Mito
Romolo Rossi
Piera Fele
Il termine deriva del greco μύϑος, il cui significato originario è "parola, notizia, novella", oppure "cosa", e indica una storia tradizionale di carattere generale che [...] : Aretusa diviene una fonte, Driope e Lotide si trasformano in fiore di loto. Nella mitologia latina, l'Asino d'oro di Apuleio narra la metamorfosi di Lucio in asino e, dopo ogni sorta di peripezie e travagli, il suo ritorno alle sembianze umane per ...
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CAPRETTO (Del Zochul, Haedus, Edus), Pietro
Massimo Miglio
Nacque a Pordenone nel 1427 dal "magister" Benvenuto.
Il cognome con cui il C. è più conosciuto bibliograficamente, quello appunto di Capretto, [...] indica al nipote Alessandro, in un contesto denso di riferimenti culturali antichi e recenti (Cicerone, Seneca, Virgilio, Ovidio, Apuleio, Petrarca), i pericoli della superbia e dell'amore (Benedetti, pp. 7 ss., 59, 64 s.). Ancora a stampa ...
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DELLA TENCA, Simone (Simone d'Arezzo)
Paolo Cherubini
Nacque ad Arezzo, probabilmente intorno al 1280, da ser Benvenuto di Bonaventura. Fu certamente notaio (sebbene siano scarsissimi i documenti pervenutici [...] ), pp. 4 s., 10-14, 18, 24 s., 28, 30, 35-38; G. Tristano, Le postille del Petrarca nel Vaticano lat. 2193 (Apuleio, Frontino, Vegezio, Palladio), ibid., XVII (1974), p. 368; R.Avesani, Il preumanesimo veronese, in Storia della cultura veneta, II, Il ...
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BROSSANO (Borsano), Simone da
Ingeborg Walter
Era di origine milanese, forse figlio di maestro Ambrogio da Brossano, medico, familiare e commensale "satis dilectus" dell'arcivescovo Giovanni Visconti. [...] in quella del 1501), indirizzata a Stefano Colonna che l'aveva pregato di procurargli ad Avignone un esemplare dell'Asino d'oro di Apuleio. La lettera, che risale al tempo in cui il B. fu arcivescovo di Milano, cioè agli anni compresi tra il 1371 e ...
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CORSINI, Pietro
Jacques Chiffoleau
Nacque con tutta probabilità a Firenze nei primi decenni del XIV secolo, da Tommaso di Duccio. Dopo aver compiuto solidi studi giuridici, tradizionali nella sua famiglia [...] di s. Tommaso e di Alberto Magno. Sembra essersi anche interessato ai libri liturgici. Ma vi campeggiano anche Apuleio, Cicerone, Ovidio, Sallustio, Tito Livio, Valerio Massimo e Virgilio come Boccaccio (De casibus virorum illustrium) e Petrarca (De ...
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DONÀ (Donati, Donato), Pietro
Antonio Menniti Ippolito
Figlio terzogenito del patrizio Nicolò, nacque a Venezia probabilmente intorno al 1390. Studiò a Padova: il 30 genn. 1410 si licenziò in arti e [...] e un non identificato Scriptum super libro offitiorum di Cicerone. Il Degli Agostini dà notizia di una traduzione da Apuleio indirizzatagli da Guarino Veronese, il Sambin del poema Gesueide che gli dedicò Girolamo Dalle Valli, la King del Libellus ...
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GUAIFERIO
Mariano Dell'Omo
Fonte primaria per ricerche biografiche sul monaco e letterato cassinese G. è la Historia Normannorum di Amato di Montecassino, conosciuta solo grazie a un volgarizzamento [...] cassinese o da lui stesso portato con sé dalla nativa Salerno a Montecassino. Insieme coi Dialogi senecani anche i Florida di Apuleio e il De oratore di Cicerone (di quest'ultimo la sua sembra essere l'unica attestazione in Italia prima del sec ...
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CASTIGLIONI, Zanone (Zenone)
Maria Gabriella Cruciani Troncarelli
Figlio di Guido e di Andriola Terzago, nacque a Milano alla fine del sec. XIV e venne avviato sin da giovane alla carriera ecclesiastica, [...] del quinto libro della Repubblica di Platone e parecchi volumi di autori classici, fra cui sicuramente opere di Columella, Apuleio, Varrone, Catone, L. Floro, Livio, Vitruvio, Festo, Pomponio Mela e Tolomeo. Lo stesso C. arricchì la biblioteca di ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Scienza e cultura popolare
Tony Hunt
Scienza e cultura popolare
Nonostante le difficoltà di definire e di giustificare l'espressione [...] di cultura popolare si ritrovano anche in alcune traduzioni locali dal latino, in particolare nell'Herbarium dello Pseudo-Apuleio, che contiene anche un breve trattato sugli usi medicinali della betonica e un erbario supplementare, e nel cosiddetto ...
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CALCAGNINI, Celio
Valerio Marchetti
Nato a Ferrara il 17 sett. 1479 da una facoltosa famiglia dell'aristocrazia di servizio presso la corte estense, era figlio naturale del protonotario apostolico Calcagnino [...] gloriosus per il teatro di corte di Ferrara; collaborò probabilmente ai programmi critici del Beroaldo nel cui commento ad Apuleio (Venetiis 1510) figurano due poesie del C., e fu buon conoscitore del greco, circolando ancora nel pieno secolo XVIII ...
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romanzo2
romanżo2 s. m. [dal fr. ant. romanz, uso sostantivato dell’agg. precedente]. – 1. a. Nel periodo delle origini delle letterature moderne, ampio scritto in lingua volgare, in prosa e in versi, diretto a dilettare il lettore col racconto...
-astro
– Suffisso già presente nel latino classico e tardo, nelle forme -aster o -astra o -astrum per i sost. e -aster per gli agg., di incerta origine ma prob. mediterranea (cfr. anche gr. κήλαστρος o κήλαστρον o κηλάστρα «celastro, agrifoglio»),...