Questa parola non va intesa nel significato, assai frequente, di taglio, abbattimento del bosco (v.), che viene spesso effettuato allo scopo d'ottenere la rinnovazione naturale del bosco stesso. Per diboscamento [...] vita ormai negate dall'esaurita produttività dei terreni coltivati.
L'Italia centrale presenta nel suo complesso una situazione intermedia tra la cerchia alpina e l'Appennino meridionale e la regione ove il diboscamento è stato maggiormente contenuto ...
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Città della provincia di Teramo, su una collina (442 m.), a circa 8 km. in linea retta dal mare (ma a 12 km. circa per la duplice strada carrozzabile che scende alla stazione di Atri-Mutignano della litoranea [...] a. C. a centro principale del territorio occupato di là dall'Appennino. Fu colonia di diritto latino, ebbe propria monetazione e si segnalò nell ad archetti trilobati, già gotica, la rosa centrale inscritta in una nicchia e il portale riccamente ...
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NORCIA (A. T., 24-25-26 bis)
Riccardo RICCARDI
Achille BERTINI-CALOSSO
Alceste BISI-GAUDENZI
Paolino MINGAZZINI
Cittadina dell'Umbria, in provincia di Perugia (da cui dista 108 km.), sede vescovile, [...] da ricordare quelli del 1703, uno dei più rovinosi dell'Italia centrale, del 1719, del 1730 e del 1859); alcune chiese e palazzi più elevato centro umbro e uno dei più alti dell'Appennino.
Monumenti. - La piccola città ha un carattere assolutamente ...
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SULLA (lat. scient. Hedysarum coronarium L.; fr. seille, sainfoin d'Italie; ted. Italienischer Hahnenkopf; ingl. sulla-clover)
Fabrizio CORTESI
Giuseppe PAPAROZZI
Pianta perenne della famiglia Leguminose-Papilionate, [...] da oltre tre secoli come pianta ornamentale nell'Europa centrale.
Coltivazione. - La sulla si coltiva come pianta e Spagna. In Italia si estende dal Mediterraneo fino all'Appennino romagnolo. Interessa la Sicilia, molto la Calabria e le Puglie ...
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Figlio di Luigi XI e Carlotta di Savoia, nacque ad Amboise, il 30 giugno 1470. Fin da giovane si rivelò malaticcio e debole; il padre, tutto preso dagli affari del regno, lo vide raramente. Così, C. divenuto [...] aver visitato a Pavia Gian Galeazzo Sforza, passava nell'Italia centrale; stretto un accordo con la Repubblica fiorentina, entrava in Roma Gilberto di Montpensier. Per Siena e Firenze giungeva all'Appennino; la battaglia di Fornovo (6 luglio 1495), ...
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Data la particolare importanza della colonia parziaria nell'agricoltura italiana, è opportuno aggiungere alla trattazione storico-giuridica di questo sistema di conduzione delle aziende rurali alcune notizie [...] prodotti, segnatamente il grano. Ciò è relativamente comune nell'alto Appennino Toscano, in alcune zone umbre di alta collina, ecc. Si sono pure del tutto simili.
In molte zone dell'Italia centrale è diffusa una forma di colonia ad meliorandum che ha ...
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. Certamente franco di origine, appare per la prima volta alla testa di cento uomini d'arme nell'esercito con cui Guido II di Spoleto ruppe, sulla Trebbia, al principio dell'889, Berengario I. Mancano [...] diveniva uno dei più potenti signori feudali dell'Italia centrale. Padrone di estesi territorî collocati nel cuore della imperiale, fu sollecito ad impedirlo, occupando il passo dell'Appennino presso Parma, di pieno accordo con Adalberto II di Toscana ...
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METANO (XXIII, p. 56)
Giorgio Roberti
Sotto il nome di metano si designano comunemente i gas naturali ricchi di metano che provengono da orizzonti petroliferi o dalla decomposizione di torbe o altri [...] ), Piacenza (Podenzano, San Giorgio), Milano (Lodi), Ferrara e Rovigo e l'Appennino tra Bologna e Firenze (Pietramala, Baragazza). Non mancano sorgenti nell'Italia centrale e meridionale: Ripi (provincia di Frosinone), l'alveo del Fucino, Penna S ...
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Quando le rocce sedimentarie o massicce della crosta terrestre sono attraversate da una spaccatura lungo la quale è avvenuto un movimento che ha interrotto la primitiva continuità dei materiali rocciosi [...] terrestre e qualche volta assumono un'importanza grandiosa. Esempî bellissimi ne esistono nelle Alpi, nell'Appennino, nell'altipiano centrale della Francia, nel Massiccio Boemo, ecc. vi sono faglie dette longitudinali, perché seguono, con direzione ...
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Promontorio dell'Italia centrale, che sporge isolato sul Mar Tirreno, chiudendo a O. il golfo di Terracina. Alto 541 m., con pendii ripidi e precipiti specialmente a ovest, tutto circondato da aree pianeggianti, [...] cresta; altre vette non superano i 450 m.). Per quanto isolato, si ricollega probabilmente coi Lepini e perciò con l'Appennino calcareo, non solo per la struttura, che ricorda appunto quella dei Lepini, ma anche per la tettonica: perché la cresta ...
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stella alpina
stélla alpina locuz. usata come s. f. – Erba perenne delle composite tubuliflore (Leontopodium alpinum), detta anche stella delle Alpi e in ted. Edelweiss, che vive nei pascoli e dirupi calcarei delle Alpi, dei Pirenei e dei...
senoniano
agg. e s. m. [dal fr. sénonien, der. del nome dell’antica popolazione celtica dei Senoni (lat. Senŏnes), che avevano la loro capitale nell’attuale cittadina di Sens]. – In geologia, il piano più elevato del periodo cretaceo, il cui...