Complesso dei miti di un popolo, cioè delle narrazioni fantastiche tradizionali di gesta compiute da figure divine o antenati (esseri mitici), diffuse, almeno in origine, oralmente.
La spiegazione classica
Il [...] ecc.), in quanto il mito non sorgerebbe che da un’alterazione del significato di certe parole, dovuta all’appercezione personificatrice (malattia del linguaggio): ciò che in origine era stato un aggettivo (per es. «luminoso», nella radice del ...
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Complessità sociale
Niklas Luhmann
Storia del concetto di complessità
Il concetto di complessità designa la possibilità di descrivere l'unità (di un sistema, di un ambiente, del mondo, ecc.) ricorrendo [...] alla natura composita delle cose saranno risolte in fatti di coscienza e definite come "unità sintetica dell'appercezione".
Il tramonto della cosmologia medievale non aveva inizialmente coinvolto il concetto di complessità che sopravviveva come una ...
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RELIGIONI, Storia delle (XXIX, p. 29)
Alfonso M. Di Nola
Definizione e fase critica di sviluppo. - Una definizione della s. d. r., nell'attuale sviluppo, non può eludere il problema della crisi d'identità [...] nel suo Traité d'histoire des religions (Parigi 1949, 19662) fondava una tipologia delle strutture religiose come forme di appercezione autonoma del sacro, una condizione di "totalità" e di "realtà ultima" in rapporto alla quale il momento profano o ...
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Cinema
Gianfranco Bettetini
Le origini del cinema: fra scienza e magia
Alle origini del cinema non si trova alcun progetto relativo all'universo dell'intrattenimento o dello spettacolo né, tanto meno, [...] nell'ambito del muto e proprio in virtù dello scarto semantico fra l'immagine dello schermo e il risultato di un'appercezione diretta della realtà. Il cinema sonoro si appiattì in un gesto di opaca riproduzione del profilmico, sollevando le ire e ...
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Religione
Hans G. Kippenberg
1. Introduzione
La sociologia della religione non è nata come ramo particolare della scienza della religione, bensì in seno alla sociologia stessa (v. Tenbruck, 1991, p. [...] celeste, Müller (v., 1873) postula una fase originaria della storia dell'umanità in cui questa avrebbe avuto un'appercezione diretta della divinità; ogni individuo può fare esperienza del divino nella natura stessa. Nel 1875 il contemporaneo di ...
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ALIENAZIONE
Giuseppe Bedeschi e Alessandro Cavalli
Alienazione
di Giuseppe Bedeschi
Il concetto di alienazione in Hegel
Hegel è il primo pensatore moderno che abbia elaborato una vera e propria teoria [...] produttivo in modo astrattamente razionale, tutto ciò incide profondamente sui processi sociali e modifica la loro appercezione. Sorgono fatti 'isolati', complessi isolati di fatti, settori parziali (economia, diritto, ecc.), dotati di leggi proprie ...
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appercezione
appercezióne s. f. [dal fr. aperception, der. di apercevoir «percepire» (che a sua volta è der. di percevoir, dal lat. percipĕre «percepire»)]. – In filosofia, termine introdotto da Leibniz per indicare la percezione di una percezione,...