GIANNI, Francesco Maria
Vieri Becagli
Nacque a Firenze il 4 nov. 1728, figlio secondogenito di Nicolò Francesco, di nobile e antica famiglia fiorentina (nel 1751, con la nuova legge sulla nobiltà, fu [...] presto iniziati tra il G. e uno dei dirigenti dell'appalto, Antonio Serristori, venissero da dissensi politici o da frizioni il sale. Si sarebbe dovuto procedere all'abolizione del debito pubblico (gravoso per gli interessi e i costi di gestione) ...
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DELLA BELLA, Giano
Giuliano Pinto
Figlio di Tedaldo di Accorri, nacque - probabilmente a Firenze - intorno al 1240 da famiglia di antica origine, che secondo una tradizione ormai consolidata nell'età [...] ebbe rapporti finanziari con la Sede apostolica: ricevette l'appalto, per la Germania e per qualche anno, della decima politico-sociale dei componenti i dodici priorati che gestirono la cosa pubblica nel periodo del dominio di fatto del D. (dal 15 ...
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FENZI, Carlo
Luigi Fallani-Lucia Milana
Nato a Firenze il 24 nov. 1823, terzogenito del banchiere Emanuele e di Ernesta Lamberti, come d'uso nelle ricche famiglie nobili fu inviato all'estero per compiere [...] governo piemontese sul mantenimento o meno di tale appalto alla gestione privata, trovandosi a parlare nella duplice Unità videro il F. raggiungere posizioni di prestigio in amministrazioni pubbliche e private. All'attività di deputato unì, a partire ...
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CINI, Bartolomeo
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a San Marcello Pistoiese il 18 marzo 1809 da Giovanni e, da Anna Rosa Cartoli. Iniziò privatamente i suoi studi sotto la guida dell'abate Piermei, rivelando [...] naturali" dell'impero, Trieste e Venezia.
Lo stesso anno il C. pubblicava su LoStatuto (e ripubblicava, a parte, sempre a Firenze) un dell'unificazione monetaria, della fusione doganale, dell'appalto dei tabacchi vigente in Toscana e dei dazio sul ...
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BELLONI, Girolamo
Alberto Caracciolo
Il B. fu personaggio eminente in una famiglia di mercanti e banchieri, che attraverso il Settecento acquistò ricchezze e prestigio in varie regioni d'Italia e in [...] prestanome per conto degli esuli di casa Stuart e l'appalto, nel periodo 1721-27, della Tesoreria della Marca ( operetta, anche in campo internazionale, in un momento in cui pubblicavano i loro libri di economia Ferdinando Galiani e Pompeo Neri, G ...
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CARACCIOLO, Roccantonio
Francesco Di Battista
Nacque nell'aprile 1749 a Scilla (Reggio Calabria), in una famiglia borghese di recente e discreta fortuna, da Michelangelo, "dottore dell'una e dell'altra [...] , incrementandone il gettito sino a renderne però conveniente l'appalto, che per lui significò la perdita dell'impiego; passò cui versava lui che pure aveva operato per il "bene pubblico", la commutazione del vecchio debito ancora in piedi di ducati ...
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BURATTINI (Boratyni), Tito Livio
Domenico Caccamo
Nato ad Agordo (Belluno) l'8 marzo 1617 da famiglia nobile e agiata, abbandonò giovane il suo paese per motivi imprecisati. Animato da interessi archeologici [...] della sua fortuna: nominato architetto reale, nel 1652 ebbe l'appalto delle miniere di Piombo e di argento a Olkusz; tesoriere , per ottenerne il pagamento, almeno fino al 1719, quando pubblicarono la versione della lite con l'erario già a suo tempo ...
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PARADISI, Agostino
Alessandra Dattero
– Nacque il 26 aprile 1736 a Vignola, nei pressi di Modena, da Gianmaria, governatore della città, originario di Città di Castello, e da Teresa Gastaldi. Fu battezzato [...] meditazioni sulle origini della civiltà umana. Questo lavoro fu infine pubblicato nel 1772 con il titolo Saggio politico su la origine . In quest’ultima erano inclusi anche gli appaltatori delle imposte. Paradisi conduceva un’appassionata difesa della ...
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CHIARENTI
Michele Luzzati
Famiglia di mercanti e banchieri pistoiesi originaria di Montemagno e inurbatasi all'inizio del secolo XIII. I C. incominciarono la loro attività come cambiatori, dapprima [...] e con le società del Cambio e della Mercanzia per ottenere l'appalto del sale a Bologna, Modena, Argenta e in tutta la Romagna. stesso che un individuo investito di un ufficio pubblico da parte della Chiesa venisse esplicitamente designato come ...
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IVANI (Hyvanus), Antonio
Marcello Simonetta
Nacque nel 1430 a Brugnato, piccola località nei pressi di Sarzana, da Nicola, notaio attivo in questa città.
La regione era all'epoca sotto l'egemonia dei [...] di quell'anno al cardinalato, vi ottenne l'ufficio di pubblico cancelliere, scaduto il quale ritornò a Sarzana nel 1450. Con questo periodo le tensioni interne alla città riguardanti l'appalto per lo sfruttamento di alcune cave d'allume, ottenuto ...
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appalto
s. m. [lat. mediev. appaltum, forse dal lat. ad pactum «a contratto»]. – 1. Contratto col quale una parte (appaltatore) assume, con organizzazione di mezzi necessarî e con gestione a proprio rischio, il compimento di un’opera o di...
pubblicano
(ant. o letter. publicano) s. m. [dal lat. publicanus, der. di publĭcum «tesoro pubblico, appalto dello stato, imposte»]. – 1. Nell’antica Roma, l’appaltatore delle imposte che pagava allo stato una certa somma come introito di...