Anastasi
J. Zervou Tognazzi
M. Mihályi
PARTE INTRODUTTIVA
di J. Zervou Tognazzi
La parola greca ἀνάστασιϚ (risurrezione) indica la risurrezione di Cristo nonché la risurrezione finale dei morti. Per [...] di Cristo agli inferi, evento predetto dal profeta Davide (Sal. 16[15], 9-10; 69[68], 21; 88[87], 6) e affermato dagli apostoli (At. 2, 29-32), e specialmente da Pietro (1 Pt. 3, 18-20). Poiché gli scritti veterotestamentari, nei quali è racchiusa la ...
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Martire, forse nella persecuzione di Diocleziano (304); padrona del fondo in cui fu poi scavata la catacomba da lei denominata (cimitero di B. o di S. Ermete), sulla Via Salaria, oggi inclusa nell'abitato [...] restaurata più volte, a cominciare dal papa Pelagio II (578-90). Notevoli pitture: il Giudizio, il Signore e i dodici Apostoli in cattedra; tracce di decorazioni musive: Daniele tra i leoni, la risurrezione di Lazzaro. Festa della santa, 20 maggio. ...
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Teologo luterano (Lubecca 1585 - Danzica 1628). Dopo una giovinezza inquieta, trascorsa presso varie università cattoliche e luterane, si stabilì (1612) a Danzica, dove divenne diacono della Johanneskirche, [...] sostenuto che la Scrittura è prodotto mediato dello Spirito Santo, che immediatamente avrebbe illuminato i profeti e gli apostoli: senza una nuova e individuale ispirazione, il credente coglie nella Scrittura delle nozioni intellettuali e un lumen ...
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Prete romano, che sotto il papa Zefirino (198-217) scrisse un Dialogo (noto ad Eusebio) contro i montanisti e il loro millenarismo, in cui respingeva come apocrifi l'Apocalisse (da G. attribuita a Cerinto) [...] richiamavano a Filippo Diacono e alle sue figlie, G. rivendicava alla Chiesa di Roma il possesso dei "trofei" (τρόπαια) degli Apostoli, quello di Pietro sul Vaticano, quello di Paolo lungo la Via Ostiense: le parole di G., riferite da Eusebio, sono ...
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CONFORTI, Gian Francesco
Pasquale Villani
Nacque a Calvanico, un piccolo paese a pochi chilometri da Salerno, il 7 genn. 1743. Era il secondogenito di una modesta famiglia della piccola borghesia. Dimostrando [...] , che trova posto nella mente, nell'animo, ab omni imperio libera est. La Chiesa è una società spirituale e perciò gli Apostoli si chiamarono Christi administri e servi e non re e imperatori" (I, pp. 64-65). A mostrare la maturazione del pensiero ...
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Semitista (Roma 1890 - ivi 1964), abate dei canonici regolari lateranensi; studioso dell'Antico Testamento e delle origini del cristianesimo, prof. di storia del cristianesimo nell'univ. di Bari (dal 1950). [...] , 1937) e dal siriaco, spiccano: la Storia d'Israele (2 voll., 1932-34); la Vita di Cristo (1941); il Paolo Apostolo (1949); gli Atti degli Apostoli (1951); una monografia su Giuliano l'apostata (1956). È stato redattore dell'Enciclopedia italiana. ...
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Istituzione comune a molte religioni antiche e moderne per cui le funzioni sacrali di ministro del culto vengono riservate a particolari categorie di persone. Nell’uso comune, senza alcuna specificazione, [...] potestà spirituale è conferita dal sacramento dell’ordine. Il s. è considerato un sacramento istituito da Gesù quando comandò agli apostoli di ripetere il rito eucaristico (Luca 22, 19) e quando conferì loro il potere di rimettere i peccati (Giov. 20 ...
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Il termine ἐκκλησία, che nel greco classico denota un’assemblea politica, è usato nelle parti più recenti della versione greca dell’Antico Testamento detta dei Settanta come equivalente dei termini ebraici [...] come vera (se non sempre come l’unica) Chiesa, erede e continuatrice autentica dell’opera di Gesù Cristo e degli apostoli; e che, d’altra parte, anche per quanto riguarda l’organizzazione, si sono sviluppati diversi sistemi, che in certo modo ...
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VANGELO (XXXIV, p. 972)
Giuseppe BADINI
Vangeli apocrifi.- La letteratura apocrifa del Nuovo Testamento (III, 662) è ben lungi dall'avere il valore e la ricchezza di quella veterotestamentaria (si tratta [...] fu composto.
Per ciò che riguarda le epistole apocrife, da segnalare la pubblicazione della Corrispondenza dei Corinti e dell'apostolo Paolo (opera antignostica della seconda metà del 2° secolo; cfr. M. Testuz, Papyrus Bodmer X, Cology-Genève 1959) e ...
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Il veleno di Costantino
La donazione di Costantino tra spunti riformatori ed ecclesiologia ereticale
Alberto Cadili
Il richiamo alla donazione costantiniana (o meglio alla sua accettazione) per criticare [...] Dio e data «a tempore apostolorum». Con ciò non si intende che essa fosse separata da quella maggioritaria sin dall’età degli apostoli (da qui forse la discordanza dei polemisti): l’intera Chiesa fino al tempo di Silvestro è unita e vive la povertà ...
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apostolato
s. m. [dal lat. tardo apostolatus -us]. – 1. La qualità e condizione di apostolo; nella Chiesa primitiva anche quella di vescovo (in quanto successore degli apostoli). 2. fig. L’opera di chi dedica tutto sé stesso a promuovere e...
apostolico
apostòlico agg. [dal lat. tardo apostolĭcus, gr. ἀποστολικός] (pl. m. -ci). – 1. Degli apostoli, che è a loro appartenente o attribuito, o è comunque fedele al loro insegnamento ed esempio: predicazione a.; simbolo a., il Credo;...