Nato in Sardegna, fu per qualche tempo lettore nella chiesa di Roma e quindi eletto vescovo di Vercelli nel 345. Per il suo atteggiamento contrario alla politica ariana di Costanzo (v. arianesimo) fu esiliato [...] (355-356) prima a Scitopoli e poi in Cappadocia. Solo nel 361 l'editto di Giuliano l'Apostata lo rese alla libertà. Morì nel 370 (o 371?) e la Chiesa lo venera come martire. Secondo S. Girolamo (De vir. ill., XCVI) avrebbe tradotto in latino i ...
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Scrittore svedese (Jönköping 1828 - Djursholm 1895). Giornalista militante, fautore delle idee liberali, deputato al parlamento (1870-72), accademico di Svezia (dal 1877), fu tra i più significativi esponenti [...] atenaren ("L'ultimo ateniese", 1859), imperniato sul contrasto tra ellenismo e cristianesimo durante il regno di Giuliano l'Apostata, e Vapensmeden ("L'armaiolo, 1891), ambientato all'epoca della Riforma. Presente anche nella lirica, nella quale R ...
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Semitista (Roma 1890 - ivi 1964), abate dei canonici regolari lateranensi; studioso dell'Antico Testamento e delle origini del cristianesimo, prof. di storia del cristianesimo nell'univ. di Bari (dal 1950). [...] , 1937) e dal siriaco, spiccano: la Storia d'Israele (2 voll., 1932-34); la Vita di Cristo (1941); il Paolo Apostolo (1949); gli Atti degli Apostoli (1951); una monografia su Giuliano l'apostata (1956). È stato redattore dell'Enciclopedia italiana. ...
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Poeta drammatico (Roma 1830 - Livorno 1881); la storia è alla base dei suoi drammi, tutti in versi a eccezione di uno solo; difatti egli preferì chiamarli poemi drammatici o anche commedie (Mario e i Cimbri, [...] " e col proposito di respingere l'enfasi che caratterizzava il linguaggio classicheggiante. Altri suoi drammi sono: Cleopatra, Sordello, I Borgia, Beethoven, Giuliano l'Apostata, Cola di Rienzo, ecc. Il C. è anche autore di Poesie liriche (1876). ...
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Scrittore latino cristiano originario dell'Africa (n. 280-285 circa). Dotato di notevole vigore, V. utilizza, negli scritti teologici ed esegetici, la sua cultura retorica e filosofica nell'ambito di una [...] il 355, si convertì al cristianesimo; nel 362 dovette abbandonare l'insegnamento a causa dell'editto di Giuliano l'Apostata che vietava l'insegnamento di eloquenza e letteratura ai maestri cristiani.
Opere
Come professore d'eloquenza V. scrisse ...
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Prisciano
Giorgio Brugnoli
. Grammatico latino, nato a Cesarea in Mauritania nella seconda metà del sec. V.
Tenne scuola a Bisanzio durante il regno di Anastasio I Dikoro (491-518) e quindi a Roma dove [...] epoca di media e bassa latinità, se non che P. per stima, affetto e riconoscenza nei riguardi di Giuliano l'Apostata, rinnegò l'ortodossia. Ogni altra interpretazione fa sicuramente torto al latino di Dante.
E c'è un altro argomento da aggiungere ...
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Eretico (n. in Celesiria - m. Costantinopoli 367 circa). Studiò con maestri ariani la teologia in Antiochia, e in Alessandria la filosofia aristotelica. Nella polemica trinitaria del 4º sec. sostenne l'impossibilità [...] di Sirmio e in quello di Seleucia (359) e confinato. Venne poi liberato e consacrato vescovo senza sede sotto Giuliano l'Apostata. Con il discepolo Eunomio, fondò l'ala estrema del partito ariano (aeziani o anomei). Ci resta di lui (presso Epifanio ...
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Romano (m. 366), successe a Giulio I nel 352. Di fronte al favore accordato dall'imperatore Costanzo II all'arianesimo, difese la dottrina di Atanasio. Arrestato dall'imperatore, per il suo rifiuto a convalidare [...] (365), riconoscendo L. come il vero vescovo di Roma, e l'imperatore non intervenne. Più tardi, divenuto imperatore Giuliano l'Apostata, L. si dichiarò nettamente a favore della fede di Nicea. A L. risale la fondazione della basilica di S. Maria ...
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Costanzo II (Flavius Iulius Constantius)
Costanzo II
(Flavius Iulius Constantius) Imperatore romano (Sirmio? 317-Tarso, od. Turchia, 361). Alla morte del padre Costantino I (337) fu nominato Augusto [...] dell’impero (353), le cui frontiere difese contro persiani, germani e sarmati. Nel 355 nominò Cesare il cugino Giuliano l’Apostata, che (360) gli si ribellò; morì mentre marciava contro di lui. In campo religioso C. combatté il paganesimo e si ...
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Nome di due santi: 1. Martire, secondo gli atti leggendarî a Roma, forse nella persecuzione di Diocleziano, sepolto sulla via Ostiense al 7º miglio e quivi venerato insieme a Largo, Crescenziano, Memmia, [...] agosto. 2. Patrono di Ancona, secondo gli atti leggendarî identico con quel C. che, ancora ebreo, avrebbe indicato a s. Elena, in Gerusalemme, la vera croce; quindi vescovo e martire sotto Giuliano l'Apostata. Festa, 4 maggio (in Ancona, 1º maggio). ...
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apostata
apòstata s. m. e f. [dal lat. tardo apostăta, gr. ἀποστάτης] (pl. m. -i). – Chi commette apostasia: a. dalla religione, dall’ordine, ecc.; Giuliano l’Apostata, imperatore romano.
apostatico
apostàtico agg. [dal lat. tardo apostatĭcus, gr. ἀποστατικός] (pl. m. -ci), non com. – Di apostata, relativo ad apostasia; anche, apostata, ribelle: L’Angelo a. apparve (D’Annunzio).