascià mandati dalla Celeste Porta e da dey e bey eletti dalle milizie di amministrazione militare, creatosi nel 1950 il regno arabo di Libia sotto la dinastia senussita, T. ne ...
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Tripolitania Regione della Libia settentrionale (350.000 km2 ca.), costituita da territori a differente altitudine: la Gefara o pianura costiera, il Gebel o montagna, la Ghibla o regione meridionale. La [...] popolazioni berbere. Lo stabile assoggettamento del territorio da parte degli Arabi si ebbe tra il 669 e il 675. Nel 12 sovranità durò più o meno direttamente fino al 1911. I pascià mandati a Tripoli da Costantinopoli ebbero un’assai oscillante sfera ...
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TURKESTAN (XXXIV, p. 559)
Ettore Rossi
Storia. - Il Turkestan, nell'ambito territoriale a suo luogo descritto, fu fino al sec. VII d. C., abitato da popolazioni di razza e di civiltà iranica. La regione [...] dell'attuale Afghānistān nel territorio che i Persiani e gli Arabi chiamarono Ṭokhāristān.
Fin dai primi secoli dell'era volgare erano dell'Islām e del turchismo si raccolsero intorno a Enver Pascià, l'ex-ministro della Guerra turco, che era stato ...
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GRÅBERG DI HEMSÖ, Jacob
Carla Pinzauti
Nacque a Gannarve, nell'isola svedese di Gotland, il 7 maggio 1776 da Christian e Magdalena Tofftén. Avviato agli studi dal padre, giudice provinciale dell'isola, [...] Tangeri, e l'anno seguente vi si recò. In Marocco studiò l'arabo, per conoscere la cultura e i costumi di un popolo lontano dal mondo dal governo svedese, non contento della mediazione condotta con il pascià di Tripoli, il G. lasciò l'Africa dopo un ...
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Giordania
Stato dell’Asia sudoccidentale, nel Vicino Oriente; confina a N con la Siria, a N-E con l’Iraq, a S-E e a S con l’Arabia Saudita, a O con Israele. Fino al 1967 comprendeva la Transgiordania [...] infermità mentale, il nipote Husain (1953). La G., membro della Lega araba dal 1945, stabilì allora più strette relazioni con gli Stati arabi. Nel 1956 l’inglese Glubb Pascià fu allontanato dal comando delle forze armate giordane e nel 1957 furono ...
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BRITTI, Giovanni Battista
Gaspare De Caro
Appartenente a una famiglia cosentina di antica nobiltà, è forse da identificare con un omonimo figlio di Nicola, del quale si sa che viveva in Cosenza nel [...] B. ebbe molte difficoltà per ottenere dal pascià, il quale forse nutriva qualche sospetto sulla missione in sei parti, rimasto come morto nella sentina del naviglio, che gli Arabi disfecero fino al lume dell'acqua. Andò a discrezion del vento e del ...
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Nome preso in Oriente dal medico ed esploratore tedesco Eduard Schnitzler (Oppeln 1840 - territ. di Kinena, Congo, 1892). Recatosi in Egitto nel 1873 e di qui a Kharṭūm e a Lado, capol. della Provincia [...] sul Lago Alberto nel 1888; e con Stanley egli si recò fino a Bagamoyo. Entrò poi al servizio della Germania (1890) e riprese la via verso l'interno con l'incarico di fondare stazioni nella regione del Lago Tanganica. Fu ucciso da schiavisti arabi. ...
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pascia
pascià (ant. bascià o bassà) s. m. [dal turco pashà, in grafia mod. paşa, prob. der. del pers. pādishā′h «sovrano», incrociato col turco basqàq «governatore»; le varianti italiane e le altre pronunce occidentali con b- sono dovute all’influenza...
qapudan
qapūdān 〈ḳapuudàan〉 (o qabūdān) s. m., turco e arabo [dal gr. biz. κατεπάνω «comandante» incrociato con l’ital. capitano]. – Capitano, comandante di nave. Q. pascià, titolo che veniva dato, fino alla prima metà del sec. 19°, al comandante...