Scrittore ecclesiastico (Concordia, presso Aquileia, 345 circa - Messina 410). Monaco ad Aquileia, in Egitto, in Palestina, poi ancora in Italia (Aquileia e infine Messina); amico e condiscepolo di s. [...] Girolamo, venne con lui in polemica violentissima intorno all'ortodossia di Origene, decisamente affermata da R., che aveva fatto una traduzione del De principiis. L'opera di scrittore di R. consta quasi ...
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Patriarca di Aquileia (m. 1218); nelle contese germaniche appoggiò re Filippo poi Ottone IV; ma alla dieta di Augusta (1214) aderì a Federico II proclamato re di Germania. Importante la sua opera di pacificazione [...] nella Venezia tra le città di Padova, Venezia e Treviso ...
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LORENZO di Aquileia
Arianna Terzi
Nacque a Cividale del Friuli non oltre la metà del XIII secolo, se nel 1269 viene indicato con il titolo, spettante ai laureati, di "magistro" (testamento del patriarca [...] ad ind.); il terzo è un magister, e gli studi e la datazione fanno ritenere possa essere Lorenzo di Aquileia.
Giovanni da Aquileia, suo allievo, lo definisce "laurea laureato" (Liruti, p. 337); nei documenti che lo riguardano è talvolta indicato come ...
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GIOVANNI da Aquileia (Giovanni Bondi o dei Pitacoli)
Franco Lucio Schiavetto
Maestro e autore di opere di retorica, si ignora la data della sua nascita, da collocarsi molto probabilmente nell'ultimo [...] , è una imitazione, come indicato dallo stesso autore, e per di più compendiata, dell'opera omonima di Lorenzo d'Aquileia, con la quale sovente viene confusa nella tradizione manoscritta. L'opera consiste in una serie di tavole sinottiche nelle quali ...
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Di origine slava, resse il patriarcato di Aquileia dal 900 al 921 accrescendone l'importanza territoriale, e fronteggiando validamente le ripetute invasioni degli Ungari. ...
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Successore (m. 983 o 984) di Engelfredo (963) nella sede di Aquileia, fu al fianco di Ottone I nelle sue spedizioni italiane, ricevendo in compenso abbazie e feudi. ...
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Successore (6º sec.) di Paolino I, che aveva trasferito la propria sede da Aquileia a Grado, fu costretto a rimanervi per l'invasione longobarda. Edificò allora una basilica dedicata a s. Eufemia e radunò [...] un concilio, nel quale confermò lo scisma, detto dei Tre Capitoli, malgrado le pressioni del papa e dell'esarca di Ravenna ...
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Nipote (m. 1042 o 1045) del conte di Pordenone, ma di famiglia bavarese; fu nominato dall'imperatore Enrico II patriarca di Aquileia (1017 o 1019), e poi (1022) gli fu compagno, guidando una parte dell'esercito [...] nella spedizione nell'Italia meridionale. Con l'appoggio del successore di Enrico II, l'imperatore Corrado II, sostenne i diritti del patriarcato contro Adalberone, marchese di Carinzia. Durante i contrasti ...
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Di origine tedesca (m. 1194), fu creato patriarca nel 1182. Favorevole a Federico Barbarossa, contrasse per conto dell'imperatore, nel 1183, un prestito con la famiglia pavese degli Isembardi, e nel 1186 intervenne all'incoronazione di Enrico IV, attirandosi le ire di papa Urbano III. Amico anche di Enrico VI, lo accompagnò a Roma. Governò la diocesi con fermezza ed energia ...
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Successore (m. 1077) del patriarca Ravengero (1068); nella lotta delle investiture si schierò con l'imperatore Enrico IV, che lo ricompensò concedendogli prima la contea del Friuli con diritti ducali e più tardi la Carniola ...
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aquileiese
aquileiése agg. e s. m. e f. – 1. Di Aquileia, centro in provincia di Udine; abitante o nativo di Aquileia. 2. Come s. m., nome delle monete d’argento coniate dai patriarchi di Aquileia dal sec. 12° al 15°.
ossidione
ossidióne (o obsidióne; raro ossedióne) s. f. [dal lat. obsidio -onis, der. di obsidere «assediare», comp. di ob- e sedere «sedere, stare»], letter. ant. – Assedio: lasciando sufficiente guardia in tutti i luoghi vicini a Novara...