CURCI, Carlo Maria
Giacomo Martina
Nato a Napoli il 4 sett. 1810 da Vincenzo e Costanza De Ferrante, entrò nella Compagnia di Gesù il 13 sett. 1826, e fu ordinato sacerdote il 1° nov. 1836. Il carattere [...] ai Gesuiti.
Dopo aver puntualizzato gli errori di metodo del Gioberti (genericità delle accuse, travisamento dei fatti, apriorismo, sicurezza assoluta di giudizio), il C. lo segue passo per passo, chiarendo obiettivamente la natura dell'ubbidienza ...
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BENEDETTO, santo
Luigi Salvatorelli
Silvana Simonetti
Mentre per la data della morte di B. abbiamo - come si spiegherà in fine - un termine a quo (non prima della fine del 546), nulla di simile possediamo [...] l'appartenenza di ambedue le regole a B., rappresentando la prima, RM, la regola della comunità sublacense. È apriorismo puro, e cioè puramente arbitrario, sostenere l'incompatibilità delle due regole come opera della stessa persona, a causa della ...
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apriorismo
s. m. [der. della locuz. a priori]. – Nel linguaggio filos., ogni metodo o ricerca che, prescindendo dai dati sperimentali, si fonda esclusivam. su principî razionali a priori. Per estens., nel linguaggio com., atteggiamento di...