Amici senza nomeNella Vita nuova nessun personaggio maschile ha un nome, ma Dante li lega a sé in virtù di un rapporto di amicizia. Tra essi si distingue il «primo de li miei amici» (V.n., III14), riconoscibile [...] una passione travolgente, smisurata e ottenebrante, che si coagula attorno a un’immagine interiore della donna nata da un’appercezione sensibile: essa ha sede propria, ed esclusiva, nell’anima sensitiva, in quell’anima che è perfezione dell’individuo ...
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appercezione
appercezióne s. f. [dal fr. aperception, der. di apercevoir «percepire» (che a sua volta è der. di percevoir, dal lat. percipĕre «percepire»)]. – In filosofia, termine introdotto da Leibniz per indicare la percezione di una percezione,...
Termine filosofico introdotto da G. Leibniz per indicare l’atto riflessivo attraverso cui l’uomo diviene consapevole delle sue percezioni, che di per sé possono anche rimanere inavvertite; l’a. è dunque il fondamento ultimo della coscienza e...
noesi
Dal gr. νόησις, der. di νοέω «penso». Atto dell’intelletto (gr. νοῦς) o conoscenza intellettiva che Aristotele (in quanto essa è «appercezione unitaria dell’essenza», o, in altri termini, sapere intuitivo, apprensione mediata di un «noema»...