Re degli Alamanni (sec. 4º d. C.); condusse il suo popolo (354 circa) oltre il Reno, in Gallia: sconfisse Decenzio (355), ma fu a sua volta vinto e fatto prigioniero da Giuliano l'Apostata nella battaglia [...] di Strasburgo (357) ...
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Pubblicista politico (Torino 1738 - Parigi 1792), fratello di Giacinto; gesuita dal 1753; prof. di retorica a Lione e autore di una Apologie générale de l'institut et de la doctrine des jésuites (1762), [...] apostata nel 1767, dopo alcuni anni di vita avventurosa, a Parigi sostenne le rivendicazioni del terzo stato. Scrisse tra l'altro, un famoso Mémoire pour le peuple français (1788). Fu segretario di Mirabeau e poi deputato all'Assemblea legislativa. ...
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Strasburgo
Città della Francia orient., in Alsazia. L’antica Argentorate (o Argentoratum) fu forse, in origine, città dei vangioni. Fu sede di castrum munitissimo fin dall’età augustea. Nel 357 Giuliano [...] l’Apostata batté presso S. gli alamanni. Dopo aver sofferto per le invasioni barbariche, la città, annessa al regno dei franchi, fu ricostituita col nome di Straszeburc (lat. Stratiburgum). Il cristianesimo vi fu introdotto in epoca franca; la prima ...
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Re sassone del Kent (m. dopo il 798); dopo aver preso gli ordini sacri, diresse la resistenza dei nobili contro la dominazione dei Sassoni di Mercia e alla morte di Offa, re di Mercia (796), venne proclamato [...] re del Kent. Condannato come apostata da papa Leone III, nel 798 venne attaccato da Coenwulf di Mercia, che invase il Kent e, presolo prigioniero, lo fece uccidere. ...
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Temistio
Città e dinastia
Federico Fatti
Costantino è, in Temistio, il creatore di Costantinopoli1. Non è l’uomo mandato dal Dio dei cristiani per la salvezza dell’Impero, come in Eusebio di Cesarea [...] Empire, Farnham 2011, X), in partic. p. 20 e note 64-66; F. Fatti, Giuliano a Cesarea. La politica ecclesiastica del principe apostata, Roma 2009, p. 26 e nota 31.
5 Them., Or. 2,28D; 27,333CD. J. Vanderspoel, Themistius and the Imperial Court, cit ...
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VITTORE, Aurelio (Sextus Aurelius Victor)
Arnaldo Momigliano
Storico romano del sec. IV d. C. Di origine africana e di umile famiglia, scrisse circa il 360 d. C. una breve storia dell'impero da Augusto [...] al 360 appunto (Caesares). Nel 361 conobbe Giuliano l'Apostata, che lo fece chiamare a sé e gli affidò col rango di consolare il governo della pannonia secunda. Al tempo di Teodosio era in Roma prefetto dell'urbe e index sacrarum largitionum, come ...
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Nome di origine germanica con cui furono designati complessivamente vari popoli germanici già conosciuti dai Romani (Catti, Brutteri, Tencteri ecc.), penetrati nell’Impero romano nel 3° sec., quando combatterono [...] contro il generale romano Postumo (258-59), dirigendosi poi verso la Spagna. Giuliano l’Apostata riuscì a domare le varie tribù franche (357-360), ormai distinte in due gruppi: quelle insediate sulle rive del Reno (Franchi Ripuari) e quelle della ...
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Storico (n. Side, Panfilia, sec. 5º), successore di Didimo "il cieco" nella direzione del Didaskalèion di Alessandria, amico di s. Giovanni Crisostomo, diacono e prete a Costantinopoli; autore di una Storia [...] cristiana in 36 libri (di cui restano solo frammenti), e di una replica al Contro i Galilei di Giuliano l'Apostata. ...
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Ariano, originario di Cappadocia (m. Dacora 395 circa). Discepolo e segretario di Aezio, eletto vescovo di Cizico (360), fu costretto a dimettersi; più tardi col maestro fondò la setta degli anomei (detti [...] e si adoperò con Aezio per istituire una gerarchia opposta a quella esistente. Dopo alcuni successi iniziali, la morte di Giuliano l'Apostata (363) arrestò lo sviluppo degli anomei; Teodosio negò poi loro il diritto di associazione, ed E. morì esule. ...
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BENEDETTO di S. Andrea
Alla paternità di un "Benedictus monachus" vissuto nel sec. X nel monastero di S. Andrea "in flumine" presso Ponzano, nella zona di monte Soratte, è tradizionalmente attribuito [...] un Chronicon contenuto nel cod. Chigiano F. IV. 75, ai ff. 1r-58v, relativo agli anni compresi tra il regno di Giuliano l'Apostata e il 972.
Il nome di B. è fatto una sola volta nel corso del Chronicon e precisamente alla fine di un passo, desunto ...
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apostata
apòstata s. m. e f. [dal lat. tardo apostăta, gr. ἀποστάτης] (pl. m. -i). – Chi commette apostasia: a. dalla religione, dall’ordine, ecc.; Giuliano l’Apostata, imperatore romano.
apostatico
apostàtico agg. [dal lat. tardo apostatĭcus, gr. ἀποστατικός] (pl. m. -ci), non com. – Di apostata, relativo ad apostasia; anche, apostata, ribelle: L’Angelo a. apparve (D’Annunzio).