Commedia elegiaca
Ferruccio Bertini
Il teatro sacro nasce e si sviluppa in età medievale attraverso le forme liturgiche della sequenza e del tropo; quando, uscito dal tempio, esso propone le sue rappresentazioni [...] dalla circostanza per ricattarlo. Anche questa commedia, come il De more medicorum, si conclude con un'indignata apostrofe contro la turpis lucri cupiditas, sebbene la morale posticcia sia sostanzialmente solo un pretesto (o una giustificazione ...
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Dolcino
Giovanni Miccoli
Capo della setta degli apostolici, dopo il supplizio (1300) di G. Segarelli. Nulla praticamente di certo si sa sulle sue origini: si potrebbe ritenerlo nato a Novara o comunque [...] e l'ammirazione per il valore dell'eretico, chiaramente percepibile in quel ch'altrimenti acquistar non saria leve che chiude la breve apostrofe.
Un raffronto tra i versi di D. e il testo del Villani (VIII 84) permette forse di stabilire tra essi un ...
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GATTORNO, Federico
Giovanni Assereto
Nacque a Genova il 13 genn. 1836 da Francesco e da Adelaide Campanella.
Aveva quindi solo 13 anni quando, nel 1849, Genova insorse contro i Piemontesi e tuttavia [...] attivo nei lavori parlamentari: non prendeva quasi mai la parola e si accontentava di lanciare di quando in quando un'apostrofe o una battuta divertente. Negli ultimi anni - "alto, magro, abbronzito, con un gran barbone da anacoreta ed un vocione da ...
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sermocinatio
Francesco Tateo
Figura retorica consistente, secondo la definizione che dalla Rhetorica ad Herennium (IV LII 65) passa nelle poetiche medievali (cfr. Goffredo di Vinsauf Poetria nova 1265-66), [...] dicesse: ‛ Io son venuto a questo ' (v. 78); potesse, risplendendo, dir " Subsisto " (XXIX 15).
Per quel che riguarda quella variante della s. consistente nell'aversio del poeta, che si rivolge alla Musa o al lettore direttamente, cfr. APOSTROFE. ...
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Araldica
Immagine posta sulla superficie ( campo) dello scudo. Le f. si distinguono in araldiche, naturali, artificiali, chimeriche.
Tipi di figure
Le f. araldiche, proprie dall’arte araldica, sono costituite [...] del testo: possono sussistere in un discorso anche mutando le parole con cui sono espresse (antitesi, apostrofe, interrogazione retorica, correctio, reticenza, allegoria ecc.).
Nella metrica italiana sono spesso dette tradizionalmente f. metriche l ...
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Poeta inglese nato il 22 gennaio 1788 a Londra, morto il 19 aprile 1824 a Missolungi. Discendeva da un ramo di antica famiglia normanna (de Buron) stabilitosi a Newstead, nella contea di Nottingham, nel [...] impulsiva imprudenza, aveva fatto circolare tra gli amici. Poco prima egli aveva pubblicato l'Ode from the French e l'apostrofe alla Star of the Legion of Honour, che andavano contro corrente al patriottismo di quegli anni. L'animosità del pubblico ...
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MARLOWE, Christopher
Piero Rebora
Drammaturgo e poeta inglese, il maggior predecessore di Shakespeare, nacque nel febbraio 1564 a Canterbury. Suo padre era calzolaio e sua madre la figlia di un pastore [...] anche Shakespeare). D'altra parte Chapman e Jonson usano deferenti espressioni a suo riguardo, e così pure Drayton e forse Shakespeare nell'apostrofe al "dead shepherd" in As you like it (III, 5, 78-79).
Ediz.: The Works of C.M., a cura di Dyce ...
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Costantino e il diritto canonico moderno
Da Marsilio in poi
Diego Quaglioni
A Dante, Marsilio, Ockham e più in generale alla trattatistica De potestate papae che si sviluppa nei primi decenni del Trecento [...] »8), del terribile sonetto Fontana di dolore, albergo d’ira, tutto dominato da schietti accenti danteschi9, e soprattutto dell’apostrofe contenuta nella Sine nomine 17, nell’ottobre del 1357 o poco dopo:
O tu principe prodigo e stolto! non sapevi ...
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invidia
Fernando Salsano
È il sentimento di cruccio nascente dal considerare il bene altrui come lesivo del proprio, e nel secondo girone del Purgatorio (il cinghio che sfera / la colpa de la invidia, [...] con l'anticipo della compassione e delle lagrime, con il generoso scrupolo del vedere senza esser visto (vv. 73-74), con quell'apostrofe ai penitenti in cui non augura che siano presto loro aperti gli occhi, ma che s'incontrino con la luce di Dio, in ...
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Donati, Forese
Adolfo Jenni
Nato verosimilmente a Firenze, non sappiamo in che data, e a Firenze vissuto, fu forse più anziano di D. di qualche anno. Era figlio di quel Simone Donati che si sarebbe [...] meno che di sorpresa: Qual grazia m'è questa? la grida forte (XXIII 42), come D. pronuncia volentieri il suo nome, in apostrofe o in rilievo (XXIII 48 e 76, XXIV 74). E allo stesso modo che D. esce in affermazioni molto impegnate di affetto (XXIII ...
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apostrofe
apòstrofe s. f. [dal lat. apostrŏpha, apostrŏphe, gr. ἀποστροϕή, der. di ἀποστρέϕω «volgere altrove»]. – 1. Figura retorica per la quale chi parla interrompe d’un tratto la forma espositiva del suo discorso per rivolgere direttamente...
apostrofare1
apostrofare1 v. intr. e tr. [dal lat. tardo apostrophare, der. di apostrŏphe «apostrofe»] (io apòstrofo, ecc.). – 1. intr. (aus. avere), letter. Fare un’apostrofe, rivolgere un’apostrofe a qualcuno. 2. tr. Rivolgere animatamente...