Cristiano dei primissimi tempi, vissuto a Roma (o, secondo alcuni, a Efeso), salutato da s. Paolo nell'epistola Ai Romani (16,7) con Iunias (Giunia): entrambi, come convertiti prima di lui, suoi "parenti" [...] " (συγγενεῖς, cognati), "compagni di prigionia" (in senso stretto, o forse in senso generico), e "illustri fra gli apostoli" (ἐπίσημοι ἐν τοῖς ἀποστόλοις, nobiles in apostolis). Tradizioni posteriori lo fanno vescovo in Spagna (Dositeo), in Pannonia ...
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Esegeta luterano (Gotha 1800 - Hannover 1873). Dal 1841 al 1865 ebbe importanti incarichi ufficiali nella chiesa luterana di Hannover. La sua fama scientifica è affidata al Kritisch-exegetischer Kommentar [...] Neue Testament, per cui egli stesso preparò dal 1832 al 1848 l'edizione e il commento ai Vangeli, agli Atti degli Apostoli, ad alcune lettere paoline: opera che si raccomandava per la ricchezza e la felice scelta del materiale, specie nella storia ...
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Apostolo (n. Tarso in Cilicia inizio sec. 1° - m. Roma tra il 58 e il 68), massimo propagatore del messaggio cristiano nel mondo ellenistico-romano (perciò chiamato l'Apostolo). La ricostruzione della [...] suscitata in P. da una particolare ermeneutica del Vangelo che annunciava il valore salvifico della morte e resurrezione di Gesù Cristo. Secondo l'Apostolo, ormai in Cristo Gesù "non c'è più giudeo né greco, non c'è più schiavo né libero, non c'è più ...
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MANZONI, Giuseppe
Piero Lucchi
Nacque a Venezia, il 2 genn. 1742, da Giacomo, "cartèr" cioè venditore di carta, e da Teresa Venanzio.
In occasione del matrimonio dei genitori del M., nel 1739, il nonno [...] , in Valsassina, nel 1682.
A tredici anni, nel 1755, il M. risulta chierico ascritto alla chiesa parrocchiale dei Ss. Apostoli in cui risiedette tutta la vita; l'anno successivo ricevette la tonsura. Fu ordinato sacerdote il 15 marzo 1766. Ugualmente ...
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Teologo francescano (Bazas, Bordeaux, 1260 circa - Avignone 1327), insegnò a Montpellier, poi a Tolosa; prese parte alle polemiche sull'insegnamento di Pier di Giovanni Olivi e contro Ubertino da Casale. [...] l'elezione di papa Giovanni XXII (1316) ma si pronunciò contro di lui sul problema della povertà di Cristo e degli Apostoli (1322-23). Autore di questioni quodlibetali e disputate, nonché di un De rerum principio, aderì alla corrente bonaventuriana. ...
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CONTARINI, Tommaso
Renzo Derosas
Da non confondere coi coetaneo Tommaso di Nicolò, sopracomito condannato in contumacia con altri due colleghi nel 1500 per non aver soccorso una galera attaccata dai [...] Turchi, nacque probabilmente nel 1459, secondo dei tre figli di Michele di Marco, del ramo contariniano dei SS. Apostoli, e di Maria Zane di Tommaso di Pasquale. Nel 1491 sposò Elisabetta Malipiero di Perazzo di Zuanne, da cui ebbe due figli. ...
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Uno dei sette scelti dalla comunità apostolica di Gerusalemme "per il servizio delle mense", ma che di fatto svolgevano opera di evangelisti, e solo successivamente identificati come diaconi; ha il titolo [...] " perché fu il primo a versare il sangue in testimonianza della fede di Cristo. Secondo il racconto degli Atti degli Apostoli (6-7), svolgeva il suo ministero con grande successo; di qui nacque una sollevazione popolare, che lo condusse innanzi al ...
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Uno dei membri più influenti della primitiva comunità cristiana costituitasi a Gerusalemme (metà del sec. 1º); cittadino romano, accompagnò Barnaba ad Antiochia e quindi s. Paolo nel suo secondo viaggio [...] missionario; partecipò alla fondazione della comunità di Corinto. Il nome S. è nelle Epistole di s. Paolo e in I Pietro, 5, 12; negli Atti degli Apostoli è chiamato Sila (gr. Σίλας, lat. Silas). ...
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PENNA, Agostino
Rita Randolfi
– Nacque a Roma il 12 agosto 1728 da Stefano, bolognese e suonatore di violoncello, e da Rosa Coterla, figlia del savoiardo Giovanni, dimoranti nel circondario della parrocchia [...] , 322; M.E. Tittoni, Il Museo di Roma racconta la città, Roma 2012, p. 73; A. Marchionne Gunter, Parrocchia di Santi XII Apostoli, in Artisti e artigiani a Roma, III, Dagli Stati delle Anime del 1700, 1725, 1750, 1775, a cura di E. Debenedetti, Roma ...
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Fratello di Seneca il filosofo, fu adottato dal retore L. Giunio Gallione del quale prese il nome (originariamente si chiamava L. Annaeus Novatus). Governò come proconsole l'Acaia (52 d. C.): si rifiutò [...] una controversia religiosa sorta tra Giudei fedeli alla tradizione e Giudei convertiti da s. Paolo (come è narrato negli Atti degli Apostoli 18, 12-17). Fu console suffetto (54 o 55). Caduto, come il fratello, in di sgrazia presso Nerone, si uccise ...
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apostolato
s. m. [dal lat. tardo apostolatus -us]. – 1. La qualità e condizione di apostolo; nella Chiesa primitiva anche quella di vescovo (in quanto successore degli apostoli). 2. fig. L’opera di chi dedica tutto sé stesso a promuovere e...
apostolico
apostòlico agg. [dal lat. tardo apostolĭcus, gr. ἀποστολικός] (pl. m. -ci). – 1. Degli apostoli, che è a loro appartenente o attribuito, o è comunque fedele al loro insegnamento ed esempio: predicazione a.; simbolo a., il Credo;...