Naturalista e filosofo (Cosenza 1509 - ivi 1588). Figura di rilievo nel quadro del pensiero filosofico del suo tempo, T. elaborò un naturalismo ilozoistico (cioè una concezione della natura come un tutto [...] animato) che respingeva l'apriorismo metafisico dell'aristotelismo e faceva della sensibilità lo strumento privilegiato della conoscenza. Sulla base di tali assunti sviluppò un'etica edonistica. La sua opera principale, De rerum natura iuxta propria ...
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Filosofo italiano (Imola 1895 - Roma 1968), prof. di storia della filosofia nell'università di Messina (1939-1965). Sostenne un "umanismo positivo" d'ispirazione marxista. Nel problema della conoscenza, [...] il D. V. si riallacciò alla critica materialistica di Marx all'apriorismo moderno, intesa come conclusione di quel processo di pensiero antidogmatico che percorre tutta la storia della logica e della filosofia, e pervenne quindi alla rivendicazione ...
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Storico francese (Lunéville 1863 - Parigi 1954); studioso di filosofia in gioventù (An iure inter Scepticos Gassendus fuerit numeratus, 1898), si è poi occupato unicamente di metodologia storiografica [...] (La synthèse en histoire, 1911; Histoire traditionelle et synthèse historique, 1921), polemizzando contro l'apriorismo filosofico e talune degenerazioni del positivismo; i suoi interessi e la sua formazione furono, tuttavia, nettamente positivistici. ...
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Berr, Henri
Storico francese (Lunéville 1863-Parigi 1954). Studioso di filosofia in gioventù (An iure inter Scepticos Gassendus fuerit numeratus, 1898), si è poi occupato unicamente di metodologia storiografica [...] (La synthèse en histoire, 1911; Histoire traditionelle et synthèse historique, 1921), polemizzando contro l’apriorismo filosofico e talune degenerazioni del positivismo; i suoi interessi e la sua formazione furono, tuttavia, nettamente positivistici. ...
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LAMANNA, Eustachio Paolo
Piergiorgio Donatelli
Nacque a Matera il 9 ag. 1885 da Angiolo e Bruna Pizzilli. Studiò all'Università di Firenze dove si laureò in lettere e in seguito in filosofia sotto la [...] teologico, incapace di rendere conto del fenomeno religioso nella sua natura sia razionale sia storica, come all'apriorismo razionalistico, che aveva identificato le religioni rivelate con quella naturale disconoscendo l'elemento storico. Il L. torna ...
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DE GRAZIA, Vincenzo
Roberto Grita
Nacque a Mesoraca (prov. di Catanzaro) il 19 febbr. 1785, da Marco e Laura Brondolillo. A cinque anni fu mandato a Napoli a studiare nel collegio reale di S. Carlo [...] il problema e il D., pur assumendo elementi dai primi due, rifiuta il criticismo kantiano ritenendo che l'apriorismo delle categorie renda impossibile la costituzione della scienza. Secondo il D. nulla era stato opposto di seriamente valido ...
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CURCI, Carlo Maria
Giacomo Martina
Nato a Napoli il 4 sett. 1810 da Vincenzo e Costanza De Ferrante, entrò nella Compagnia di Gesù il 13 sett. 1826, e fu ordinato sacerdote il 1° nov. 1836. Il carattere [...] ai Gesuiti.
Dopo aver puntualizzato gli errori di metodo del Gioberti (genericità delle accuse, travisamento dei fatti, apriorismo, sicurezza assoluta di giudizio), il C. lo segue passo per passo, chiarendo obiettivamente la natura dell'ubbidienza ...
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BESTA, Carlo
Bruno Callieri
Nacque a Teglio (Sondrio) il 17 aprile 1876 da Bortolo, medico, e da Maria Morelli, e studiò medicina all'università di Pavia, alla scuola di grandi maestri, come C. Golgi, [...] e originali modificazioni e perfezionamenti di metodi, risolvere difficoltà dimostrative ritenute insuperabili. Nemico di ogni forma di apriorismo e di interpretazione, poté in tal modo raccogliere una gran quantità dì notizie e di dati sperimentali ...
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FALLETTI (Falletti di Villafalletto), Pio Carlo
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Torino il 9 apr. 1848, figlio naturale del conte di Villafalletto Francesco Giuseppe (Villafalletto, 16 febbr. 1805-Torino, [...] ed a formare uno spirito italiano che superasse i regionalismi, mirava principalmente a fini scientifici ed alla ricerca, contro ogni apriorismo, dei fattori reali delle vicende, anche dal punto di vista intellettuale e morale; il F. nelle sue prime ...
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PEZZA ROSSA, Giuseppe.
Luca Carotti
– Nacque a Formigosa, nei pressi di Mantova, il 10 luglio 1811 da Angelo e Maria Pedretti.
Dopo aver seguito la sua vocazione religiosa ed essere stato ordinato [...] (ibid., vol. 85, pp. 345-355), testo in cui criticò il tentativo rosminiano di dedurre un sistema dall’idea apriori di essere, tentativo al quale erano contrapposti un realismo empirista e un modello di ricerca filosofica quale costruzione in fieri ...
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apriorismo
s. m. [der. della locuz. a priori]. – Nel linguaggio filos., ogni metodo o ricerca che, prescindendo dai dati sperimentali, si fonda esclusivam. su principî razionali a priori. Per estens., nel linguaggio com., atteggiamento di...