Pittore (Terenzo, Parma, 1582 - Roma 1647). Allievo di Agostino e quindi di Annibale Carracci, geniale nell'invenzione, amante degli scorci audaci e degli spettacolari effetti di luce, assertore di una [...] S. Giovanni dei Fiorentini; a Napoli lavorò agli affreschi della cupola del Gesù Nuovo (1634), della Certosa di S. Martino, dei SS. Apostoli, della cupola di S. Gennaro in duomo (1643). L'ultima sua opera fu la Gloria di s. Carlo Borromeo (1647) nell ...
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Scultore (Milano 1658 - Roma 1728); fu allievo a Milano di G. B. Volpini e di G. Rusnati, e a Roma (1684-85) di E. Ferrata. È il maggiore scultore del primo quarto del 18º sec. Passò da una prima fase [...] : ne sono esempio le statue di S. Matteo, S. Andrea, S. Giovanni, S. Giacomo Maggiore, facenti parte della serie di Apostoli per i tabernacoli borrominiani di S. Giovanni in Laterano (1708-18), di un eroico classicismo tardo barocco. Questo carattere ...
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Martire, forse nella persecuzione di Diocleziano (304); padrona del fondo in cui fu poi scavata la catacomba da lei denominata (cimitero di B. o di S. Ermete), sulla Via Salaria, oggi inclusa nell'abitato [...] restaurata più volte, a cominciare dal papa Pelagio II (578-90). Notevoli pitture: il Giudizio, il Signore e i dodici Apostoli in cattedra; tracce di decorazioni musive: Daniele tra i leoni, la risurrezione di Lazzaro. Festa della santa, 20 maggio. ...
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GRADENIGO
Giuseppe Pavanello
. Famiglia veneziana, che secondo alcuni sarebbe venuta dalla Transilvania, dove avrebbe occupato un alto posto e posseduto un largo censo, espulsavi per ire di parte; [...] a Venezia. Un tempo si sarebbero chiamati Gratici e avrebbero avuto la stirpe in comune con i Dolfin. Fondarono la chiesa dei Ss. Apostoli e di S. Cipriano di Murano, fors'anche quella di S. Agostino, si divisero in parecchi rami e diedero alla loro ...
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SPITTA, Friedrich
Teologo protestante, nato a Wittingen nel 1852, morto a Gottinga nel 1924. Da principio parroco a Oberkassel (Bonn) divenne nel 1880 libero docente in Bonn, nel 1887 ordinario di discipline [...] giudeo-ellenistica dell'epoca neotestamentaria, agli scritti giovannei (Apocalisse e Vangelo), al Vangelo di Luca, agli Atti degli Apostoli, alla lettera ai Romani e alla II lettera di Pietro. Si occupò anche di musica sacra, sia come ricerca ...
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TIEPOLO, Ermolao (Almorò). – Nacque a Cipro il 12 luglio 1533, figlio quintogenito del patrizio Stefano di Paolo (allora luogotenente di Cipro)
Giuseppe Trebbi
e di Cecilia Priuli.
Tra i suoi fratelli [...] San Marco. La famiglia Tiepolo era riunita ‘in fraterna’ (con tutti i fratelli conviventi), e risiedeva nella contrada dei Santi Apostoli. Ben tre tra i figli di Stefano contrassero matrimonio: Paolo nel 1547, Benetto nel 1551 ed Ermolao nel 1561. Ma ...
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(gr. Θεσσαλονίκη, gr. mediev. Σαλονίκιον) Città della Grecia (363.987 ab. nel 2001), capoluogo del nomo omonimo e della regione della Macedonia Centrale. È l’antica Tessalonica. Situata nella parte più [...] dei Fabbri (1029), a croce iscritta con cupola centrale, conserva resti di affreschi dei sec. 11°-14°. Notevole la chiesa dei SS. Apostoli (14° sec.) a 5 cupole, con resti di mosaici e di affreschi.
Golfo di S. Golfo della Grecia nord-orientale nel ...
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Pittore fiammingo (n. tra 1435 e 1440 - m. dopo il 1475), riconosciuto maestro ad Anversa nel 1460, entrò nella gilda di S. Luca di Gand nel 1464 e per la cattedrale dipinse una Crocefissione (1465) che, [...] per l'arte di R. van der Weyden e D. Bouts. Venuto in Italia, a Urbino (1473-75) eseguì la Comunione degli Apostoli (Urbino, Palazzo Ducale) sempre legata alla sua cultura fiamminga ma con particolari nessi con i moduli del più giovane U. van der ...
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Città medievale dell’Armenia (prov. turca di Kars), oggi abbandonata. Fu oggetto di scavi sistematici dal 1892 al 1917. Le rovine mostrano con chiarezza le fasi della sua crescita dal 7° al 13° secolo. [...] testimonianza: cattedrale (989-1001); chiesa palatina dei Ss. T’oros e Sarkis (9°-10° sec.); chiese di S. Gregorio di Abuamr (980), dei Ss. Apostoli (1031) e di S. Gregorio di Tigrane Honenc’ (1215); moschea di Manūcihr; palazzo di Paron (13° sec.). ...
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Teologo luterano (Lubecca 1585 - Danzica 1628). Dopo una giovinezza inquieta, trascorsa presso varie università cattoliche e luterane, si stabilì (1612) a Danzica, dove divenne diacono della Johanneskirche, [...] sostenuto che la Scrittura è prodotto mediato dello Spirito Santo, che immediatamente avrebbe illuminato i profeti e gli apostoli: senza una nuova e individuale ispirazione, il credente coglie nella Scrittura delle nozioni intellettuali e un lumen ...
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apostolato
s. m. [dal lat. tardo apostolatus -us]. – 1. La qualità e condizione di apostolo; nella Chiesa primitiva anche quella di vescovo (in quanto successore degli apostoli). 2. fig. L’opera di chi dedica tutto sé stesso a promuovere e...
apostolico
apostòlico agg. [dal lat. tardo apostolĭcus, gr. ἀποστολικός] (pl. m. -ci). – 1. Degli apostoli, che è a loro appartenente o attribuito, o è comunque fedele al loro insegnamento ed esempio: predicazione a.; simbolo a., il Credo;...