Letterato (Comacchio 1716 - Roma 1793). Cambiò in Appiano il suo nome (Tito Benvenuto), entrando (1734) tra i celestini, dei quali fu procuratore generale e (1777) generale. Pubblicò: Ritratti poetici, [...] storici e critici di vari moderni uomini di lettere (1745, sotto lo pseudon. Appio Anneo De Faba; posti all'Indice nel 1754), Versi liberi (1766), e, più notevoli, alcuni scritti di storia della filosofia (Della istoria e dell'indole d'ogni filosofia ...
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Scrittrice e giornalista italiana (Asti 1959 - Milano 2018). Autrice e conduttrice di numerose trasmissioni televisive, tra cui Il trucco c'è, Passaparola, Vivere bene, ha collaborato con diverse riviste come Ladies, Diva e donna e Donna Moderna. Con il suo primo romanzo Amiche di salvataggio ha vinto il premio Bancarella 2003. A questo sono seguiti Domani ti perdono (2003), Scegli me (2005), Le vie ...
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Umanista (Firenze 1445 - Roma 1503), notaio, segretario della repubblica fiorentina; morì durante una ambasceria presso Alessandro VI. Scrisse poesie italiane, specie sonetti "alla burchia", e latine. [...] Tradusse in volgare la Historia de duobus amantibus di E. S. Piccolomini e la storia di Appiano dalla versione latina di P. C. Decembrio. ...
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CIACCHERI, Manetto
Pasquale Stoppelli
Nato a Firenze da Ciando, visse tra la seconda metà del sec. XIV e i primi decenni del successivo; ne sono ignoti sia l'anno della nascita sia quello della morte.
Le [...] di signoria di Giuda, la corona di re dei traditori sta per passare sul capo ancora più degno di Iacopo d'Appiano. Da qui l'occasione per una serratissima invettiva contro l'uccisore del Gambacorta. Il ternario, che già nell'invenzione si dimostra ...
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DECEMBRIO, Pier Candido
Paolo Viti
Nacque a Pavia il 24 ott. 1399 da Uberto, allora segretario e notaio del vescovo di Novara Pietro Filargis (Filargo) detto Pietro di Candia (il futuro papa Alessandro [...] di P. C. D., Roma 1902 e dallo Zaccaria nei suoi vari contributi sul D. successivamente citati; delle traduzioni, quelle da Appiano la prima volta a Venezia e a Roma nel 1472 (e successive edizioni), quella di Curzio Rufo a Venezia nel 1535 (mentre ...
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Critico letterario (Torino 1719 - Londra 1789). Il B. fu il maggiore dei critici italiani del suo tempo e la sua pagina si ravviva anche artisticamente quando la vocazione polemica si illumina nella difesa [...] , che vanno tuttodì scarabocchiando". Dopo il 25º numero, il governo veneto, specialmente per istigazione del dotto padre Appiano Buonafede, cui il B. aveva mosso alcune censure, soppresse la Frusta. Il B., rifugiatosi ad Ancona, ne pubblicò ...
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CANTINI, Lorenzo
Francesco D'Orazi Flavoni
Nacque da Gaetano - primo dei sei figli che questi ebbe in seconde nozze - e Maria Dini il 13 ag. 1765 a Massa in Valdinievole, ove il padre esercitava la [...] Etruria santa,cioè le vite de' santi e beati toscani (3 voll.), ibid. 1823; Memorie appartenenti alla vita di s. Appiano e notizie istoriche dei signori Catelini da Castiglione patrizi fiorentini e marchesi di Birago e Cava Curta, ibid. 1829.
Fonti e ...
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CHIARAMONTI, Giambattista
Paolo Preto
Nato a Brescia il 2 marzo 1731, ricevette un'ottima educazione classica nell'ambiente familiare e poi passò a studiare filosofia e giurisprudenza nell'università [...] e "tristo" Iacopo Rebellini. Ad incrinare definitivamente l'amicizia fu senza dubbio la relazione epistolare iniziata dal C. con Appiano Buonafede, l'astioso redattore del Bue pedagogo nemico dichiarato della Frusta barettiana; dopo il suo ritorno in ...
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CLERICO (Cherico, Chierico), Ubertino
Laura Onofri
Nacque nella prima metà del sec. XV a Crescentino, piccola città in prov. di Vercelli da cui trasse l'appellativo di "Crescentinate", con cui è spesso [...] generalmente buono, le fonti scelte oculatamente: per la storia confronta le altre opere di Cicerone, il Bellum civile di Appiano, le Vitae di Plutarco, i Commentarii di Cesare. Strabone è la fonte geografica; base del commento grammaticale Prisciano ...
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CALCONDILA, Basilio (Iohannes Basileios Romylos)
Peter Schreiner
Nacque a Firenze il 18 sett. 1490. Il padre, Demetrio Calcondila, presente alla corte di Lorenzo de' Medici sin dal 1475, aveva sposato, [...] le brillanti doti del promettentissimo giovane studioso. L'unica opera letteraria da lui menzionata è una traduzione di Appiano, oggi conservata nella Biblioteca nazionale di Firenze (Magliab., cl. XXIII, 4)con una prefazione dedicatoria a papa Leone ...
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appio1
àppio1 (o àpio) agg. [dal lat. melapium, gr. μηλάπιον]. – Denominazione di alcune varietà di mele, dette anche api: mele appie (e più comunem. mele appiole); melo appio (o appiolo), l’albero che le produce.