Secondo il Codice di diritto canonico, ripudio totale della fede cristiana. Perché da parte di un cattolico battezzato ci sia il delitto di a., tale ripudio deve essere pienamente consapevole, liberamente voluto e manifestato esternamente in modi non equivoci. La pena per l’a. è la scomunica latae sententiae, cosicché vi si incorre per il fatto stesso di aver commesso il delitto di a. (in forma di ...
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Termine («caduti») con cui furono designati i cristiani apostati nelle persecuzioni di Decio e Valeriano. Poiché in quelle occasioni fu richiesto un atto positivo di culto pagano, attestato da un apposito [...] certificato (libellus), si distinsero varie categorie: i sacrificati, che avevano compiuto un vero e proprio sacrificio, i thurificati, che avevano soltanto bruciato qualche granello d’incenso innanzi ...
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Morto in esilio papa Marcello, E. fu chiamato a succedergli il 18 aprile 309 (o 310). Però un partito di rigoristi, che non voleva che si concedesse la penitenza a coloro che erano stati apostati durante [...] le persecuzioni, gli oppose un tale Eraclio; ne nacquero perciò liti e disordini in seno alla Chiesa romana. Allora Massenzio intervenne e inviò in esilio tanto Eraclio quanto E. Questi morì in Sicilia, ...
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La condanna dei comunisti del 1949
Giuseppe Ruggieri
Il 15 luglio 1949, «L’Osservatore romano» pubblicò un decreto dell’allora Sacra congregazione del Sant’Uffizio che suonava così:
«È stato chiesto [...] .
Note
1 Dubium, AAS, 1959, pp. 271-272.
2 Veterum Sapientia, cfr. http://www.vatican.va/holy_father/john _xxiii/apost_constitutions/documents/hf_j-xxiii_apc_19620222_ veterum-sapientia_lt.html (16 settembre 2010).
3 Cfr. L’edizione critica di A ...
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PERNA, Pietro
Marco Cavarzere
PERNA, Pietro. – Nacque a Villa Basilica, vicino a Lucca, nel 1519 circa, da Domenico, un piccolo proprietario terriero; ignoto è il nome della madre.
L’11 maggio 1533 [...] istruito contro di lui nel 1566, fu lui stesso, con l’intermediazione di Alessandro Del Caccia, ad aiutare i due ‘apostati’ a lasciare l’Italia. Anche se pare che ufficialmente il viaggio avesse lo scopo di permettere a Perna e Gelusio di ...
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Scrittore danese (Svendborg 1866 - ivi 1956). Fondatore del mensile Taarnet ("La Torre", 1893-94), organo del simbolismo danese, la sua prima opera di poesia (Rejsebogen, "Libro di viaggio", 1895; trad. [...] e opere
Dopo aver partecipato agli entusiasmi darwiniani dei seguaci di G. Brandes, fu tra i più decisi apostati del naturalismo. Già i versi e le prose di Stemninger ("Impressioni", 1892) preannunciano infatti quella sensibilità pittorico-musicale ...
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Poeta e principe montenegrino (Njeguši, Cettigne, 1812 - Cettigne 1851). Morto lo zio Pietro I, fu proclamato capo della Chiesa e del popolo montenegrino. Nel 1833 fu consacrato vescovo in Russia. Godendo [...] il capolavoro Gorski Vijenac ("Il serto della montagna", 1846), ove l'argomento principale (lo sterminio dei Montenegrini apostati) trova una poetica integrazione nella descrizione di usi e costumi locali e nell'approfondimento dei problemi generali ...
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NEGRI, Gaetano
Letterato e uomo politico, nato a Milano l'11 luglio 1838, morto a Varazze il 31 luglio 1902. Ufficiale, si segnalò nella repressione del brigantaggio, nella quale meritò due medaglie [...] 1906); III, Ruumori mondani (1893; 2ª ed., 1907); IV, Segni dei tempi (1892; 4ª ed., 1909); V, L'Imperatore Giuliano l'Apostata (1901; 4ª ed., 1928); VI, Ultimi saggi (1903).
Bibl.: Cfr. le introduzioni di M. Scherillo, G. Della Valle, P. Villari e ...
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LAPSI (participio passato del verbo lat. labi)
Alberto Pincherle
È il termine (cui corrisponde il gr. παραπεπτωκότες) con cui vennero designati i cristiani "caduti" nell'idolatria durante le persecuzioni. [...] , specialmente ecclesiastici, che avevano consegnato alle autorità pagane copie delle Sacre Scritture.
Sulle condizioni della riconciliazione di questi apostati si discusse molto al tempo di S. Cipriano e in seguito. In generale si può dire che la ...
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Gli ebrei nell’Impero romano in età costantiniana
Pier Francesco Fumagalli
La presenza ebraica è attestata a Roma fin dal II secolo a.C., al tempo dell’ambasceria di Gerusalemme, inviata in età repubblicana [...] (Cod. Theod. XVI 8,1)27.
Si tratta di una legge emessa a seguito di un caso specifico di lapidazione di un apostata, fatto che potrebbe essersi verificato o in Africa settentrionale (se con de Bonfils si fa risalire la legge al 315) o in Oriente ...
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apostata
apòstata s. m. e f. [dal lat. tardo apostăta, gr. ἀποστάτης] (pl. m. -i). – Chi commette apostasia: a. dalla religione, dall’ordine, ecc.; Giuliano l’Apostata, imperatore romano.
giulianista
s. m. (pl. -i). – 1. Altro nome con cui sono stati indicati gli aftartodoceti (v.), in quanto seguaci del vescovo Giuliano di Alicarnasso (sec. 6°). 2. Nel medioevo, furono così chiamati, con riferimento all’imperatore romano Giuliano...