FERRARA, Francesco
Riccardo Faucci
Nacque a Palermo il 7 dic. 1810, da Francesco e Rosalia Alaimo. Protetto da Carlo Cottone principe di Castelnuovo, al cui servizio era il padre, poté attendere agli [...] . 137-142). L'11 maggio 1856 aveva dovuto cessare le pubblicazioni anche l'Economista, che non era riuscito a trovare sufficienti lettori regie cointeressate, ritenute più affidabili di un semplice appalto; la cessione ai Comuni e alle Province dei ...
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GIUSTINIANI, Benedetto
Simona Feci
Luca Bortolotti
, Nacque a Chio, isola egea soggetta alla Repubblica di Genova, il 5 luglio 1554 da Giuseppe di Benedetto, del ramo de Nigro, e Girolama Giustiniani [...] anni" dal padre, che emergeva come facoltoso banchiere e nel 1572 avrebbe preso in appalto, per 60.000 scudi, le entrate del Patrimonio. Il G. compì gli studi in scuole pubbliche e nel 1573 entrò nell'Università di Perugia prima e di Padova poi, dove ...
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BOTTARI, Giovanni Gaetano
Armando Petrucci
Giuseppe Pignatelli
Nato a Firenze il 15 genn. 1689 da Antonio e da Anna Morelli, iniziò a dieci anni lo studio dell'eloquenza e della lingua latina sotto [...] aveva sconsigliato per motivi teologico-morali il rinnovo dell'appalto dei giuochi proibiti), ma anche l'impegno nel . G. B. e P. F. Foggini, Roma 1963, di A. Silvagni, pubblicato a cura di A. Petrucci, che ha aggiunto un'Appendice [pp. 263-278], ...
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DE DOMINIS, Marcantonio
Silvano Cavazza
Nacque ad Arbe, capoluogo dell'omonima isola dalmata, nel 1560 o agli inizi del 1561. Era figlio di Girolamo, che taluni identificano con Girolamo di Cristoforo, [...] dell'interno, da costruire con il ricavato dell'appalto per lo sfruttamento dei boschi circostanti la città. finanziato dalle autorità spagnole; il nunzio però gli impedì di pubblicare lo scritto che aveva già pronto, verisimilmente l'Epistola di ...
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CAMBRAY DIGNY, Luigi Guglielmo de
Raffaele Romanelli
Nacque a Firenze il 7 apr. 1820, unico figlio del conte Luigi e di Marianna Nencini. Avviato dal padre architetto agli studi tecnici, e condotto [...] gonfaloniere e primo sindaco della città, sovrintende al fervore edilizio dei piani Poggi e nella disputa sugli appalti e concessioni di lavori pubblici sostiene i gruppi finanziari ai quali egli stesso, o influenti persone a lui vicine come l'amico ...
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Nacque a Palazzolo dello Stella (Udine) il 4 dicembre 1927 da Aldo e da Virginia Gioia.
Gae discendeva da una ricca famiglia originaria di Canneto di Bari (oggi Adelfia) dove era nato (nel 1865) il nonno [...] ai primi di maggio del 1986 palazzo Grassi aprì al pubblico con una prima grande mostra dedicata a Futurismo e futurismi determinò un ribaltamento del giudizio della commissione della gara d'appalto: il progetto di Gae rimase così sulla carta e ...
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CINI, Vittorio
Maurizio Reberschak
Nacque a Ferrara il 20 febbr. 1885 da Giorgio ed Eugenia Berti. Completate le scuole secondarie a Venezia, nel 1903 egli si recò a St. Gallen, in Svizzera, per un [...] affermarsi o a qualilicarsi in importanti concorsi e gare d'appalto, come quelle per la costruzione di due cavoni di C. rassegnò le dimissioni, che vennero però accolte e rese pubbliche Solo il 23 luglio.
Mussolini non avrebbe perdonato l'uscita ...
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AQUINO, Francesco Maria Venanzio d', principe di Caramanico
Antonello Scibilia
Nato a Napoli il 27 febbr. 1738 da Francesco, duca di Casoli. La sua introduzione a corte, avviata assai per tempo, fu [...] i baroni stessi a riproporre il ripristino dell'appalto del tabacco, già sostituito da un donativo gravante un Projet d'expédition en Sicile indirizzato al Comitato di salute pubblica, un altro agente scriveva: "Le viceroi de Palerme mérite beaucoup ...
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CAMPANA, Giovanni Pietro
Nicola Parise
Nacque a Roma nel 1808 da Prospero, in una nobile famiglia di origine aquilana.
Il nonno Giampietro (morto a Roma nel 1793) era stato ispettore e soprintendente [...] sin dal 1829, ne aveva ottenuto la gestione in appalto; sotto la direzione del C. la convenzione fu (Roma 1842), in cui affermava di essersi risolto "a rendere... di pubblico diritto" la sua raccolta di rilievi (fabbricati dalla metà del I secolo a ...
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COSIMO III de' Medici, granduca di Toscana
Elena Fasano Guarini
Nacque a Firenze il 14 agosto 1642 dal granduca Ferdinando II e da Vittoria Della Rovere figlia di Federico Ubaldo duca di Urbino. Se [...] si era già tentata con esito sfortunato la concessione in appalto (1676-77).
In buona parte tradizionali furono pure i gabelle ed imposte sul reddito ("collette"); la dilatazione del debito pubblico, con la creazione di nuovi "monti"; e, se non il ...
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appalto
s. m. [lat. mediev. appaltum, forse dal lat. ad pactum «a contratto»]. – 1. Contratto col quale una parte (appaltatore) assume, con organizzazione di mezzi necessarî e con gestione a proprio rischio, il compimento di un’opera o di...
pubblicano
(ant. o letter. publicano) s. m. [dal lat. publicanus, der. di publĭcum «tesoro pubblico, appalto dello stato, imposte»]. – 1. Nell’antica Roma, l’appaltatore delle imposte che pagava allo stato una certa somma come introito di...