imprecazione
Francesco Tateo
Consiste nell'augurare un male. Essa rientra nelle forme più comuni del linguaggio satirico, e in particolare dell'invettiva, ed è perciò, fra le opere di D., soprattutto [...] . Rime LI 5 mal lor prenda). Nella forma dell'interrogazione si risolve invece l'i. in Pg XX 94 ss., dove l'apostrofe al Signore toglie alla figura il carattere della diretta violenza verbale: O Segnor mio, quando sarò io lieto / a veder la vendetta ...
Leggi Tutto
ruffiano (roffiano)
Luigi Vanossi
Fernando Salsano
Compare in If XI 60 onde nel cerchio secondo s'annida / ipocresia, lusinghe e chi affattura, / falsità, ladroneccio e simonia, / ruffian, baratti, [...] e simile lordura, e ancora in XVIII 66, nell'apostrofe che il demonio frustatore rivolge a Venedico Caccianemico: Via, / ruffian! qui non son femmine da conio (v. CONIO).
La variante ‛ roffiana ' ricorre in un elenco di persone dedite a traffici ...
Leggi Tutto
DELLA TORRE, Raimondo
Gino Benzoni
Figlio di Francesco e di Laura d'Arco, nacque attorno al 1555 (v. voce del padre, ambasciatore cesareo a Venezia, per notizie sulla famiglia).
È quel "Raimundus puer" [...] nominato nell'ultimo verso d'un'apostrofe rivolta al padre dal letterato comasco Publio Francesco Spinola, che Bernardino Regazzola - celebrando nell'orazione funebre la figura paterna - designava quale "cum quinque puellulis marem unicum Raymundum ...
Leggi Tutto
LAZZI
. Termine tratto dalla commedia italiana, col quale s'indicava una piccola azione, muta e a volte parlata, che improvvisamente s'intercalava nel mezzo d'una scena. Nei primi tempi questi intermezzi [...] si chiamarono "l'actioni" o "l'azzioni", e, in forma abbreviata e con la soppressione dell'apostrofe, "lacti" o "lazzi", fino ad assumere un secondo articolo e a diventare di genere maschile: "i lazzi".
Uno dei più vecchi e più usati, specialmente ...
Leggi Tutto
trono
Indica il " seggio " destinato a Beatrice nella candida rosa. A D., stupito di non vedere più la donna al suo fianco, s. Bernardo risponde: se riguardi sù nel terzo giro / dal sommo grado, tu la [...] rivedrai / nel trono che suoi merti le sortiro (Pd XXXI 69).
Con lo stesso valore, nell'apostrofe di Giustiniano a D.: O bene nato a cui veder li troni / del trïunfo etternal concede grazia... (v. 115). ...
Leggi Tutto
pressura
Francesco Vagni
La voce dotta, presente come parola latina in Mn III IX 7 Et hoc etiam [Cristo] dicebat praemonens eos [i discepoli] pressuram futuram et despectum futuram erga eos, non ha [...] di " pressione ", " compressione " in senso fisico, ma quello estensivo di " oppressione ", " condizione umiliata e tribolata " (Sapegno), nell'apostrofe ad Alberto d'Asburgo: Vien, crudel, vieni, e vedi la pressura / d'i tuoi gentili, e cura lor ...
Leggi Tutto
zeba
Alessandro Niccoli
Vale " capra ", ed è ancor oggi vivente in alcuni luoghi della Toscana (cfr. il Lana: " sono i capretti saltanti e sono dette zebe, perché vanno zebellando cioè saltando "): [...] Oh sovra tutte mal creata plébe / che stai nel loco onde parlare è duro, / mei foste state qui pecore o zebe!
L'apostrofe è rivolta ai dannati puniti nella ghiaccia di Cocito, per i quali sarebbe stato meglio nascere animali piuttosto che avvilire la ...
Leggi Tutto
insensato
Vincenzo Valente
Solo in Pd XI 1 O insensata cura de' mortali, per cui si rimanda a Persio: " O curas hominum ! O quantum est in rebus inane! " (I 1); ma l'aggettivo, che letteralmente vale [...] " privo di senso di ragione ", ha una sua enfasi biblica (Sap. 5, 4; Paul. Gai. 3, 1) conveniente alla solennità dell'apostrofe.
D. l'usò anche per i suoi Fiorentini nel latino di Ep VI 21, con parole che possono stare a parafrasi del verso citato: ...
Leggi Tutto
Sordello
Marco Boni
Trovatore italiano, citato da D. in VE I XV 2; personaggio dei canti VI, VII e VIII del Purgatorio.
Nato negli ultimi anni del sec. XII o nei primi del sec. XIII a Goito, nel territorio [...] -97) 185 ss.; F. D'Ovidio, S., in Studi sulla D.C., Palermo 1901 (rist. Caserta 1931) 3 ss.; A. Mazzoleni, S. e l'apostrofe dantesca, Bergamo 1901; A. D'Ancona, Il canto VII del Purgatorio, Firenze 1901 (rist. in Lett. dant. 807 ss.); F. Novati, Il c ...
Leggi Tutto
Sennaar
Giuseppe Mazzotta
Nome della pianura della Caldea su cui regnò Nembrot (Gen. 10, 10) e dove, sempre secondo la narrazione della Genesi (11, 1-9) fu costruito, quale orgogliosa sfida al creatore, [...] del racconto biblico e della parziale esegesi di s. Agostino (Civ. XVI 4) al passo della Genesi, S. e Nembrot nell'apostrofe al tenace orgoglio della natura umana.
Nel processo di corruzione del primo linguaggio umano, D. accenna a S. quale luogo di ...
Leggi Tutto
apostrofe
apòstrofe s. f. [dal lat. apostrŏpha, apostrŏphe, gr. ἀποστροϕή, der. di ἀποστρέϕω «volgere altrove»]. – 1. Figura retorica per la quale chi parla interrompe d’un tratto la forma espositiva del suo discorso per rivolgere direttamente...
apostrofare1
apostrofare1 v. intr. e tr. [dal lat. tardo apostrophare, der. di apostrŏphe «apostrofe»] (io apòstrofo, ecc.). – 1. intr. (aus. avere), letter. Fare un’apostrofe, rivolgere un’apostrofe a qualcuno. 2. tr. Rivolgere animatamente...