Temistio
Città e dinastia
Federico Fatti
Costantino è, in Temistio, il creatore di Costantinopoli1. Non è l’uomo mandato dal Dio dei cristiani per la salvezza dell’Impero, come in Eusebio di Cesarea [...] Empire, Farnham 2011, X), in partic. p. 20 e note 64-66; F. Fatti, Giuliano a Cesarea. La politica ecclesiastica del principe apostata, Roma 2009, p. 26 e nota 31.
5 Them., Or. 2,28D; 27,333CD. J. Vanderspoel, Themistius and the Imperial Court, cit ...
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Costantino e i templi
Silvia Margutti
Negli anni successivi all’emanazione dell’editto di Milano del 313 d.C., con il quale Costantino e Licinio avevano reso il cristianesimo religio licita in tutto [...] d.C.), in Rivista Storica dell’Antichità, 5 (1975), pp. 201-215; G. Bonamente, Le città nella politica di Giuliano l’Apostata, in Annali della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Macerata, 16 (1983), pp. 37-101, in partic. 43 segg.
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Costantino fra divinizzazione e santificazione
Una sepoltura contestata
Giorgio Bonamente
Gli imperatori romani erano, per tradizione secolare, assimilati sotto più aspetti alla divinità, sia in vita, [...] cura di F. Elia, II, Catania 2004, pp. 183-217, in partic. 195; F. Fatti, Giuliano a Cesarea. La politica ecclesiastica del principe apostata, Roma 2009, p. 25.
95 Hier., chron. a. Abr. 370; Chron. Pasch. ad a. 370, MGH AA IX, p. 242; cfr. G. Dagron ...
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La genealogia di Costantino
Richard Westall
Nel corso del 310 d.C., in vista del quinto anniversario della sua ascesa al trono imperiale, l’imperatore Flavio Valerio Costantino (306-337 d.C.) deve affrontare [...] fra l’altro la pena di ricordare che l’invenzione della discendenza da Claudio II è talmente potente che lo stesso Giuliano l’Apostata non la sconfesserà mai, nonostante il suo profondo e ben radicato odio per lo zio e per i cugini.
La guerra civile ...
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Complesso di sistematiche azioni di forza volte allo scopo di stroncare un movimento politico o religioso, di ridurre o addirittura eliminare una minoranza etnica, sociale e simili.
Psicologia
Delirio [...] ); Diocleziano (editti del febbraio, aprile, novembre 303 e della primavera del 304). Misure ostili, in Oriente, furono prese successivamente anche da Galerio, Massimino Daia, Licinio. Carattere diverso ebbe il tentativo di Giuliano l’Apostata. ...
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Filosofie e teologie politiche
Neoplatonismo e politica da Plotino a Proclo
Riccardo Chiaradonna
I secoli III-V sono l’epoca del ‘neoplatonismo’, l’ultima filosofia in un contesto religioso pagano, [...] neoplatonismo politico di Giuliano, cfr. M. Perkams, Eine neuplatonische politische Philosophie – gibt es sie bei Kaiser Julian?, in Kaiser Julian ‘Apostata’, cit., pp. 105-125, il quale tende a distanziarsi da O’Meara.
77 Cfr. M.C. De Vita, Giuliano ...
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L’imperatore e la Chiesa
Dalla tolleranza (312) alla supremazia della religione cristiana (380), alle contese per la cattolicità delle chiese
Antonio Carile
La mentalità tardoantica implica la continuità [...] il suo aureo libretto neoplatonico Sugli dei e il mondo2: maestro, stretto collaboratore e successore designato di Giuliano l’Apostata, insignito di una statua d’oro nel foro di Traiano3, per due volte oggetto dell’ovazione militare alla morte ...
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(lat. Gallia) Denominazione latina della regione comprendente l’Italia settentrionale (G. Cisalpina) e in particolare la vasta area dell’Europa centrale delimitata dal Reno, i Pirenei, le coste atlantiche [...] e infiltrazione dei Barbari, specialmente dei Franchi, nel 4° sec. (particolarmente grave quella del 355, respinta da Giuliano l’Apostata) si fecero incontenibili dal 406. La grande invasione dei popoli germanici, portò, nel corso del 5° sec., alla ...
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La religione e la politica
Il governo dell’Impero tra pagani e cristiani fra III e VI secolo
Guido Clemente
La conversione di Costantino fu un fatto epocale, ma al momento solo pochi cristiani intransigenti [...] 6 (357); IX 16,4 (357); IX 42,4 (358).
8 Su Giuliano si vedano almeno G.W. Bowersock, Julian the Apostate, Cambridge (MA) 1978; P. Athanassiadi-Fowden, Julian and Hellenism. An Intellectual Biography, Oxford 1981; per la lettera di Giuliano al Senato ...
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apostata
apòstata s. m. e f. [dal lat. tardo apostăta, gr. ἀποστάτης] (pl. m. -i). – Chi commette apostasia: a. dalla religione, dall’ordine, ecc.; Giuliano l’Apostata, imperatore romano.
apostatico
apostàtico agg. [dal lat. tardo apostatĭcus, gr. ἀποστατικός] (pl. m. -ci), non com. – Di apostata, relativo ad apostasia; anche, apostata, ribelle: L’Angelo a. apparve (D’Annunzio).