GIULIANO l'Apostata (Flavius Claudius Iulianus)
V. Scrinari
Figlio di Giulio Costanzo e di Basilina, nativo di Costantinopoli, fu col fratello Gallo superstite della strage operata alla morte di Costantino [...] con Galvano Lancia (1265), signore di Acerenza, ufficiale di Manfredi.
Bibl.: E. Babelon, L'iconographie monétaire de Julien l'Apostate, in Revue numismatique, s. IV, III, 1903, p. 103; J. J. Bernoulli, Röm. Ik., Stoccarda 1884, II, 3, pp ...
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GIOVIANO (Flavius Iovianus Augustus)
B. M. Felletti Maj
Imperatore romano, Nacque a Singidunum, città posta sul Danubio nella Moesia Superior, nel 331 d. C., dal cornes domesticorum Varroniano, e seguì [...] la carriera militare.
Ufficiale di Giuliano l'Apostata, prese parte con lui alla spedizione in Oriente; alla sua morte (363 d. C.) fu acclamato imperatore. Concluse allora la pace con i Persiani, cedendo le province e le città oltre il Tigri, fra cui ...
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PROCOPIO (Procopius)
Red.
Usurpatore. Nato a Corinto, Cilicia, nel 325 d. C., morto nel 366. Nel 365 si faceva proclamare imperatore, contro Valentiniano e Valente, a Costantinopoli; l'anno successivo [...] era decapitato. Era parente di Basilina, madre di Giuliano l'Apostata.
Il suo ritratto è affidato a un solido di Costantinopoli, che reca sul recto il busto loricato dell'usurpatore, con diadema di perle, e sul verso la sua figura, stante, loricata ( ...
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Nome di origine germanica con cui furono designati complessivamente vari popoli germanici già conosciuti dai Romani (Catti, Brutteri, Tencteri ecc.), penetrati nell’Impero romano nel 3° sec., quando combatterono [...] contro il generale romano Postumo (258-59), dirigendosi poi verso la Spagna. Giuliano l’Apostata riuscì a domare le varie tribù franche (357-360), ormai distinte in due gruppi: quelle insediate sulle rive del Reno (Franchi Ripuari) e quelle della ...
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Amida
A. Iacobini
Y. Demiriz
(gr. ῎Αμιδα; turco Kara Amid; od. Diyarbakır)
Identificata con la stazione Ad Tygrem della Tabula Peutingeriana, A., oggi Diyarbakır, capoluogo della prov. del Diyār Bakr [...]
A. venne fortificata da Costanzo II tra il 324 e il 327, conquistata da Shāpūr II nel 359 e ripresa da Giuliano l'Apostata nel 363. Ricaduta in mano ai Persiani con l'assedio di Kawādh del 502, ritornò bizantina due anni più tardi grazie alla tregua ...
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Le province europee dell'Impero romano. Le province germaniche: Kaiseraugst
Fulvia Ciliberto
Kaiseraugst
Il castrum di K. (lat. Castrum Rauracense, Rauraci ) sorse all’inizio del IV sec. d.C. sul Reno, [...] . Negli anni successivi al 350 il sito fu più volte attaccato dagli Alamanni e da qui Costanzo II e Giuliano l’Apostata organizzarono la difesa. Dopo la partenza delle truppe romane intorno al 400, il sito continuò a essere abitato e divenne sede ...
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Vedi COSTANTINOPOLI dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
COSTANTINOPOLI (Κωνσταντινούπολις, o Κωνσταντίνου πόλις; Constantinopolis)
G. Becatti
F. W. Deichmann
A. M. Mansel
L. Rocchetti
È l'antica capitale [...] sorsero anche le colonne con le statue di Costantino stesso con ai piedi quelle dei suoi tre figli, di Licinio e di Giuliano l'Apostata. L'Augustéon corrisponde all'incirca all'attuale piazza di S. Sofia, che è ad un livello di m 2,50 più alto dell ...
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POMPEIANO (Tiberius Claudius Pompeianus)
G. Becatti
Magistrato e generale romano nato ad Antiochia, da padre cavaliere romano.
Governò nel 167, forse già come consolare, la Pannonia Inferiore. Partecipò [...] da Roma, ritirandosi nei dintorni di Terracina, nonostante gli inviti di Didio Giuliano, e non sappiamo quando morì. Giuliano l'Apostata rimprovererà a Marco Aurelio di aver lasciato l'Impero a Commodo invece che al saggio P., che lo avrebbe ...
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BAALBEK
E. Cruikshank Dodd
(gr. ῾Ηλιόπολισ; lat. Heliopolis, Iulia Augusta Felix; arabo Ba῾labakk)
Città dell'antica Siria (od. Libano), situata in posizione strategica nella fertile pianura della Biqā', [...] non era ancora compiuta. Costantino non tardò molto a erigere fra i templi una chiesa, ben presto distrutta da Giuliano l'Apostata (361-363), il quale perseguitò i cristiani residenti nella città. Teodosio I (379-395), a sua volta, demolì l'enorme ...
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apostata
apòstata s. m. e f. [dal lat. tardo apostăta, gr. ἀποστάτης] (pl. m. -i). – Chi commette apostasia: a. dalla religione, dall’ordine, ecc.; Giuliano l’Apostata, imperatore romano.
apostatico
apostàtico agg. [dal lat. tardo apostatĭcus, gr. ἀποστατικός] (pl. m. -ci), non com. – Di apostata, relativo ad apostasia; anche, apostata, ribelle: L’Angelo a. apparve (D’Annunzio).