BERNI, Francesco
Claudio Mutini
Nacque da Nicolò, notaio, e da Isabella di Francesco Baldi in data non precisabile, ma compresa tra il 1497 e il '98. Per quel che riguarda il luogo, Lamporecchio, di [...] tema su un piano di indifferenza ancora aperto all'ambigua accettabilità del cortigiano, ed ecco che in una violenta apostrofe conclusiva il B. rende finalmente chiare a se stesso le ragioni della propria incapacità a vivere, allorché la libertà ...
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Il Rinascimento. La rinascita del platonismo
Michael J.B. Allen
La rinascita del platonismo
Platone e il suo più noto interprete, Plotino, il fondatore del neoplatonismo, furono fra i più importanti [...] caduta a usare, a sfruttare, a conquistare la Natura. Certamente, letta al di fuori del suo contesto, la celebre apostrofe sembra attribuire all'umanità un ruolo privilegiato. Collocato tra l'immutabile eternità e il tempo mutevole, l'uomo originario ...
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sole
Antonietta Bufano
Giorgio Stabile
Emmanuel Poulle
Marcello Aurigemma
Il termine è di alta frequenza nelle opere dantesche, ove assume una vasta gamma di valori, da quelli strettamente naturali [...] aver posto gli occhi fisamente al sole, rivolge al dolce lume (cfr. Eccle. 11, 7, e Pd III 37-39) un'apostrofe che è solenne celebrazione della sua funzione direttrice (conduci, condur, duci) nell'intraprendere novo cammin (il s. è il pianeta / che ...
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La donazione di Costantino nel dibattito politico ed ecclesiastico (secoli XIII-XVII)
Riccardo Fubini
Un presupposto sussisteva nelle dotte disquisizioni otto e novecentesche sulla credenza medievale [...] teocratica della donazione. Per contrasto, si noti il cenno, peraltro beffardo, di Petrarca, in un’immaginaria apostrofe all’imperatore Costantino:
O inconsulte princeps ac prodige! Nesciebas quantis laboribus constaret imperium, quod tam facile ...
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Chiesa
Paolo Brezzi
Si potrebbe molto sbrigativamente affermare che D. ebbe della C. la concezione ortodossa vigente al suo tempo, accettò le dottrine ecclesiologiche elaborate dai pensatori cristiani [...] (anche in Pd XX 55 si parla di tale retta intenzione), tuttavia le conseguenze furono disastrose, ed è superfluo citare la famosissima apostrofe di If XIX 115 ss.: Ahi, Costantin, di quanto mal fu matre, o discutere della valutazione che D. diede del ...
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Arte
Renato Barilli
di Renato Barilli
Arte
sommario: 1. Il significato del Sessantotto. 2. Il minimalismo e le sue articolazioni. 3. La body art. 4. Trasversalità dell'arte povera. 5. Il 'richiamo all'ordine' [...] di divani, vasi di fiori) minute immagini parlanti, come una folla di gnomi intenti a pronunciare qualche apostrofe, qualche giaculatoria, qualche formula beneaugurante o minacciosa. Si potrebbe quasi parlare di una rinascita della formula wagneriana ...
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endecasillabo
Ignazio Baldelli
Il verso dantesco, e in particolare l'e., ha attirato fortemente l'attenzione degli studiosi fino a spingerli a una serie d'importanti considerazioni sui rapporti più [...] il suco (e del resto i due versi successivi ai citati hanno accento di 1ª); si aggiungano inizi di particolare violenza, come l'apostrofe Godi, Fiorenza (If XXVI 1), o anche Ecco la fiera (XVII 1). La funzione che può assumere l'accento di 1a si ...
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mio (meo; plur. anche mia)
Riccardo Ambrosini
1. L'aggettivo e pronome di I singol. indica che una determinata persona, cosa o qualità (‛ mio figlio ', ‛ i miei occhi ', ‛ la mia camera ', ‛ la mia virtù [...] in terra il luogo mio, / il luogo mio, il luogo mio che vaca / ne la presenza del Figliuol di Dio, nell'apostrofe, impetuosamente drammatica, di Pietro; è superfluo osservare la posposizione dell'aggettivo e il suo uso in rima e in cesura.
Con ‛ miei ...
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KANT, Immanuel
Pantaleo Carabellese
Filosofo tedesco, nato in Königsberg (Prussia orientale) il 22 aprile 1724, quarto tra i nove nati in un ventennio dal matrimonio del sellaio Giovanni Giorgio di [...] e limiti che la rinneghino, soltanto nella sua praticità.
Tutto questo primato egli esprime anche nella commozione della famosa apostrofe al dovere, nome santo e sublime.
La critica del giudizio: il problema del conoscere nel sentire (bellezza e ...
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Virgilio Marone, Publio
Domenico Consoli
Alessandro Ronconi
Il poeta latino è il massimo auctor della cultura e della formazione letteraria di D., e uno dei maggiori protagonisti della Commedia, figura [...] : v. infatti, secondo quanto D. fa dire a Stazio, non solo avrebbe allontanato quest'ultimo dalla prodigalità con la sua apostrofe alla " auri sacra fames ", ma lo avrebbe fatto poeta, e infine lo avrebbe illuminato sulla vera fede: il motivo dei ...
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apostrofe
apòstrofe s. f. [dal lat. apostrŏpha, apostrŏphe, gr. ἀποστροϕή, der. di ἀποστρέϕω «volgere altrove»]. – 1. Figura retorica per la quale chi parla interrompe d’un tratto la forma espositiva del suo discorso per rivolgere direttamente...
apostrofare1
apostrofare1 v. intr. e tr. [dal lat. tardo apostrophare, der. di apostrŏphe «apostrofe»] (io apòstrofo, ecc.). – 1. intr. (aus. avere), letter. Fare un’apostrofe, rivolgere un’apostrofe a qualcuno. 2. tr. Rivolgere animatamente...