Comune della prov. di Udine (36,8 km2 con 3487 ab. nel 2007).
Colonia fondata dai Romani nel 181 a.C. nel paese dei Carni; rinforzata e ingrandita più volte, dal 90 a.C. divenne municipio. Quartiere invernale di legioni e luogo di soggiorno imperiale, nel Basso Impero fu sede del prefetto della flotta veneta, ma alla fine dell’Impero tornò a essere una fortezza. Devastata da Attila nel 452, fu abbandonata ...
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Di origine slava, resse il patriarcato di Aquileia dal 900 al 921 accrescendone l'importanza territoriale, e fronteggiando validamente le ripetute invasioni degli Ungari. ...
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Nipote (m. 1042 o 1045) del conte di Pordenone, ma di famiglia bavarese; fu nominato dall'imperatore Enrico II patriarca di Aquileia (1017 o 1019), e poi (1022) gli fu compagno, guidando una parte dell'esercito [...] nella spedizione nell'Italia meridionale. Con l'appoggio del successore di Enrico II, l'imperatore Corrado II, sostenne i diritti del patriarcato contro Adalberone, marchese di Carinzia. Durante i contrasti ...
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Successore (m. 1077) del patriarca Ravengero (1068); nella lotta delle investiture si schierò con l'imperatore Enrico IV, che lo ricompensò concedendogli prima la contea del Friuli con diritti ducali e più tardi la Carniola ...
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Patriarca d'Aquileia (m. Udine 1381). Dei signori bavaresi di Randeck, vescovo di Augusta nel 1348, fu promosso alla sede di Aquileia nel 1365. Provvide alla codificazione del diritto locale vigente con [...] 18º. Fece raccogliere i documenti a prova dei diritti patriarcali dal cancelliere Odorico Susanna. Restaurò il duomo di Aquileia. Attivissimo nel promuovere il commercio, estese la sua influenza, approfittando dell'impegno di Venezia nella guerra di ...
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Patriarca di Aquileia (m. 1299); cugino di Filippo, signore di Milano, fu arciprete di Monza; tentò inutilmente nel 1262 di contrapporsi a Ottone Visconti per la nomina ad arcivescovo di Milano. Vescovo [...] di Como, divenne nel 1273 patriarca di Aquileia, e là accolse i parenti esuli dopo la sconfitta di Desio (1277). Cercò di estendere il suo dominio in Istria, lottando dal 1283 al 1291 contro Venezia; la pace di Treviso gli conservò solo una parte ...
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Discendente (m. Aquileia 1146) dai conti di Leiningen, preposto di Erfurt (1127), appartenne al seguito degli imperatori Lotario II e Corrado III, e fu tra i loro più influenti consiglieri politici. ...
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Nato forse ad Aquileia (m. 155), forse fratello di Erma autore del celebre scritto Il Pastore; successe a papa Igino (140). Dovette combattere l'eresia di Marcione ed ebbe a fronteggiare in Roma lo gnostico [...] Valentino. È venerato come martire (cfr. Dante, Par. XXVII, 43-45), ma si ignorano i particolari della sua morte. Festa, l'11 luglio ...
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Famiglia originaria d'Aquileia e legata per parentela e per interessi con l'aristocrazia veneta. Per la partecipazione di Andrea e Geremia alla spedizione di Marco Sanudo (1204-05) i Gh. divennero signori [...] di Tino, Micono e Sciro con un terzo dell'isola di Negroponte: si posero allora sotto l'alta sovranità e protezione di Venezia regnando così fino al 1390 quando, morto senza eredi l'ultimo dinasta, Giorgio ...
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Nobile trentino (m. 1161), dei signori di Povo. Eletto nel 1130, fu fedele sostenitore di Corrado III e di Federico Barbarossa, anche quando questi riprese la lotta contro Roma; fu infatti uno dei più attivi membri del sinodo di Pavia (1160), in cui fu riconosciuto l'antipapa Vittore IV, eletto da una parte dei cardinali con l'appoggio del legato imperiale ...
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aquileiese
aquileiése agg. e s. m. e f. – 1. Di Aquileia, centro in provincia di Udine; abitante o nativo di Aquileia. 2. Come s. m., nome delle monete d’argento coniate dai patriarchi di Aquileia dal sec. 12° al 15°.
ossidione
ossidióne (o obsidióne; raro ossedióne) s. f. [dal lat. obsidio -onis, der. di obsidere «assediare», comp. di ob- e sedere «sedere, stare»], letter. ant. – Assedio: lasciando sufficiente guardia in tutti i luoghi vicini a Novara...