Prato
Giancarlo Savino
Posta sullo sbocco in pianura della Val di Bisenzio, la città si sviluppò intorno al sec. X per la fusione di un agglomerato, formatosi nel secolo precedente, con il Borgo al [...] in luogo di Fractenses, in VE I XI 6, l'unica menzione di P. nell'opera di D. ricorre in If XXVI 9, inclusa nell'apostrofe a Firenze (Ma se presso al mattin del ver si sogna, / tu sentirai, di qua da picciol tempo, / di quel che Prato, non ch'altri ...
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augurio, Formule di
Francesco Tateo
, Le forme di augurio ricorrono in D. soprattutto nella Commedia e sono in gran parte in relazione col dialogo fra i viandanti e le anime dell'aldilà. Si tratta generalmente [...] di far parlare ancora il dannato.
Diverso è il caso in cui il poeta rivolge l'augurio a sé stesso, sia nella famosa apostrofe a Virgilio (vagliami 'l lungo studio e 'l grande amore, If 183), dove esso si risolve in un elogio del maestro, al quale ...
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ultima regna
Vincenzo Presta
Prime parole dei due esametri e di un emistichio, riferiti dal Boccaccio come esordio della Commedia di D. in latino. Sia nella Vita sia nell'" accessus " al Commento ne [...] Boccaccio, nel quale si trova la lettera. Il Rajna da parte sua ne aveva già sentito anche un'eco nell'apostrofe iniziale dal Del Virgilio rivolta a D.: " Indita pro meritis animarum, sortibus orcum, / Astrepitis Lethem, epiphebea regna beatis ". Ha ...
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gravare (grevare; grieva, in rima, nel Fiore)
Bruna Cordati Martinelli
Significa sempre " appesantire ", " aggravare ", ma è piegato - nelle diverse situazioni e nella varietà dell'uso proprio e figurato [...] delle ali e del volo.
Tre occorrenze riguardano direttamente il personaggio di D.: If XXVI 12, nel verso di chiusa dell'apostrofe a Firenze (più mi graverà, com' più m'attempo), col suo improvviso emergere di un tono appenato e doloroso; Pg XXX ...
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Giulia (Iulia)
Manlio Pastore Stocchi
Nella Iulia nominata insieme con altre celebri donne romane del Limbo, in If IV 128 (Vidi... / Lucrezia, Iulla, Marzïa e Corniglia) i commentatori ravvisano concordemente [...] visse, impedì lo scontro diretto fra Cesare e Pompeo. Per questo la sua morte prematura è lamentata da Lucano in un'apostrofe eloquente: " Quod si tibi fata dedissent / maiores in luce moras, tu sola furentem / inde virum poteras atque hinc retinere ...
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animale (sost.; plur. anche animai)
Angelo Adami
1. È soprattutto inteso come " un essere animato, capace di sentire e di muoversi "; quindi ogni essere vivente dotato di sensibilità, compreso l'uomo. [...] terreni animali, perché troppo attaccati ai beni della terra; in Rime CVI 101 falsi animali, a voi ed altrui crudi (apostrofe riferita a quanti sono irretiti nel vizio); in LXXXlll 57 si parla di quelli che paiono animai sanza intelletto, cioè bestie ...
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santo (sa')
Alessandro Niccoli
Compare in tutte le opere, con 175 esempi complessivi, assai variamente distribuiti: Rime 1, Vita Nuova 4, Convivio 30, Commedia 114, Fiore 25, Detto 1.
Nel suo significato [...] a un motivo ricorrente nei poeti latini nei quali l'amore della poesia è adombrato in forma di culto. Non diversamente l'apostrofe o santo petto (Pg I 80), rivolta da Virgilio a Catone, è suggerita da Seneca Ep. VII 5 " sacrum pectus " (e anche ...
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antifrasi
Francesco Tateo
. Viene definita da Isidoro (I XXXVII 24) " sermo e contrario intellegendus ", accostata quindi all'ironia, con la quale ha in comune la caratteristica di designare una cosa [...] nei luoghi in cui predomina l'atteggiamento sdegnoso del poeta nei confronti dei peccatori, o allorché esplode la satira. La famosa apostrofe a Firenze di If XXVI 1 (Godi ecc.), che si sviluppa in una scoperta ironia, può considerarsi un'a. perché ...
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Bembo, Pietro
Carlo Dionisotti
Il celebre letterato e poeta (Venezia 1470 - Roma 1547) ha un posto di primo piano nella storia degli studi danteschi per l'edizione da lui curata della Commedia e per [...] volta escluse le abbreviazioni e divise le parole secondo grammatica. È abbondantissima la punteggiatura, e costante l'uso dell'apostrofe e dell'accento grave in è verbo (eccezionale l'acuto su e media: piéta). La novità del testo subito risulta ...
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rappresentare
Il valore proprio di " raffigurare " si registra con particolare evidenza - in un senso, si direbbe, concreto - là dove D. descrive il formarsi dell'immagine dell'aquila, in cui si dispongono [...] volte a li malvagi che a li buoni le celate ricchezze che si truovano o che si ritruovano si rappresentano. Cfr. anche III Amor che ne la mente 88, nell'apostrofe alla canzone: quando poi [" puoi "], a lei ti rappresenta, " presentati " alla donna. ...
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apostrofe
apòstrofe s. f. [dal lat. apostrŏpha, apostrŏphe, gr. ἀποστροϕή, der. di ἀποστρέϕω «volgere altrove»]. – 1. Figura retorica per la quale chi parla interrompe d’un tratto la forma espositiva del suo discorso per rivolgere direttamente...
apostrofare1
apostrofare1 v. intr. e tr. [dal lat. tardo apostrophare, der. di apostrŏphe «apostrofe»] (io apòstrofo, ecc.). – 1. intr. (aus. avere), letter. Fare un’apostrofe, rivolgere un’apostrofe a qualcuno. 2. tr. Rivolgere animatamente...