Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Marsilio da Padova
Gregorio Piaia
Sarebbe oggi ingenuo non riconoscere il sovraccarico teorico e ideologico cui le dottrine di Marsilio furono sottoposte nel secondo Ottocento e in buona parte del Novecento, [...] quasi necessaria corrispondenza fra posizioni speculative e visioni politiche: ma questo schema assai ‘logico’ pecca di astratto apriorismo, dal momento che le scelte politiche sono frutto di un intreccio complesso e talvolta contorto di motivazioni ...
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Il Marx di Croce e quello di Gentile
Giuseppe Vacca
Nell’ottobre del 1899 Benedetto Croce, replicando a un invito del professor Vittorio Racca, che lo esortava a «lasciar da banda l’ozioso lavoro d’interpretazione [...] monistica a priori», mentre «il contenuto del mondo, dell’essere, non s’attinge se non per l’esperienza. Quindi apriorismo della forma ed empirismo del contenuto» (p. 143). La soluzione si doveva cercare nel modo in cui Spaventa aveva interpretato ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Pasquale Galluppi
Simona Venezia
Prima del programma federalista di Carlo Cattaneo, del progetto socialista di Giuseppe Ferrari e del Risorgimento repubblicano di Giuseppe Mazzini, la filosofia italiana [...] è nella coscienza, ed essa è la base di tutto il sapere umano» (p. 282). Il superamento dell’apriorismo trascendentale passerebbe necessariamente dunque per la capacità di ancorare la meditazione filosofica a un fondamento solido e incontrovertibile ...
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DE VITI DE MARCO, Antonio
Antonio Cardini
Nacque a Lecce il 30 sett. 1858.
Il padre, Raffaele De Viti, era stato adottato da un De Marco, per cui aveva assunto il titolo di marchese e il cognome De [...] come la maggior parte degli scienziati sociali del suo tempo, il D. evitò gli eccessi dello scientismo e dell'apriorismo metafisico allora in voga, rifacendosi all'insegnamento di Angelo Messedaglia, di cui tracciò un esemplare ritratto intellettuale ...
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Filologia
Gianfranco Contini
di Gianfranco Contini
Filologia
sommario: 1. La filologia nella storia della cultura. 2. Critica testuale. □ Bibliografia.
1. La filologia nella storia della cultura
Chi [...] per celebrare l'unitarietà dei testi. Invece il Menéndez Pidal, di mentalità fedele (benché accuratamente evitando l'apriorismo) alla matrice wolfiana, a un assoluto conservatorismo testuale (pur coonestato dal paio di secoli che intercorrefra ...
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Pedagogia
Maria Corda Costa
di Maria Corda Costa
Pedagogia
sommario: 1. Introduzione. 2. Definizioni. 3. Positivismo, herbartismo e pedologia. 4. La reazione al positivismo. 5. Gli apporti della psicologia. 6. [...] il più rappresentativo tra i pedagogisti sovietici, nonostante la sua profonda diffidenza per ogni riflessione caratterizzata da apriorismo teorico, distacco dall'esperienza o anche solo sistematicità.
9. Pedagogia e scienze dell'educazione
Tra le ...
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Nazionalsocialismo
HHans Mommsen
di Hans Mommsen
Nazionalsocialismo
sommario: 1. Nazionalsocialismo e studio comparato del fascismo. 2. Fase di movimento: a) origine e struttura sociale della NSDAP; [...] la relativa documentazione, e subiva facilmente le influenze incontrollate e arbitrarie della sua cerchia abituale. L'apriorismo nell'esercizio del comando si concretava in resoconti falsati e in una selezione dell'informazione: il risultato ...
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Neopositivismo
FFrancesco Barone
di Francesco Barone
Neopositivismo
sommario: 1. Cenni storici. 2. Fonti e precedenti del neopositivismo. 3. Prima fase del neopositivismo: analisi logica del linguaggio [...] . La prospettiva tipica del neopositivismo viene rivoluzionata: essa si era costituita in polemica con tutte le forme di apriorismo di tipo kantiano o neokantiano, poiché esse sembravano del tutto inadeguate per la comprensione dei nuovi risultati e ...
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apriorismo
s. m. [der. della locuz. a priori]. – Nel linguaggio filos., ogni metodo o ricerca che, prescindendo dai dati sperimentali, si fonda esclusivam. su principî razionali a priori. Per estens., nel linguaggio com., atteggiamento di...