SWEYNHEYM, Conrad
Tammaro De Marinis
Il suo nome è legato all'introduzione dell'arte della stampa in Italia. Lo Sw. era probabilmente un operaio che lavorava con J. Fust (v.) e P. Schoeffer (v.) allontanatosi [...] 1468 al 1473, una serie di classici latini, gran parte dei quali vedevano per la prima volta la luce. Citeremo Apuleio, Aulo Gellio, Giulio Cesare, Virgilio, Tito Livio, Strabone, Lucano, tutti del 1469, di formato in-folio; nel 1470 apparvero Plinio ...
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. Locuzione bibliografica che equivale a libro pubblicato in più esemplari mediante la stampa e posto in commercio, o comunque diffuso, da organismi librarî (v. editore).
Le varie caratteristiche delle [...] principi più preziose vanno citate: De oratore di Cicerone (Subiaco 1465), Epistolae dello stesso (Roma 1467), Opera di Apuleio (Roma 1469), Noctes atticae di Aulo Gellio (Roma 1469), Commentaria di Giulio Cesare (Roma 1469), Opera di Virgilio ...
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Letteratura
Sergio Pautasso
Guido Andrea Pautasso
È l'insieme della produzione in prosa e in poesia in una determinata lingua, in cui si riconoscono valori e intenti artistici. Legata, come tutti i [...] razionalità umana e l'istinto animale. Gli episodi più bizzarri delle Metamorfosi di Ovidio e dell'Asino d'oro di Apuleio rivelano che, nella fantasia degli scrittori, la forma animale è sempre stata una maschera dietro la quale nascondere gli errori ...
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Scienza greco-romana. Ottica e teoria della luce
A. Mark Smith
Ottica e teoria della luce
La moderna ottica fisica ha le sue radici storiche nell'ottica matematica greca; il più ovvio legame tra le [...] al di sopra del bordo di questo, esso finisce per apparire al di sopra del bordo, se nel vaso è versata dell'acqua. Apuleio di Madaura (125 ca.-180 ca.) attribuisce ad Archimede (287-212) un trattato sugli specchi in cui, secondo Teone di Alessandria ...
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PIO, Giovanni Battista
Daniele Conti
PIO (Andalò Plodius, de Plodiis, de Piis, Piò), Giovanni Battista. – Nacque quasi sicuramente a Bologna (nelle sue opere si definì sempre «Bononiensis») da Giacomo [...] lo Studio di Bologna (1494-95) lesse due degli autori più importanti per la scuola filologica bolognese, cioè Plauto e Apuleio. Nel 1495 Pio soggiornò per un breve periodo a Ferrara ospite del monaco cistercense, e amico di Ariosto, Severo Varini ...
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GABI, Simone, detto Bevilacqua
Alfredo Cioni
Nato a Pavia non molto dopo il 1450 da un Pietro de Gabi (de Gabiis), nessun documento è stato rinvenuto che informi della sua famiglia, della sua gioventù [...] piena attività: il 15 gennaio di quell'anno il Senato gli accordava privilegio di stampa e vendita per commento all'Asinus aureus di Apuleio, elaborato da Filippo Beroaldo, congiuntamente a quello per "certi messaletti piccoli secondo la corte". Dell ...
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VIZZANI, Pompeo
Ottavia Niccoli
VIZZANI (Vizani), Pompeo. – Figlio secondogenito di Camillo di Giasone e di Elisabetta di Pompeo Bianchini, entrambi di nobili famiglie bolognesi, nacque a Bologna il [...] e altre pubblicate dopo la morte, probabilmente su sollecitazione del fratello Giasone: la traduzione dell’Asino d’oro di Apuleio, che ebbe particolare fortuna e fu ripetutamente stampata a Venezia sino agli inizi del Settecento, un Compendio della ...
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GIARRATANO, Cesare
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Popoli (Pescara) il 24 luglio 1880 da Salvatore e da Ida Carradori.
La famiglia doveva essere agiata, perché risulta che una certa larghezza [...] pp. 159-183; T. Petronio Arbitro, Cena Trimalchionis, Pisis 1937; P.C. Tacito, Historiarum libri I-V, Romae 1939; Apuleio, Cupido e Psiche, Roma 1942; M.V. Marziale, Epigrammaton libri XIV, Augustae Taurinorum 1944 (le edizioni parziali erano uscite ...
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Diogene (Diogenès)
Giorgio Stabile
Il Diogene nominato in If IV 137 (Dïogenès, Anassagora e Tale), abitatore del ‛ nobile castello ', è senz'altro da identificare con il filosofo greco Diogene nato a [...] in lui e nei suoi simboli il modello del saggio cinico: con la bisaccia, il bastone e un consunto mantello (cfr. Apuleio Apol. 22, Ausonio Epitaph. 19), abitatore di una botte in spregio ai vani splendori, vagabondo e mendico, con una lampada accesa ...
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GALENO (Γαληνός; il nomen Κλαύδιος è del tutto letterario e appare soltanto dal Rinascimento)
C. Bertelli
Medico nativo di Pergamo, vissuto dal 129 d. C. al 201.
Dopo un periodo di studi filosofici e [...] raffigurato, con Ippocrate, a folii i v e 2 r del cod. Ms. Phys. Fol. 10 nella Landesbibliothek di Kassel (Erbario di Apuleio, del IX sec., ma derivato da fonti antiche). G. e Ippocrate sono anche raffigurati in un affresco del duomo di Anagni (sec ...
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romanzo2
romanżo2 s. m. [dal fr. ant. romanz, uso sostantivato dell’agg. precedente]. – 1. a. Nel periodo delle origini delle letterature moderne, ampio scritto in lingua volgare, in prosa e in versi, diretto a dilettare il lettore col racconto...
-astro
– Suffisso già presente nel latino classico e tardo, nelle forme -aster o -astra o -astrum per i sost. e -aster per gli agg., di incerta origine ma prob. mediterranea (cfr. anche gr. κήλαστρος o κήλαστρον o κηλάστρα «celastro, agrifoglio»),...