orogenetico
orogenètico [agg. (pl.m. -ci) Der. di orogenesi] [GFS] Relativo all'orogenesi: forze o., movimenti o., processi o., ecc. ◆ [GFS] Ciclo o.: la sequenza dei fenomeni che riguardano la formazione [...] milioni di anni, dei quali i più lontani sono chiamati generic. cicli precambriani e il più recente è il ciclo alpino-himalaiano, con la formazione delle grandi catene montuose (Alpi, Appennini, Carpazi, Pirenei, Balcani, Caucaso, Hymalaia, ecc.). ...
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GRACCHIO (latino scient. Pyrrhocorax graculus L.; fr. Chocard des Alpes; sp. grajo; ted. Alpen-Dohle; ingl. Alpine Chough)
Specie del genere Pyrrhocorax, famiglia Corvidae, ordine Passeres. Lunghezza [...] montagne dell'Europa centrale e meridionale, il Caucaso e anche l'Asia occidentale. In Italia è specie stazionaria e nidificante sugli alti monti delle Alpi e degli Appennini settentrionali e della Corsica; raro e accidentale nell'Italia meridionale. ...
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MONIUSZKO, Stanisław
Renzo Bossi
Compositore e direttore d'orchestra polacco, nato il 5 maggio 1820 a Ubiel nel governorato di Minsk, morto il 4 giugno 1872 a Varsavia. Iniziò i proprî studî musicali [...] professore al conservatorio. Egli scrisse le opere teatrali Ideale, Lotteria, Il nuovo Don Chisciotte, Il ricovero negli Appennini, Halka, Ilis, La contessa, Il castello degli spettri, Verbum nobile, Paria, Beata, Betty, Rokiczana, Jawnuta; poi tre ...
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Comune della prov. di Genova (12,2 km2 con 27.754 ab. nel 2008), sulla costa della Riviera di Levante, nella breve pianura alluvionale alla destra della foce del torrente Entella. Quest’ultimo è attraversato [...] ’8°-7° secolo. Nota fin dal 10° sec., fece quasi sempre parte del dominio dei Genovesi, che nel 1167, vi costruirono un castello e nel 1648 le riconobbero il titolo di città; durante l’Impero napoleonico fu capoluogo del dipartimento degli Appennini. ...
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Esercizio del pascolo del bestiame in montagna, da quote di circa m 1000 sino a m 2300-2500 (denominato anche monticazione o estatatura). Si effettua da fine maggio a metà settembre, ma ha durata diversa [...] , particolarmente alla tubercolosi. L’a. interessa la regione alpina, ma viene praticato largamente anche in vaste zone degli Appennini e sui pascoli dei Pirenei e dei Carpazi.
Contratto di a. Nel diritto medievale, contratto che si faceva tra ...
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GENZIANA (dal lat. gentiana, dal nome del re illirico Genzio)
Fabrizio Cortesi
Con questo nome s'indicano le piante del genere Gentiana (Linneo, 1737) della famiglia omonima, ricco di specie (500) delle [...] questa specie si usano anche le radici di G. pannonica Scop. delle Alpi Orientali; G. punctata L. delle Alpi, degli Appennini, dei Sudeti, dei Carpazî e dei Balcani; G. purpurea L. della Germania, Svizzera, Italia, Svezia e Camciatca che sono tutte ...
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Abruzzo
Katia Di Tommaso
In equilibrio tra montagne e mare
L'Abruzzo è ben distinto in una parte interna e montana e in una collinare, verso il mare. La storia e la geografia per molto tempo non hanno [...] è il Monte Gorzano, 2.455 m); il Gran Sasso d'Italia (2.912 m), con il piccolo ghiacciaio del Calderone, l'unico dell'Appennino e il più meridionale d'Europa; il massiccio della Maiella (2.795 m). Altre cime notevoli sono il Monte Velino (2.487 m) e ...
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PASINI, Ludovico
Maria Piazza
Geologo, nato il 4 maggio 1804 a Schio, ivi morto il 22 maggio 1870. Fervente patriota, aveva preso parte alla difesa di Venezia con Daniele Manin, e da questo aveva avuto [...] ricordare: Ricerche geologiche sull'epoca di sollevamento delle Alpi Venete (1831); Rapporti geognostici tra alcuni punti degli Appennini e delle Alpi (1831); Rocce attigue del Vicentino (1832); Terreni secondari e terziari delle Alpi Venete (1833 ...
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Genere di Ombrellifere istituito da Linneo (1735), che comprende erbe perenni, glabre, erette, più o meno ramose, con foglie palmato-lobate a lobi setoloso-dentati o incisi. I fiori sono ermafroditi o [...] 'Europa e dell'Asia occidentale, che crescono quasi tutte anche in Italia, nelle regioni montuose delle Alpi e degli Appennini. Interessano biologicamente per la funzione vessillare delle brattee degl'involucri, e per la divisione dei sessi, a scopo ...
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MANFREDI, Astorgio
Isabella Lazzarini
Secondo di questo nome; signore di Faenza con i fratelli Guido Antonio (sino al 1448) e Gian Galeazzo (sino al 1466), nacque l'8 dic. 1412 da Gian Galeazzo e da [...] anni vicari apostolici di Faenza e conti della Val di Lamone, la parte più consistente del territorio faentino verso gli Appennini.
La reggenza di Gentile dovette durare, almeno formalmente, sino al 1428. La gestione del potere signorile fu in ogni ...
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appenninico
appennìnico agg. (pl. m. -ci). – Della catena montuosa dell’Appennino; che è proprio o tipico dell’Appennino: sistema a.; flora, fauna appenninica. Civiltà a., cultura a., aspetto culturale della civiltà del bronzo italiana, diffuso...