MAINARDO, Agostino (Mainardi)
Simonetta Adorni Braccesi
Simona Feci
Nacque nel 1482 a Caraglio, presso Saluzzo (da cui l'appellativo "di Piemonte"), da Giovanni; non si conosce l'identità della madre, [...] da Renato, aveva infatti redatto, con l'assenso di Blasio e Comander, una propria confessione di fede, che il vescovo apostata di Capodistria, Pietro Paolo Vergerio, presentò al Mainardo. Questi la rifiutò riconoscendovi le idee di Stancaro, e il 23 ...
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GIOVANNI XII, papa
Roland Pauler
Ottaviano, figlio del princeps Romanorum Alberico di Roma e probabilmente di Alda, figlia del re d'Italia Ugo di Provenza, nacque presumibilmente verso il 937. Discendeva [...] di G. più per la sua condotta immorale che per i suoi errori politici, ed egli fu così formalmente considerato apostata. Al suo posto venne eletto per triplice acclamazione il protoscriniario Leone (VIII), un laico, che venne intronizzato in Laterano ...
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CESARINI, Giuliano
Alfred A. Strnad
Katherine Walsh
Nacque a Roma nel 1398 da Andreuzzo e da Paolotia di Lorenzo Rustici.
Apparteneva ad un'antica famiglia patrizia romana, ormai decaduta, staccatasi [...] papa la conferma di tutto ciò che era stato deliberato a Basilea. Queste sue aspirazioni gli fruttarono il soprannome di "Iulianus Apostata" (cfr. Mon. Conciliorum, II, p. 918; III, p.1319). Nel concilio assunse un ruolo dominante al posto del C. il ...
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POGGETTO, Bertrando del
Pierre Jugie
Armand Jamme
POGGETTO, Bertrando del (Bertrand du Pouget). – Nato verso il 1280 in una località chiamata Le Pouget (Il Poggetto), borgo del basso Quercy nella diocesi [...] a giudicare numerosi casi di eresia: nel 1336 contro il fraticello Guglielmo da Castiglione della Pescaia, nel 1338 contro l’apostata fiorentino Iacopo Donati, nel 1339 contro il servita Pietro da Todi. Alla fine del 1337, Benedetto XII affidò a lui ...
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BONUCCI (Bonuccio), Agostino
Boris Ulianich
Nacque probabilmente a Monte San Savino (Arezzo) nel 1506. Nulla sappiamo dei genitori. Ancora fanciullo, quasi certamente nel 1514, fu accettato nel convento [...] che coglie - pur nella recisa condanna dei riformatori e in particolare di Lutero, considerato come un nuovo Giuda, un apostata in cui è entrato Satana per sconvolgere la Chiesa e "omnes omnium ordinum magistratus profanos et sacros", secondo il ...
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DE DOMINIS, Marcantonio
Silvano Cavazza
Nacque ad Arbe, capoluogo dell'omonima isola dalmata, nel 1560 o agli inizi del 1561. Era figlio di Girolamo, che taluni identificano con Girolamo di Cristoforo, [...] testi); P. A. Welsby, George Abbot, London 1962, pp. 105 ss., A. Russo, M. A. D. arcivescovo di Spalato e apostata, Napoli 1964; 350-godišnjica djela "De republica ecclesiastica" (350° anniversario del "De r. e.", in Encyclopaedia moderna, V-VI (1967 ...
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DEGOLA, Eustachio
Marina Caffiero
Nacque a Genova, in una famiglia agiata della borghesia mercantile, il 20 sett. 1761, da Giovanni Pietro. Mancano notizie dell'infanzia e dell'adolescenza: le prime [...] profezia secondo la quale gli Ebrei sarebbero tornati a costituire il popolo eletto sostituendo la gentilità cristiana apostata: egli profetizzava, infatti, che gli Ebrei, una volta convertiti, avrebbero conquistato alla vera fede tutte le nazioni ...
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ELIA d'Assisi (Elia da Cortona, al secolo Buonbarone)
Silvana Vecchio
Nacque probabilmente ad Assisi intorno al 1170-11 80. Le fonti che ci hanno tramandato i suoi dati biografici (quasi tutte francescane, [...] . Alla fine del XIV secolo la trasformazione dell'immagine di E. è ormai un fatto compiuto; la leggenda del frate apostata e scomunicato è pronta per essere tramandata ai secoli successivi.
Fonti e Bibl.: Ubertinus de Casali, Arbor vitae crucifixae ...
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apostata
apòstata s. m. e f. [dal lat. tardo apostăta, gr. ἀποστάτης] (pl. m. -i). – Chi commette apostasia: a. dalla religione, dall’ordine, ecc.; Giuliano l’Apostata, imperatore romano.
apostatico
apostàtico agg. [dal lat. tardo apostatĭcus, gr. ἀποστατικός] (pl. m. -ci), non com. – Di apostata, relativo ad apostasia; anche, apostata, ribelle: L’Angelo a. apparve (D’Annunzio).