Nativo della Cappadocia, fu maestro di Giuliano l'Apostata; eletto vescovo da un sinodo ariano di Antiochia, nel 357 fu inviato dall'imperatore Costanzo, intruso al posto di s. Atanasio, ad Alessandria, [...] donde dovette fuggire dopo qualche mese; vi tornò dopo il sinodo di Seleucia (359), ma fu ucciso in una sommossa popolare nel 361 ...
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Vescovo di Arezzo (metà sec. 4º); confessore, secondo il Martirologio geronimiano, martire, secondo una Passio risalente ai secc. 5º-6º, nella leggendaria persecuzione di Giuliano l'Apostata. Patrono di [...] Arezzo: festa, 7 agosto ...
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(ebr. ‘ebyōnīm) Corrente di giudeo-cristiani dei primi secoli («poveri»). Negavano la divinità di Gesù, che ritenevano figlio adottivo di Dio, e rigettavano gli scritti di san Paolo, considerandolo un [...] apostata. ...
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Vescovo di Antiochia (m. 250), morto in prigione, o, secondo un'altra tradizione, decapitato per la fede; fu sepolto nel cimitero cristiano della città; le reliquie, portate nel sobborgo di Dafne da Gallo [...] (351-54), furono poi rimosse (362) da Giuliano l'Apostata. Festa, 24 gennaio. ...
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Seguace di Ario (m. poco dopo il 363). Presente al Concilio di Antiochia (341) e a molti altri sinodi, tra cui quello contro Fotino (351). È l'autore della formula acaciana approvata dal Concilio di Rimini [...] (359). Fu perseguitato da Giuliano l'Apostata e, per i tormenti subiti, è venerato come martire dalla Chiesa greca. ...
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Monaco cronista, vissuto tra i secc. 10º e 11º. È autore di un Chronicon, che probabilmente andava dall'avvento di Cristo al 998 (ma attualmente, per la perdita dei fogli iniziali e finali del manoscritto [...] che lo conteneva, ha inizio con il regno di Giuliano l'Apostata e fine con l'anno 965), ricco di notizie e scritto con rozza efficacia. Erronea è l'attribuzione a B. del Libellus de imperatoria potestate in urbe Roma. ...
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Vergine, martirizzata verosimilmente in Roma, dove sulla sua tomba fu costruita dal papa Simplicio (468-83) una chiesa in suo onore; la chiesa fu poi rifatta (1626) dal Bernini. Secondo una Passio leggendaria [...] (sec. 6º), B., figlia del prefetto Flaviano, avrebbe subito il martirio sotto Giuliano l'Apostata insieme con la madre Dafrosa e la sorella Demetria. Festa, 2 dicembre. ...
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Retore cristiano (sec. 4º), nativo di Alessandria. Stabilitosi come insegnante di grammatica dapprima a Berito e poi a Laodicea, ivi si convertì al cristianesimo e fu ordinato sacerdote; padre di A. di [...] di frequentare, con il figlio, il retore pagano Epifanio, per cui fu per qualche tempo scomunicato; quando Giuliano l'Apostata interdisse ai cristiani d'insegnare lettere classiche (362), A. reagì componendo una grammatica con esempî tratti tutti da ...
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Eretico (m. 376), compatriota e discepolo di Marcello d'Ancira, divenne vescovo di Sirmio (in Pannonia; od. Srijemska Mitrovica) verso il 343; ma fu subito condannato dal concilio arianeggiante di Antiochia [...] dal Concilio di Costantinopoli del 381 e da papa Damaso nel 382. Esiliato, F. ritornò in sede sotto Giuliano l'Apostata, ma nel 364 fu nuovamente scacciato da Valentiniano. Le opere ricordate da s. Girolamo (Contra gentes e Ad Valentinianum) sono ...
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apostata
apòstata s. m. e f. [dal lat. tardo apostăta, gr. ἀποστάτης] (pl. m. -i). – Chi commette apostasia: a. dalla religione, dall’ordine, ecc.; Giuliano l’Apostata, imperatore romano.
apostatico
apostàtico agg. [dal lat. tardo apostatĭcus, gr. ἀποστατικός] (pl. m. -ci), non com. – Di apostata, relativo ad apostasia; anche, apostata, ribelle: L’Angelo a. apparve (D’Annunzio).