Vedi VILLANOVIANA, Civilta dell'anno: 1966 - 1973
VILLANOVIANA, Civiltà
B. d'Agostino
A) I precedenti. - B) Formazione della civiltà v. - C) Fasi cronologiche. - D) Cronologia assoluta. - E) Interpretazioni [...] . Rimangono chiari i due raggruppamenti tradizionali, comprendenti, l'uno il territono bolognese, tra l'Appennino, il Panaro ed il Foglia, l'altro l'area tosco-laziale tra l'Arno ed il Tevere. A questi si devono peraltro aggiungere ora le necropoli ...
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AEMILIA
G. Bermond Montanari
Nella ripartizione augustea territorio corrispondente all'attuale Emilia e Romagna venne assegnato alla Regio VIII, con l'eccezione di Sarsina e Mevaniola, città di origine [...] a Tarquinia. Un altro elemento di rapporto con l'area laziale è la presenza di tripodi di bronzo e di scudi 3-47; G. Colonna, Ricerche sugli Etruschi e sugli Umbri a nord degli Appennini, in StEtr, XLII, 1974, pp. 3-24; id., La Romagna tra Etruschi ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Mondo etrusco-italico
Giuseppe M. Della Fina
I luoghi, gli oggetti del culto e i materiali votivi
Il contributo che l'archeologia può offrire alla conoscenza [...] a clessidra": la loro ideazione è attribuita all'area laziale, secondo una felice intuizione di F. Castagnoli (1959- Umbri, i Veneti e i popoli dell'Adriatico e dell'Appennino, mentre quella della terracotta coinvolse Latini, Campani e Ausoni. ...
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BANDIERA, Attilio
Franco Della Peruta
Nacque a Venezia il 24 maggio 1810, dal barone Francesco e da Anna Marsich.
Il padre, nato a Venezia nel 1785, era ufficiale della marina del Regno italico. Passato [...] i Bandiera pensarono ad uno sbarco sulle coste della Maremma laziale, per attaccare Civitavecchia e tentare di lì una irruzione infondate, sulla presenza di grosse bande di insorti nell'Appennino calabro che si sarebbero mantenute in armi anche dopo ...
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Vedi GABI dell'anno: 1960 - 1994
GABÎ (v. vol. III, p. 753 e S 1970, p. 339)
A. Bellini
I recenti studi hanno sottolineato come l'importanza e lo sviluppo di G. siano strettamente connessi (come per [...] gli altri centri protostorici del Lazio; v. laziale, civiltà) alla sua posizione geografica, posta all'incrocio di percorsi viari di primario interesse: la via di transumanza che collegava l'Appennino aquilano con la pianura Pontina, l'asse di ...
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FANTI, Erminio
Anna Coccioli Mastroviti
Nacque a Parma il 16 genn. 1821 da Ferdinando e da Angela Bonini. Si formò all'Accademia parmense di belle arti dove fu allievo del paesaggista e scenografo Giuseppe [...] Battelli, 1937) si compone di varie immagini della campagna laziale.
Fanno parte del taccuino Cascate di Tivoli, Veduta del Colosseo un'Alba (vinta dal Comune di Castell'Arquato; ibid.). Appennino, esposto nel 1874, fu vinto dal Comune di San Lazzaro ...
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MODERNI, Pompeo
Alessio Argentieri
– Primogenito di due figli maschi, nacque a Velletri il 19 ott. 1848 da Michele, commerciante di fede repubblicana, e da Rosa Savelloni.
Nel 1866, non ancora diciottenne, [...] e V. Novarese, tra la Toscana meridionale e la Tuscia laziale; i relativi Fogli della Carta geologica d’Italia vennero pubblicati per conto dell’Ufficio geologico, diversi settori dell’Appennino umbro-marchigiano e abruzzese, sotto la guida degli ...
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Popoli e culture dell'Italia preromana. Gli Equi
Giovanna Alvino
Gli equi
Gli Equi si connotano come popolo strutturalmente e linguisticamente differenziato solo alla fine del VI sec. a.C., al termine [...] le conoscenze su questo popolo nelle sue sedi appenniniche, principalmente nel Cicolano o valle del Salto, pp. 15-31.
G. Alvino, Il tumulo di Corvaro di Borgorose, in Archeologia Laziale, 19 (1990), pp. 320-29.
G. Grossi, La “Safina Tuta”, in ...
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MAXIA, Carmelino (detto Carmelo)
Alessio Argentieri
– Nacque a Villamassargia, nell’Iglesiente, il 16 luglio 1903 da Antonio e da Giovannica Spada.
Non si hanno notizie sugli studi giovanili, ma dovette [...] un decennio, a coronamento delle ricerche nel territorio laziale, l’opera, aggiornata e arricchita, riapparve con anche alla paleontologia dei vertebrati del Quaternario dell’Appennino centrale, collaborando con diversi ricercatori e in particolare ...
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BANDINI, Mario
Carlo M. Travaglini
Nacque a Firenze il 6 maggio 1907 da Nerone e da Amelia Bruschi in una famiglia di medio ceto di professionisti. Sensibile influenza sull'orientamento e la primitiva [...] all'epoca era presidente il Serpieri, e Le cascine dell'Appennino toscano (Firenze 1933). Nel 1935 il B. conseguì la fu presidente dell'Ente di riforma della Maremma tosco-laziale; dal 1958 consigliere scientifico della Comunità economica europea per ...
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tortoniano
agg. e s. m. [dal nome della cittadina piemontese di Tortóna, in provincia di Alessandria]. – In geologia, il piano più elevato del Miocene medio (nell’era cenozoica), rappresentato nei dintorni di Tortona da marne azzurre marine,...
bisciaro
(o bisciàio) s. m. [der. di biscia, per il colore]. – Varietà di calcare marnoso (detto anche pietra bisciara), di età miocenica inferiore, di colore grigiastro, con frattura scagliosa o aciculare; è diffuso nell’Appennino umbro-marchigiano...