GUIDI, Tegrimo (Teudegrimo)
Mario Marrocchi
Secondo di questo nome e figlio del conte Guido (I), nacque intorno alla metà del X secolo.
Suo padre discendeva da Tegrimo (I) e da Engelrada, figura di rilievo [...] di notevole interesse la persistenza di legami tra i vari rami della famiglia, con attività sui due versanti dell'Appennino, quello toscano, dove aveva dimorato abitualmente il padre, e quello romagnolo, dove era rimasto lo zio Ranieri. Di questi ...
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Regione dell’Italia, situata all’estremità meridionale della penisola, tra il Tirreno e lo Ionio. Ha una superficie di 15.222 km2, 404 Comuni e una popolazione di 1.894.110 ab. nel 2020; densità 124 ab./km². [...] tra i due altopiani meridionali, la Serra e l’Aspromonte, in quest’ultimo si raggiunge la massima elevazione dell’Appennino Calabro (Montalto, m 1956). Nel complesso, la disposizione dei vari rilievi dà luogo a un’accentuata compartimentazione che ...
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Facies marina del Pliocene superiore, cui era stato inizialmente dato valore cronologico. Caratterizzato da sedimenti costieri di tipo clastico (sabbie gialle), talvolta con ricca fauna di cetacei e altri [...] una facies equivalente (eteropica) di quella argillosa del Piacenziano. È molto diffuso in Italia, che rappresenta la regione classica di questo periodo. Affiora lungo tutto l’arco esterno dell’Appennino sino alla Basilicata e alla Calabria. ...
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SALSOMAGGIORE (A. T., 24-25-26)
Guido Ruata
Cittadina dell'Emilia, una delle più note stazioni idrominerali, posta in provincia di Parma, a 32 km. dal capoluogo; sorge a monte della Via Emilia, nella [...] del torrente Citronia, poco prima della confluenza nel Ghiara, affluente dello Stirone (bacino del Taro), entro le ultime diramazioni collinose dell'Appennino. È a 160 m. s. m., dominata dal M. Castellazzo che si eleva a 322 m., a S. Per il suo ...
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GRIMALDI, Luca (Luchino)
Riccardo Musso
Nacque nei primi anni del Quattrocento da Ansaldo di Luca e da Argenta Grimaldi di Percivalle, primo di tre fratelli.
Apparteneva pertanto al ramo cittadino della [...] in linea retta da Boverello, che alla metà del XIII secolo aveva ottenuto la signoria di Stella e di Carrosio, nell'Appennino. Il padre era stato un abile uomo d'armi e, nel 1431, aveva comandato un grande contingente di balestrieri genovesi, inviato ...
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SORATTE (A. T., 24-25-26 bis)
Raffaello Morghen
Montagna dell'Italia centrale, che si erge isolata a occidente del medio Tevere e al margine dei ripiani vulcanici dei Sabatini e dei Cimini. È un massiccio [...] , in massima parte liassico, che riproduce in modeste proporzioni, la struttura e gli aspetti dei grandi massicci calcarei dell'Appennino centrale. Ha forma ellittica allungata, con una cresta tricuspide diretta da NO. a SE.; la vetta più alta ha ...
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STRADELLA (A. T., 24-25-26)
Giuseppe Caraci
Cittadina e comune della provincia di Pavia, nella regione dell'Oltrepò. Il territorio comunale (18,77 kmq.) si stende sulle due rive del torrente Versa, che, [...] centro abitato, affluisce al Po, ed è costituito da un breve lembo di pianura e dagli ultimi sproni collinari dell'Appennino, che qui raggiungono il loro punto più settentrionale. Il corso del Po lo lambisce serrato sull'opposta sponda dall'emergenza ...
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pregno
Lucia Onder
L'aggettivo compare sempre in rima, a eccezione di un caso. Riferito a donna vale " gravida ": Pd XIII 84 Così fu fatta già la terra degna / di tutta l'animal perfezïone; / così fu [...] 'aria gravida di pioggia o di vapori (Pg V 118 'l pregno aere in acqua si converse, e Pd X 68); e dell'Appennino " impregnato ", ricco di acque (Pg XIV 31); ma già presso gli antichi commentatori si profila accanto a questo valore il senso di " alto ...
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Ingegnere ferroviario e geologo (Bozzolo, Mantova, 1853 - Roma 1928), fondatore e direttore (1905-17) dell'istituto sperimentale delle Ferrovie dello Stato. Socio corrispondente dei Lincei (1926). La sua [...] Firenze, Roma-Napoli), stradali e delle dighe di sbarramento per impianti idroelettrici; eseguì studî paleontologici sull'Appennino Centrale abruzzese e geomineralogici sulle argille scagliose e sulla decalcificazione dei calcari. Autore, fra l'altro ...
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Paleontologo (Padova 1811 - Pisa 1889), prof. di mineralogia e geologia all'univ. di Pisa; socio nazionale dei Lincei (1875). Si occupò particolarmente della geologia della Toscana e di ricerche su fossili [...] d'ogni parte d'Italia; di particolare importanza l'illustrazione dei fossili della Sardegna, raccolti dal Lamarmora e studiati da M. (1857), e una monografia sui fossili del Rosso Ammonitico lombardo e dell'Appennino Centrale. ...
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appennino
(letter. apennino) agg. e s. m. [dal lat. Ap(p)enninus]. – 1. Nome proprio della catena montuosa (detta anche gli Appennini) che, riallacciandosi alle Alpi, a nord di Genova, forma la spina dorsale della penisola italiana fino allo...
appenninico
appennìnico agg. (pl. m. -ci). – Della catena montuosa dell’Appennino; che è proprio o tipico dell’Appennino: sistema a.; flora, fauna appenninica. Civiltà a., cultura a., aspetto culturale della civiltà del bronzo italiana, diffuso...