BIXIO, Giacomo Alessandro
Bertrand Gille
Nacque da Tommaso e da Colomba Caffarelli il 20 nov. 1808 a Chiavari, allora parte del dipartimento francese degli Appennini; il padre, battiloro, successivamente [...] si trasferì a Genova come impiegato all'Ufficio del marchio. Padrino di battesimo del B. fu il sottoprefetto francese A. Stechs, che al nome Giacomo del bambino aggiunse il suo; caduto poi Napoleone, lo ...
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(o Francisca), Via La più battuta delle vie romee medievali; entrava in Val Padana per la Valle d’Aosta, raggiungeva Pavia; per il valico della Cisa superava gli Appennini, toccava Lucca; raggiungeva [...] Siena per la Val d’Elsa e, attraverso la Tuscia, giungeva a Roma ...
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CASTELLI, REGNO D'ITALIA, SISTEMA DEI
TTiziana Lazzari
"In qualibet civitate, in qua dominium habuit, voluit habere imperator palatium aut castrum": Salimbene de Adam (Cronica, a cura di G. Scalia, [...] de Grimoard attestò l'esistenza a Forlì di due rocche, una detta Rocca di Ravaldino sita a sud della città, verso gli Appennini, e l'altra detta di S. Pietro, collocata a nord, in direzione della pianura e di Ravenna. Di queste due fortezze rimane ...
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Comune della prov. di Genova (12,2 km2 con 27.754 ab. nel 2008), sulla costa della Riviera di Levante, nella breve pianura alluvionale alla destra della foce del torrente Entella. Quest’ultimo è attraversato [...] ’8°-7° secolo. Nota fin dal 10° sec., fece quasi sempre parte del dominio dei Genovesi, che nel 1167, vi costruirono un castello e nel 1648 le riconobbero il titolo di città; durante l’Impero napoleonico fu capoluogo del dipartimento degli Appennini. ...
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Abruzzo
Katia Di Tommaso
In equilibrio tra montagne e mare
L'Abruzzo è ben distinto in una parte interna e montana e in una collinare, verso il mare. La storia e la geografia per molto tempo non hanno [...] è il Monte Gorzano, 2.455 m); il Gran Sasso d'Italia (2.912 m), con il piccolo ghiacciaio del Calderone, l'unico dell'Appennino e il più meridionale d'Europa; il massiccio della Maiella (2.795 m). Altre cime notevoli sono il Monte Velino (2.487 m) e ...
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MANFREDI, Astorgio
Isabella Lazzarini
Secondo di questo nome; signore di Faenza con i fratelli Guido Antonio (sino al 1448) e Gian Galeazzo (sino al 1466), nacque l'8 dic. 1412 da Gian Galeazzo e da [...] anni vicari apostolici di Faenza e conti della Val di Lamone, la parte più consistente del territorio faentino verso gli Appennini.
La reggenza di Gentile dovette durare, almeno formalmente, sino al 1428. La gestione del potere signorile fu in ogni ...
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Calabria
Claudio Cerreti
Profondo Sud
Forse più di altre regioni meridionali italiane, la Calabria trasmette un'immagine di sviluppo non omogeneo. Terra marginale, di emigrazione, di risorse povere, [...] . A nord, il massiccio del Pollino (2.267 m), calcareo, è ancora parte dell'Appennino Lucano. Più a sud l'Appennino Calabro, composto da rocce cristalline, può essere distinto in tre sezioni principali: l'altopiano della Sila (M. Botte Donato ...
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GUIDI, Guido
Mario Marrocchi
Quarto di questo nome, figlio del conte Guido (III) e di Adelaita di Ildebrando, è attestato per la prima volta nel 1056.
Il padre del G. insieme con il fratello Tegrimo [...] era stato un tratto distintivo nelle scelte delle prime generazioni, ossia una politica di doppio versante a nord degli Appennini, in Romagna, e a sud, in Toscana. Proprio qui fu particolarmente attivo, realizzando una politica di bilanciamento tra ...
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Famiglia principesca italiana, le cui più certe origini si riconducono agli Obertenghi; Alberto Azzo II (996 circa - 1097), vero capostipite della casa d'Este, era infatti pronipote del marchese Oberto, [...] significò un lungo periodo di decadenza, avendo perso lo stato estense la sua importanza di stato chiave tra Venezia, Po e Appennini: i successivi duchi (Alfonso III, 1628-29; Francesco I, 1629-58; Alfonso IV, 1658-62; Francesco II, 1662-94; Rinaldo ...
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DEL CARRETTO, Antonio, marchese del Finale
Giovanni Nuti
Figlio di Giacomo, marchese del Finale, e di Caterina di Marrano, figlia naturale di Federico II, nacque verso la metà del sec. XIII. Morto il [...] di re Enzo. Nel 1268 Corradino di Svevia, sceso in Italia e giunto a Pavia, non potendo attraversare i valichi appenninici controllati dai suoi nemici, riuscì a raggiungere il porto di Vado attraversando le terre di Manfredo Del Carretto e dei figli ...
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appenninico
appennìnico agg. (pl. m. -ci). – Della catena montuosa dell’Appennino; che è proprio o tipico dell’Appennino: sistema a.; flora, fauna appenninica. Civiltà a., cultura a., aspetto culturale della civiltà del bronzo italiana, diffuso...