Sommario: Il nome (p. 581); Storia della conoscenza (p. 581); Confini e area (p. 582); Situazione (p. 583); Geologia (p. 584); Le grandi regioni morfologicotettoniche (p. 586); Coste (p. 589); Clima (p. [...] Ant., il quale ultimo si rinvenne anche nel nostro Appennino meridionale e l'interessante Picea omorica Willk., l'isolato abete Mulde: si riscontrano con quelle scandinave e con quelle laziali del primo periodo del ferro. Le seconde, s'incontrarono ...
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UMBRIA (A. T., 24-25-26 bis)
Riccardo RICCARDI
Umberto CALZONI
Pietro ROMANELLI
Giorgio CANDELORO
Giulio BERTONI
Giovanni F. CECCHINI
Achille BERTINI-CALOSSO
Alceste BISI-GAUDENZI
Compartimento [...] Umbri (v.), e cioè la regione posta ad occidente dell'Appennino, fra questo e il corso del Tevere a ponente, ecc. È, poi, l'Umbria, insieme con larghi tratti marchigiani e laziali, regione in cui è ancora viva la distinzione delle finali latine -o e ...
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Generalità ed estensione. - Per civiltà del ferro (o età del ferro, come anche viene chiamata) si deve intendere quel periodo conclusivo della vita preistorica della maggior parte dell'Europa, in cui il [...] necropoli di Pianello di Genga (Ancona), in pieno Appennino, da quella più tarda di Monteleone di Spoleto, dalle più arcaiche tombe a incinerazione del territorio tosco-laziale (Allumiere, Bisenzio, Boschetto di Grottaferrata, Palombara Sabina, Anzio ...
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. Dalla regione del Carso (v.) istriano e illirico prende nome quel complesso di fenomeni che, massimamente sviluppati e quindi anche più presto studiati in quelle regioni, si manifestano però in vario [...] Apuane, assai ricche di grotte, e si può dire tutta quanta l'ossatura mediana dell'Appennino Centrale e Meridionale, nonché il Preappennino Laziale. Numerosi vi sono gli altipiani carsificati, e le grandi conche chiuse, talune allagate, connesse con ...
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INNOCENZO IV, papa
Agostino Paravicini Bagliani
Sinibaldo Fieschi, figlio di Ugo, nacque a Lavagna non oltre il 1190.
La famiglia paterna era una delle più potenti della costa orientale della Liguria. [...] fra la Liguria orientale e l'Appennino parmense e controllavano così il transito appenninico lungo l'asse del passo delle Annibaldi e Raniero Capocci), tutti di origine romana o almeno laziale.
Tre mesi prima dell'apertura del concilio (13 apr. ...
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DAMASO II, papa
Paolo Bertolini
Tirolese di origine ("natione Noricus, qui alio vocabulo Baguurarius dicitur", scrive di lui l'anonimo autore della brevissima biografia di questo papa inserita nel Liber [...] dicembre 1046, quando la sinodo fu celebrata, nella cittadina laziale era giunto, dei tre pontefici, il solo Gregorio VI, sua stessa signoria al'di qua e al di là dell'Appennino.
Senza incontrare opposizioni, Poppone fece il suo solenne ingresso in ...
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LONGOBARDI
E.A. Arslan
Popolazione germanica convenzionalmente accolta, sulla base della prevalente area di migrazione, nel novero dei Germani occidentali, insieme ad Alamanni, Bavari, Franchi.
Storia [...] (Pavia) venne stabilita la capitale regia - e lungo l'Appennino, fino al Sannio e a Benevento (570) con esclusione dello sec. 10°, che trova paralleli in ambito romano e laziale, andrebbero ricondotti i frammenti più antichi della ormai fatiscente e ...
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L'Italia romana delle Regiones. Regio I Latium et Campania: Roma
Francesca de Caprariis
Roma
I caratteri naturali e le fasi più antiche
Che il fato di R. fosse evidente già nella sua posizione geografica [...] questi fondamentale era quell’asse est-ovest, dall’Appennino centrale alla costa, compreso in età storica dalla acqua del mondo antico. Settimo incontro di studio del comitato per l’Archeologia Laziale, Roma, 1986, pp. 98-110.
G. Colonna, Il Tevere e ...
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Preistoria
Paolo Graziosi e Alda Vigliardi
di Paolo Graziosi e Alda Vigliardi
Preistoria
sommario: 1. Introduzione. 2. Metodi di indagine. 3. Paleolitico inferiore. 4. Paleolitico medio. 5. Paleolitico [...] la diffusione su così vasta area degli elementi culturali appenninici e il loro aspetto alquanto unitario. Questa cultura, inoltre atestina), i Piceni (cultura picena), i Latini (cultura laziale), gli Japigi (cultura apula).
Nel corso del sec. VIII ...
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Sociolinguistica dell'italiano contemporaneo
Mari D'Agostino
In questo saggio si guarda all’Italia prendendo in esame il rapporto fra i parlanti, le comunità concrete in cui essi vivono, con particolare [...] dai ragazzi della scuola di Barbiana, piccolissimo centro dell’Appennino tosco-emiliano, dove, a metà degli anni Sessanta, si .
Anche le particolari situazioni toscana, da una parte, e laziale, dall’altra, meritano attenzione. In entrambi i casi la ...
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tortoniano
agg. e s. m. [dal nome della cittadina piemontese di Tortóna, in provincia di Alessandria]. – In geologia, il piano più elevato del Miocene medio (nell’era cenozoica), rappresentato nei dintorni di Tortona da marne azzurre marine,...
bisciaro
(o bisciàio) s. m. [der. di biscia, per il colore]. – Varietà di calcare marnoso (detto anche pietra bisciara), di età miocenica inferiore, di colore grigiastro, con frattura scagliosa o aciculare; è diffuso nell’Appennino umbro-marchigiano...