GIORGI, Ignazio
Paolo Vian
Nacque a Roma il 10 sett. 1849, da Giuseppe, di una famiglia da più generazioni romana e un tempo ricca, e da Angela Boscarini.
Il bisavolo, Carlo, ricco mercante di campagna, [...] del G. a Monaci, dal 1887 al 1890); Ibid., Carte R. Morghen, U.A. 154 (lettere del G. a Morghen, 1923-24); Biblioteca apostolica Vaticana, Carteggi Villari, 22, cc. 342-415 (33 lettere e 2 telegrammi del G. a P. Villari, dal 16 giugno 1887 al 31 ...
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Scultore danese (Copenaghen 1770 - ivi 1844). Considerato tra i massimi esponenti del neoclassicismo, visse in Italia e soprattutto a Roma dove si dedicò allo studio dell'antico ricevendo onori, commissioni [...] , toccata a volte da una intima serenità. Tra le opere: Il Giasone (1803, Copenaghen, Thorvaldsens Museum), Cristo e gli Apostoli (1821-27, Copenaghen, Fruekirke), monumento a Pio VII (1831) in S. Pietro.
Vita
Figlio di un intagliatore di legno ...
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Settimo giorno della settimana; nella tradizione cristiana è giorno festivo e consacrato al Signore: il nome, già usato da Tertulliano sul modello del gr. κυριακή [ἡμέρα], fu introdotto da Costantino in [...] per es. ingl. sunday, ted. Sonntag).
La liturgia cristiana domenicale deriva dal servizio sabbatico sinagogale. La istituirono gli apostoli e i primi cristiani che, terminato il riposo sabbatico, si riunivano per celebrare tutti insieme il nuovo rito ...
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Pittore (Pian di Meleto 1458 - Urbino 1549), operoso in Urbino, dove lavorò sin dal 1483 come aiuto di Giovanni Santi. Non si conoscono sue opere certe. Gli sono state attribuite molte opere anonime che, [...] , rivelano qualche diversità di stile. Tra queste: alcune Muse (già nel Palazzo Ducale di Urbino, ora nella galleria Corsini di Firenze) e sei figure di apostoli (Galleria Nazionale di Urbino), che rivelano influssi fiamminghi e di Melozzo da Forlì. ...
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PROFETA e PROFETISMO
Marcel SIMON
Giuseppe RICCIOTTI
Ornella TOMASSONI
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. Nell'accezione oggidì più comune del termine profeta, l'idea del prevedere e predire il futuro prevale, pur senza eliminarla [...] 'arte monumentale, mentre le loro figure ornavano prima i libri sacri. Essi sono raffigurati sovente a riscontro con gli apostoli o altri personaggi del Nuovo Testamento, a significare la rispondenza fra l'Antica e la Nuova Legge: parallelismo, che ...
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NAZARIO e CELSO, santi
Carlo Cecchelli
La storia di questi martiri comincia dalla celebre invenzione delle loro reliquie avvenuta a Milano nel 393, presenti S. Ambrogio e il suo biografo Paolino. Le [...] fuori della città. Il corpo di Nazario fu trasportato alla chiesa edificata da S. Ambrogio presso la porta Romana in onore degli Apostoli, più tardi denominata dal martire. Il corpo di Celso restò nel luogo della sua inumazione, ove poi fu eretta una ...
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VITRINGA, Campegius
Teologo ed esegeta biblico riformato, olandese, nato a Leeuwarden nel 1659, morto nel 1722. Studiò teologia e lingue orientali prima a Franeker poi a Leida. Di lingue orientali divenne [...] , dove tenne questa cattedra fino alla morte.
Opere: Commentarius in librum prophetiarum Isaiae (1714); Anakrisis Apocalypseos Ioannis Apostoli (1705); De Synagoga vetere libri tres (1694). Di queste la più celebre è il commento a Isaia basato ...
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FAIELLA (Faella), Francesco
Vincenzo Rizzo
Nacque, verosimilmente verso gli inizi del sec. XVIII, a Napoli, dove si svolse prevalentemente la sua attività di maestro stuccatore, documentata dal 1739 [...] , ancora oggi visibili nel coro, nel tamburo e nella crociera della chiesa dei Ss. Apostoli dei padri teatini (1643 c.; cfr. F. Strazzullo, La chiesa dei Ss. Apostoli, Napoli 1959, pp. 29 s.) e nella facciata fanzaghiana di S. Teresa degli Scalzi ...
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ortodossia
Osservanza del culto e della dottrina stabiliti da una Chiesa. Nella teologia cattolica, accettazione completa della dottrina rivelata da Cristo e insegnata dal magistero della Chiesa romana. [...] tendenze giudaizzanti, scismatiche ed eretiche. Nell’età patristica la preoccupazione di conservare intatta la fede ricevuta da Cristo e dagli apostoli è viva e si accentua nella lotta contro le eresie (➔ ) e il termine o. è usato espressamente da s ...
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KNABENBAUER, Joseph
Giuseppe Castellani
Scrittore ed esegeta biblico, nato a Deggendorf il 19 marzo 1839, morto a Maastricht il 12 novembre 1911. Entrato fra i gesuiti nel 1857, insegnò S. Scrittura [...] Vi pubblicò varî commentarî (17 in tutto) su Giobbe, i Profeti maggiori e minori, i quattro Vangeli, gli Atti degli Apostoli, i Proverbî, l'Ecclesiastico e i Maccabei. Postumi vennero in luce il commento ai Salmi e alle lettere ai Tessalonicesi.
Bibl ...
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apostolato
s. m. [dal lat. tardo apostolatus -us]. – 1. La qualità e condizione di apostolo; nella Chiesa primitiva anche quella di vescovo (in quanto successore degli apostoli). 2. fig. L’opera di chi dedica tutto sé stesso a promuovere e...
apostolico
apostòlico agg. [dal lat. tardo apostolĭcus, gr. ἀποστολικός] (pl. m. -ci). – 1. Degli apostoli, che è a loro appartenente o attribuito, o è comunque fedele al loro insegnamento ed esempio: predicazione a.; simbolo a., il Credo;...