Doria (d'Oria), Branca (o Brancaleone)
Giorgio Petrocchi
Uomo politico genovese; ricordato in un episodio della Commedia (If XXXIII 134-147), dove un altro dannato, frate Alberigo, come lui fitto nella [...] D. lo stato d'animo necessario per la rovente invettiva contro i Genovesi, reiterazione efficacissima della precedente apostrofe contro Pisa.
Bibl. - Oltre ai vari lettori e commentatori del c. XXXIII dell'Inferno, ovviamente attratti piuttosto ...
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Pittore e scultore (Malaga 1881 - Mougins, Alpi Marittime, 1973). Tra i protagonisti assoluti dell'arte del Novecento, ha rappresentato uno snodo cruciale tra la tradizione ottocentesca e l'arte contemporanea.
Vita [...] , nudi femminili, animali, costruzioni metalliche), nascono dipinti d'alto valore espressivo, nei quali la deformazione diventa apostrofe morale, simbolo delle deformazioni interiori dell'uomo moderno.
Durante la guerra civile spagnola P. vive con ...
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CIELO D'ALCAMO
MMargherita Spampinato Beretta
Il contrasto Rosa fresca aulentissima attribuito a C. apre il quarto fascicolo del ms. Vat. Lat. 3793 (V), dedicato al genere 'mediocre' (non necessariamente [...] nella battuta femminile anch'essa improntata a un linguaggio di tipo cortese e con possibile attrazione nei confronti dell'apostrofe Meo sire. Lo stesso gioco di continua mescolanza dei due registri, aulico e popolareggiante, si trovava nel contrasto ...
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povertà (poverta; povertade; povertate)
Dabney G. Park
Raoul Manselli
Il termine p. e i suoi affini sono usati da D. con valori molteplici.
1. Come figura allegorica designa madonna Povertà (Pd XI 74), [...] la ricchezza, entrata per la prima volta nella Chiesa, comportava per tutta la vita della Chiesa stessa.
Proprio quest'apostrofe del canto dei simoniaci ci consente anche di collocare questa condanna della ricchezza e l'implicita esaltazione della p ...
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anafora
Francesco Tateo
. Figura retorica appartenente al genere della repetitio, e designata appunto in latino col nome di repetitio, o anche di iteratio e relatio: consiste nel ripetere la medesima [...] Digli che 'l buon col buon non prende guerra ... digli ch'è folle chi non si rimove, XCI 101-103), o un'apostrofe, ancora in una ‛ tornata ' (Canzone, uccella con le bianche penne; / canzone, caccia con li neri veltri, CIV 101-102), o un'imprecazione ...
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L’antifrasi (lat. contrarium e, in senso allargato alle figure di pensiero, ironia) è nella tradizione retorica l’uso di una parola o un’espressione con l’intento di negarne il significato, sia per riprendere [...] IV, 114)
che si può rendere con e disse: «E allora va su tu che sei così bravo!». Nel secondo, l’invettiva più famosa è l’apostrofe con cui si riferisce a Firenze:
(3) Godi, Fiorenza, poi che se’ sì grande che per mare e per terra batti l’ali, e per ...
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figlio (fi '; filio; figlia)
Fernando Salsano
Per la distribuzione nelle opere dantesche di f. - ‛ figliuolo ', v. FIGLIUOLO.
1. Significa la condizione di parentela del generato rispetto al generante: [...] figlio; XXV 35, XXVII 35 e 128 Il temporal foco e l'etterno / veduto hai, figlio (è questa l 'ultima dolce apostrofe del maestro al discepolo nell'atto di dichiarar conclusa la propria missione di guida). Ricompare anche in bocca a Cacciaguida, in Pd ...
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scialacquatori
Giorgio Varanini
La colpa degli s., o dissipatori, non risiede nel " mal dare " ad altri, e cioè nell'eccessiva liberalità (che è invece imputabile ai prodighi del quarto cerchio), sibbene [...] 'azione (il sopraggiungere delle cagne inseguitrici, il più veloce correre di Lano e il suo invocare la seconda morte, l'apostrofe a lui rivolta da Giacomo, il suo farsi schermo del cespuglio del fiorentino, lo scempio miserando di lui e del tristo ...
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freno
Alessandro Niccoli
Il sostantivo ricorre abbastanza frequentemente nella Commedia (14 volte); nel Convivio è usato 5 volte (sempre in senso figurato), e due nelle Rime.
Con l'accezione propria [...] officio figurare con una imagine, che elli sia lo cavalcatore de la umana volontade. Identico uso del linguaggio figurato si ha nell'apostrofe all'Italia di Pg VI 88 (Che val perché ti racconciasse il freno / lustinïano, se la sella è vòta?) e nell ...
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Tebe
Città della Grecia antica, importante centro politico sin dall'età micenea. Nell'antico mito della rocca di Cadmo e della guerra dei sette re contro T. si rispecchia l'esistenza, confermabile poi [...] Istoria (Cv IV XXV 6; cfr. lo allegato libro primo di Tebe, § 8). La città di Pisa viene denominata novella Tebe nell'apostrofe seguita all'episodio di Ugolino (If XXXIII 89) per le sue efferatezze che ricordano quelle antiche di T., già cantate da D ...
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apostrofe
apòstrofe s. f. [dal lat. apostrŏpha, apostrŏphe, gr. ἀποστροϕή, der. di ἀποστρέϕω «volgere altrove»]. – 1. Figura retorica per la quale chi parla interrompe d’un tratto la forma espositiva del suo discorso per rivolgere direttamente...
apostrofare1
apostrofare1 v. intr. e tr. [dal lat. tardo apostrophare, der. di apostrŏphe «apostrofe»] (io apòstrofo, ecc.). – 1. intr. (aus. avere), letter. Fare un’apostrofe, rivolgere un’apostrofe a qualcuno. 2. tr. Rivolgere animatamente...