Convessità
Arrigo Cellina
La convessità è un concetto della matematica elementare; le parole concavo e convesso fanno parte del linguaggio quotidiano. Eppure questo semplice concetto, unito ad altre [...] : i matematici dicono che la convessità è l'estrema propaggine della linearità.
In uno spazio lineare X un insieme K è detto convesso sé stesso e la continuità della trasformazione f.
Eppure, per poter effettivamente applicare un teorema di punto ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. Problemi di analisi complessa alla fine dell'Ottocento
Jeremy Gray
Problemi di analisi complessa alla fine dell'Ottocento
La teoria generale [...] teoria delle equazioni differenziali ordinarie lineari, a quel tempo oggetto di significato di analisi complessa; molte sottigliezze e applicazioni dell'analisi reale sono creazioni degli ultimi derivata (non necessariamente continua); essa soddisfa ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. Equazioni differenziali ordinarie
Jean Mawhin
Equazioni differenziali ordinarie
Accanto a sostanziali progressi nella teoria delle equazioni [...] 1912, l'esistenza di almeno due punti fissi per ogni applicazionecontinua di un anello del piano in sé che conservi le , sia su un metodo di studio delle equazioni integrali non lineari introdotto nel 1906 da Ljapunov e nel 1908 da Erhard Schmidt ...
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L'Ottocento: matematica. Calcolo geometrico
Paolo Freguglia
Gert Schubring
Calcolo geometrico
Uno degli aspetti che hanno caratterizzato lo sviluppo della matematica nell'Ottocento è rappresentato [...] dal movimento continuo di un punto. A queste forme estensive del primo ordine si possono applicare le connessioni oltre a un fattore C, anche C+X, per ogni addendo X linearmente dipendente da B, dà lo stesso prodotto. Inoltre, nella divisione esterna ...
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Perceptron
Gérard Dreyfus
Léon Personnaz
Gérard Toulouse
Le prime idee sui neuroni formali (con uscite binarie o continue) sono emerse come astrazioni nel corso degli studi sulle modalità di funzionamento [...] rappresentabili come equazioni differenziali non lineari, nel caso di sistemi a tempo continuo, oppure equazioni alle differenze lineari alle differenze finite, si possono utilizzare per modellare processi dinamici non lineari. Queste applicazioni ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. La topologia degli insiemi di punti
Roger Cooke
Brian Griffith
La topologia degli insiemi di punti
La topologia generale o topologia degli insiemi [...] dato da Giuseppe Peano (1858-1932) con la costruzione di un'applicazionecontinua da una retta a tutti i punti di un quadrato. L' di punti di accumulazione: si è già visto come la linearità di F(x) non veniva alterata da un punto eccezionale ...
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DINI, Ulisse
Marta Menghini
Nacque a Pisa il 14 ott. 1845 da Pietro e da Teresa Marchioneschi. Alunno della Scuola normale superiore, fu allievo all'università pisana di E. Betti e O. F. Mossotti, e [...] principi fondamentali dell'analisi: i teoremi sulle funzioni continue e discontinue, sulle proprietà delle derivate e le variabile complessa, le applicazioni della teoria dei residui, gli studi sulle equazioni differenziali lineari, esposte dai 1898 ...
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VALLE, Gino
Alessandra Capanna
– Nacque a Udine il 7 dicembre 1923. Suo padre Provino (v. la voce in questo Dizionario) fu un architetto molto noto in terra friulana, fondatore, negli anni Dieci del [...] . Professore incaricato del corso di applicazioni di geometria descrittiva dal 1954, 1949-50, caratterizzato da una spazialità continua degli ambienti interno-esterno, raccolti sotto una composto da lunghi volumi lineari sovrapposti e intersecati, fu ...
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condensatore
condensatóre [agg. (f. -trice) e s.m. Der. di condensare (→ condensazione)] [LSF] Dispositivo per condensare un vapore (c. di vapore: v. oltre) oppure, figurat., per immagazzinare, aggregare [...] possa variare la capacità con continuità tra un valore massimo e che a tutti i c. sia applicata la stessa tensione (fig. 2); la relazione indicata sopra, tutto, per es., a tensioni, si hanno le 6 equazioni lineari CV=C₁V₁+C₂V₂, C₁V₁= C₃V₃+C₄V₄, C₅V₅=C ...
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VITALI, Giuseppe
Enrico Rogora
– Nacque a Ravenna il 26 agosto 1875 da Domenico e da Zenobia Casadio.
Nel 1895 si iscrisse alla facoltà di matematica presso l’Università di Bologna dove conobbe Cesare [...] 1-57), trattò delle equazioni differenziali lineari omogenee a coefficienti razionali su una analitiche (in Annali di matematica pura ed applicata, X (1904), pp. 65-82) variazione limitata che non è assolutamente continua (la funzione di Vitali o ...
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matrice
s. f. [dal lat. matrix -icis «madre; utero»]. – 1. a. Sinon. non com. di madre, soltanto nell’espressione merid. chiesa m., o assol. matrice, lo stesso che chiesa madre (v. madre). b. Sinon. letter. di utero, di uso com. nel linguaggio...
resistenza
resistènza s. f. [dal lat. tardo resistentia, der. di resistere «resistere»; il sign. 3 è un calco del fr. résistance]. – 1. L’azione e il fatto di resistere, il modo e i mezzi stessi con cui si attuano. In usi generici, riferito...