IMMAGINAZIONE
Guido CALOGERO
. Termine filosofico, in genere di pertinenza della psicologia elementare, ma talora fatto oggetto di più importanti determinazioni speculative. Nel mondo antico il concetto [...] la elabora empiricamente, l'immaginazione produttiva è per il Kant la facoltà trascendentale che rende possibile la prima unificazione dei dati intuitivi nell'unità dell'appercezione, e quindi l'intervento sistematore delle categorie: essa è con ciò ...
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Credenze e culti
Valerio Valeri
Introduzione
'Credenza' è un termine notoriamente ambiguo, ma i principali significati elencati dai dizionari possono essere ricondotti a due gruppi generali. Da un lato, [...] necessariamente applicabili anche ad azioni ordinarie, la loro appercezione nel corso del rito ha riflessi sulla vita sono gli oggetti del culto perché ne sono i soggetti trascendentali. Questi soggetti sono il risultato di un processo di ...
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Complessità sociale
Niklas Luhmann
Storia del concetto di complessità
Il concetto di complessità designa la possibilità di descrivere l'unità (di un sistema, di un ambiente, del mondo, ecc.) ricorrendo [...] di coscienza e definite come "unità sintetica dell'appercezione".
Il tramonto della cosmologia medievale non aveva sue spalle si trasformava il mondo. La filosofia trascendentale lo concepisce come complessità indeterminata, interpretandolo sul piano ...
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Sommario di pedagogia come scienza filosofica
Davide Spanio
Pedagogia come filosofia
Il Sommario di pedagogia come scienza filosofica (d’ora in poi Sommario), pubblicato in due volumi, tra il 1913 e [...] del gesto che equivaleva all’imporsi di un orizzonte trascendentale, accogliente e creativo. Occorreva cioè rendersi conto di parallela» del senso e dell’intelletto, suscitata dall’«appercezione originaria», ma egli aveva concesso al «dato» uno ...
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Civiltà e mondo magico: Croce e De Martino
Roberto Gronda
Alle origini del Mondo magico: il crocianesimo del giovane De Martino
In una delle pagine centrali della Storia come pensiero e come azione [...] possibile la costituzione dell’unità sintetica dell’appercezione, che della «consapevolezza dell’autonomia della R. Pastina, 2005, p. 12). Ed era detto correttamente ‘trascendentale’ perché quel dovere di superare la vita nel valore costituiva la ...
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sostanza
Nozione che viene determinandosi nella filosofia antica a partire da Aristotele, il quale la designa con il termine οὐσία, che indica la forma intesa in relazione all’individuo concretamente [...] evolve dalla inconsapevolezza alla coscienza, mediante l’appercezione e la pulsione ‘dinamica’ dell’appetizione, mutano» (Critica della ragion pura, 1781, 2a ed. 1787, Analitica trascendentale, II, 2, 3). Nei Prolegomeni, Kant intende infatti la s. ...
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sintesi
In generale, ogni forma conoscitiva che, partendo da elementi singoli, giunga a una conclusione unitaria, in contrapposizione all’analisi, la quale studia un complesso unico di realtà scindendolo [...] i dati empirici che esse informano nell’esperienza. Queste s. trascendentali a priori costituiscono quindi la possibilità di qualunque tipo di conoscenza, e trovano il loro principio nell’appercezione pura dell’Io penso.
La nozione di sintesi dopo ...
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Critica della ragion pura (Kritik der reinen Vernunft)
Critica della ragion pura
(Kritik der reinen Vernunft) Opera (1781; 2a ed., con importanti modifiche, 1787) di I. Kant con la quale si inaugura [...] dell’intelletto rinviano all’«unità sintetica dell’appercezione o Io penso». Ciò che permette di applicare legittimamente concetti «puri» (a priori) a «fenomeni» (➔) è la «deduzione trascendentale» resa possibile dal tempo, omogeneo a entrambi ...
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appercezione
appercezióne s. f. [dal fr. aperception, der. di apercevoir «percepire» (che a sua volta è der. di percevoir, dal lat. percipĕre «percepire»)]. – In filosofia, termine introdotto da Leibniz per indicare la percezione di una percezione,...