IPOCENTRO
Emilio ODDONE
In sismologia con questa parola s'indica il luogo origine del flusso di forza che genera il terremoto. Qualunque interpretazione si voglia dare al fenomeno del terremoto (rottura [...] , onde il vocabolo ipocentro si riferisce al baricentro o al centro di figura del luogo.
Si hanno svariati metodi per determinare tali profondità toccano un minimo di pochi chilometri, nell'Appennino e nelle vallate alpine oscillano tra i dodici ed i ...
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PIORACO (A. T., 24-25-26 bis)
Ettore RICCI
Arturo SOLARI
Paese dell'Appennino marchigiano in provincia di Macerata, posto a 441 m. s. m. sull'alto del profondissimo vallo aperto dal Potenza, attraverso [...] esso è la "gola", tra le più orride e belle dell'Appennino, con la strada a dente, che sale al paese, tagliata nella imperiale presso l'odierna Pioraco fanno testimonianza dell'antichità del centro abitato.
Bibl.: H. Nissen, Italische Landeskunde, II, ...
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PALMA Campania (A. T., 27-28-29)
Paese della provincia di Napoli, distante da questa città km. 30,5. Sorge in bella posizione, a 85 m. s. m., quasi sull'orlo dello sprone dell'Appennino che più s'avvicina [...] cinquantennio ha avuto un notevole aumento: era di 7675 nel 1881 e nel 1931 fu di 9091 dei quali 7240 nel centro. Il territorio (kmq. 20,78), molto bene coltivato, dà principalmente cereali e vino rinomato: le castagne sono il principale prodotto dei ...
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GIOVI, Passo dei (A. T., 24-25-26)
Passo dell'Appennino Ligure (472 m. s. m.), utilizzato dalla carrozzabile (aperta nel 1821) che va da Genova a Novi Ligure percorrendo le valli del Polcevera e della [...] quale è doppia tra Genova e Ronco Scrivia e attraversa l'Appennino per mezzo di due gallerie: una, la vecchia galleria dei percorsa dai treni elettrici. Presso il passo è sorto un piccolo centro, frazione del comune di Mignanego (133 ab. nel 1921; ...
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Acque e lagune da periferia del mondo a fulcro di una nuova "civilitas"
Lellia Cracco Ruggini
Le costanti di una vicenda di storia e di mentalità, dall'antico al tardoantico
Chi percorra i vari itinerari [...] passate poi a conquistare e a colonizzare le terre etrusche oltre l'Appennino (8). Spina, di fatto, nacque sul finire del VI secolo culti, come quello di s. Sofia in area veneta e centro-padana, pare a sua volta da porre in relazione con dirette ...
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Venezia e l'entroterra (1300 circa - 1420)
Gian Maria Varanini
Premessa
Problemi di periodizzazione
Se si privilegia il piano dell'espansione territoriale, l'assunzione del biennio 1404-1405 come terminus [...] a giocare un proprio ruolo, fu gestito con abilità. Fra i centri minori, è noto e rilevante poi il rapporto con Conegliano, che e per controllare gli itinerari stradali provenienti dall'Appennino, arginando così la possibile espansione di Bologna ...
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Vedi ETRUSCA, Arte dell'anno: 1960 - 1994
ETRUSCA, Arte (v. vol. III p. 466)
G. Colonna
La voce Etrusca arte è stata scritta da R. Bianchi Bandinelli nel 1960, quando, sull'onda della grande mostra del [...] Hermes stante. Nel tardo IV sec. si colloca la costruzione, al centro della città, del tempio dello Scasato I, forse sacro ad Apollo-Soranus I sec. a.C. nelle colonie romane d'oltre Appennino, da Pesaro a Piacenza, lasciandovi traccia epigrafica del ...
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Aggregazioni insediatine e strutture urbane
Guido Rosada
Il territorio
"Capire" Venezia può voler dire, per chi vi è nato, un atto d'amore sentito e dovuto verso un grembo di storia infinita che tuttavia [...] triangolo: a settentrione le Alpi, a meridione gli Appennini, a oriente la base costituita dal litorale adriatico; 359-376; Alberto Grilli, La strada romana sul Carso triestino, "Centro studi e documentazione sull'Italia romana. Atti", 10, 1978-79, ...
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La fine della Repubblica aristocratica
Piero Del Negro
"Una Repubblica che già conoscono essere sull'orlo della caduta". Lineamenti della crisi strutturale dello Stato veneto
Nel tardo autunno del [...] padana, ma era anche proprietario, a Padova e in altri centri minori, di molti stabili urbani. Non era difficile prevedere che previsione, i Francesi attaccarono e con successo sull'Appennino, né Querini né Gervasoni menzionarono inizialmente la ...
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Nazione
Giuseppe Galasso
sommario: 1. Stato e nazione. 2. Le realtà nazionali nel mondo extraeuropeo: a) le Americhe e gli ex dominions britannici; b) l'area asiatica; c) l'Africa subsahariana; d) il [...] italiano ‛padano' da Torino a Trieste e dalle Alpi all'Appennino emiliano. Ancor più imprevedibile era che le regioni dell'Italia settentrionale accettassero di dipendere da qualcuno dei loro centri invece che da Roma. L'idea di fare di Mantova la ...
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pino
s. m. [lat. pīnus]. – 1. a. Nome comune alle varie specie di piante pinacee del genere Pinus, il più importante e il più ricco genere di conifere dell’emisfero settentr., dove vivono distribuite soprattutto nelle regioni temperate o temperato-calde,...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...