KURDISTAN (A. T., 73-74)
Ettore Rossi
Letteralmente "paese dei Curdi", denominazione geografica non bene definita, alla quale corrisponde un'imprecisa distribuzione etnografica. Si può dire all'incirca [...] vetaraqqī gem‛iyyeti) con la partecipazione del generale Sherīf pascià, del senatore seyyid ‛Abd ul-Qādir (figlio del già pietre a forma d'alveare, e alla tribù (‛ashīret, termine arabo entrato nel turco, in qualche posto in Persia īl, termine turco ...
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NILO (A. T., 105-106, 109-110-111 e 118-119)
Attilio MORI
Evaristo BRECCIA
Fiume dell'Africa, fra i maggiori della Terra per sviluppo di corso ed ampiezza di bacino e portata, ma il più celebre di [...] . Durante la spedizione militare condotta da Ismā‛īl pascià per l'occupazione della Nubia, della quale facevano parte i principali sono l'Ibba, il Wau, il Jur e il Baḥr al-‛Arab) scendenti a ventaglio su una fronte di 700 km. dalle alture che formano ...
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NEǴD (o naed; A. T., 91)
Giuseppe STEFANINI
Carlo Alfonso NALLINO
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Regione naturale dell'Arabia, con carattere di altipiano (e tale appunto è il significato di naǵd in arabo), [...] , l'antica capitale dei Wahhābiti, distrutta nel 1817 da Ibrāhīm Pascià, e ar-Riyāḍ la nuova capitale, grande centro di circa sotto la guida di ‛Abd al-‛Aziz, l'attuale re dello "stato arabo sa‛ūdiano", noto in Europa col nome di Ibn Sa‛ūd, il quale ...
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TURKESTAN (XXXIV, p. 559)
Ettore Rossi
Storia. - Il Turkestan, nell'ambito territoriale a suo luogo descritto, fu fino al sec. VII d. C., abitato da popolazioni di razza e di civiltà iranica. La regione [...] dell'attuale Afghānistān nel territorio che i Persiani e gli Arabi chiamarono Ṭokhāristān.
Fin dai primi secoli dell'era volgare erano dell'Islām e del turchismo si raccolsero intorno a Enver Pascià, l'ex-ministro della Guerra turco, che era stato ...
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MESOPOTAMIA (Μεσοποταμία "terra in mezzo a due fiumi")
Pietro ROMANELLI
Adriano ALBERTI
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Denominazione greca (che appare dapprima usata nel sec. IV a. C.) del territorio dell'Asia Anteriore bagnato [...] con l'invasione araba, la Mesopotamia entra definitivamente nell'ambito della civiltà islamica; sotto gli Arabi, si tornò Qara Tepeh a 120 km. a N. di Baghdād. Enver pascià preparò una spedizione per riconquistare Baghdād, ma tali forze dovettero ...
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HARAR (A. T., 116-117)
Attilio MORI
Enrico CERULLI
Città dell'Etiopia orientale, posta nella regione sorgentifera del fiume Erer (bacino dell'Uebi Scebeli) poco a sud della displuviale che la divide [...] Canale di Suez, portò all'occupazione egiziana dell'Harar il 18 settembre 1875 per opera di Ra'uff pascià; ma la rivolta di Arabi (‛Ōrābī) pascià e l'intervento inglese in Egitto condussero allo sgombero di Harar nel 1885. La città fu consegnata al ...
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NĀBULUS (Naplusa)
Roberto ALMAGIA
Giuseppe RICCIOTTI
Città della Palestina, capoluogo della Samaria, situata a circa 520 m. di altezza presso l'estremità nordovest di una pianura (circa 500 m. s. [...] assistette Baldovino II. Nel 1187 ricadde in potere degli Arabi, per rimanervi definitivamente dopo il 1242, allorché transitoriamente teatro di un'importante battaglia nel 1834, fra Ibrāhīm pascià di Gerusalemme e il governatore di Nābulus, che si ...
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KŪT el-AMĀRAH (A. T., 91)
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Adriano ALBERTI
RAH Città dell'‛Irāq, posta a 18 m. s. m., situata sulla riva sinistra del Tigri di fronte alla foce dello Shatt al-Ḥayy, il canale [...] mila) e costretto a ritirarsi, tanto più che scorrerie di Arabi e di Curdi minacciavano le sue comunicazioni. I Turchi lo I Turchi avevano solo 17 mila uomini comandati da Khalīl pascià. Questi si era trincerato a Felahiyyah, una dozzina di ...
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KHARTUM (arabo el-Kharṭüm; A. T., 115)
Giuseppe Stefanini
Capitale del Sudan Anglo-Egiziano, posta sulla sponda sinistra del Nilo Azzurro, non lungi dalla sua confluenza col Nilo Bianco, a 2160 km. dal [...] di funzionarî egiziani e inglesi. Il nome, che in arabo significa "proboscide", alluderebbe alla fomna della lingua di terra su S. fronteggia il palazzo il monumento in bronzo al generale Gordon Pascià (v. sotto). A E. sono la mudīriyyah, l'ospedale ...
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QAPŪDĀN Pascià
Ettore Rossi
Titolo (dall'it. capitano) che si dava al comandante in capo delle forze marittime nell'Impero ottomano. I Turchi dell'Asia Minore, anche prima della fondazione dell'Impero [...] dei Turchi, che alle origini imitò probabilmente quella degli Arabi e di Bisanzio, ricavò poi elementi dalle marine d'Occidente parte del Ministero della difesa nazionale.
Una lista dei qapūdān pascià fino al sec. XVIII è in un capitolo del Tuḥfat ...
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pascia
pascià (ant. bascià o bassà) s. m. [dal turco pashà, in grafia mod. paşa, prob. der. del pers. pādishā′h «sovrano», incrociato col turco basqàq «governatore»; le varianti italiane e le altre pronunce occidentali con b- sono dovute all’influenza...
qapudan
qapūdān 〈ḳapuudàan〉 (o qabūdān) s. m., turco e arabo [dal gr. biz. κατεπάνω «comandante» incrociato con l’ital. capitano]. – Capitano, comandante di nave. Q. pascià, titolo che veniva dato, fino alla prima metà del sec. 19°, al comandante...