UBALDINI
Lorenzo Cammelli
I primi esponenti di questa grande casata appenninica sono individuabili nel seguito dei marchesi di Toscana nel corso dell’XI secolo.
In particolare Azzo (I) di Alberico/Albizo [...] (non pochi) castelli dei discendenti di Tano, svincolando le comunità dalla soggezione e ponendo fine al dominio nell’Appenninotosco-romagnolo.
Ma assai diverso fu l’esito del dominio familiare umbro-marchigiano. Città di Castello, che disponeva di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Ivana Ait
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’evoluzione politica dell’Italia centro settentrionale tra XIV e XV secolo è caratterizzata [...] subalpino fra varie contee minori si distinguono anche il marchesato di Saluzzo e quello del Monferrato. Nell’Appenninotosco-romagnolo rimane importante fino al XV secolo il dominio signorile dei conti Guidi; in Lunigiana quello dei Malaspina ...
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UBALDINI, Cia
Francesco Pirani
(Marzia, Marcia, Maucia; Cia degli Ordelaffi). – Fu figlia di Giovanni di Tano da Castello, del ramo degli Ubaldini di Montaccianico, e di Andrea Pagani, primogenita del [...] la figura femminile posta tra il profilo di due torri che campeggia nello stemma di Palazzuolo sul Senio, nell’Appenninotosco-romagnolo, il castello avito degli Ubaldini entrato dal 1362 a far parte dello Stato territoriale fiorentino.
Fonti e Bibl ...
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San Godenzo
Giovanni Cherubini
Godenzo Località dell'alta Valdisieve (de pede Alpium), possesso dei conti Guidi di Modigliana, ove nel giugno 1302 (con ogni probabilità l'8) alcuni esponenti degli esuli [...] .
I fuorusciti avevano infatti spostato la loro base di operazione nelle terre di questa potente famiglia feudale dell'Appenninotosco-romagnolo dopo che Bonifacio VIII, venuto in soccorso dei Fiorentini in seguito agl'insuccessi della primavera, era ...
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Nobile famiglia di Forlì, nota dapprima col solo cognome de Calboli (dall'omonimo castello nell'AppenninoTosco-Romagnolo, di cui ebbe la signoria), poi, dal nome di un Pauluccio, condottiero (metà sec. [...] 14º), chiamata de Paulutiis o de Pauluciis. Sicuramente accertata dal 1244, ebbe la massima notorietà con Raniero (o Rinieri), podestà in varie città di Romagna e dell'Emilia, morto combattendo contro ...
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GUIDI
Antonio Falce
. Conti palatini di Toscana. Ebbero un vasto stato patrimoniale, e dominarono su gran parte della Romagna, Toscana ed Emilia. I castelli principali, da cui presero nome varî rami [...] , e contemporaneamente trescando col feudalismo; di poi, fallito questo tentativo, dovettero nuovamente ritirarsi nei castelli dell'Appenninotosco-romagnolo; più tardi ancora, si buttarono a capo fitto nella secolare lotta contro città come Firenze ...
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BERNARDO degli Uberti, santo
Raffaele Volpini
Figlio di Bruno e nato in un anno imprecisato, attorno alla metà del sec. XI, appartenne a una importante famiglia fiorentina, quella stessa, a quanto pare, [...] dovevano estendersi. Il papa infatti, che aveva compiuto le sue prime esperienze monastiche in uno dei cenobi dell'appenninotosco-romagnolo, a diretto contatto dunque con le riforme di Camaldoli e Vallombrosa, volle affidare a B. la direzione di ...
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FERRUZZI, Serafino
Lucia Simonin
Nacque a Ravenna il 13 marzo 1908 da Aldo e Ida Bertoni, piccoli agricoltori che traevano il loro sostentamento dalla coltura dei campi e da una modesta attività artigianale [...] 1945 gli si presentò l'opportunità di aggiudicarsi a condizioni oltremodo favorevoli un vasto appezzamento boschivo sull'Appenninotosco-romagnolo. L'occasione venne tempestivamente sfruttata dal F. e dai suoi due soci, che negli anni successivi si ...
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VALGIMIGLI, Manara
Roberto Greggi
– Nacque a San Piero in Bagno, paese dell’Appenninotosco-romagnolo nell’alta valle del Savio, il 9 luglio 1876 dal maestro elementare Antonio, modiglianese di salda [...] Valgimigli si vedano almeno: G. Pasquali, La poetica di Aristotele, in Pan, III (1934), pp. 445-448; A. Campana, Ricordo modiglianese e romagnolo di M. V. (1966), in Id., Profili e ricordi, Padova 1996, pp. 106-117; Omaggio a M. V. Atti del Seminario ...
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GEBIZONE
Irene Scaravelli
Monaco benedettino, era già abate del monastero dei Ss. Alessio e Bonifacio sull'Aventino, in Roma, il 10 ott. 1072, quando in tale veste sottoscrisse un documento in favore [...] il Gebizone che fu priore dell'eremo di S. Giovanni "inter ambas Paras" presso Bagno di Romagna sull'Appenninotosco-romagnolo.
È da ritenere del tutto inattendibile la notizia secondo cui G. sarebbe appartenuto alla nobile famiglia milanese e poi ...
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tosco
tósco agg. [lat. Tŭscus, pl. Tusci, affine al nome greco degli Etruschi, Τυρσηνοί (con la variante Τυρρηνοί, da cui l’ital. Tirreni)] (pl. m. -chi). – Toscano, della Toscana. Nell’uso corrente attuale è limitato, come primo elemento,...
sopraelevare
(o soprelevare) v. tr. [dal lat. tardo superelevare, comp. di super «sopra» e elevare «innalzare»] (coniug. come elevare). – 1. a. Rialzare di uno o più piani, costruire cioè uno o più altri piani su un edificio già esistente:...