Teologo e medico morto poco prima del 1585. Carmelitano, apostatò, si rifugiò presso Calvino a Ginevra, dove esercitò la professione di medico. Venuto a conflitto con Calvino per la difesa del libero arbitrio, [...] fu espulso; e, dopo varie vicende, tornò alla chiesa cattolica, senza smettere la professione di medico. Scrisse le vite di Calvino (Lione 1577) e di Teodoro di Beza (Parigi 1582) e un'opera teologica: ...
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VANINI, Giulio Cesare
Delio Cantimori
Nato a Taurisano di Lecce nel 1585, morto per strangolamento e bruciato a Tolosa, il 9 febbraio 1619, dopo una vita movimentata che diede origine, dopo la tragica [...] , attraverso Venezia; in Inghilterra fu ricevuto dai capi della chiesa anglicana con molti favori, e il 2 luglio 1613 apostatò dalla fede cattolica, nella chiesa protestante italiana di Londra. Ma meno di un anno dopo aveva già perso il favore ...
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. Uomini che cercano ventura per il mondo, ogni tempo ne ha prodotti: ma il secolo classico degli avventurieri è il Settecento; e ne abbiamo un riflesso anche nella nostra letteratura di quel secolo: da [...] , buonarroti), alcuni pochi tra i molti meno noti, che pur sarebbe utile conoscere.
Giovanni Girolamo Arconati Lamberti, milanese, apostatò a Ginevra, visse dal 1673 al 1685 tra Ginevra e Basilea, spia e libellista ricattatore. Gli appartengono opere ...
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. Le origini. - La vita civile degli Arî insediati nel Pengiab e nell'alta valle del Gange verso il 1000 a. C. si accentra nel villaggio, dove i sacerdoti o brahmani, gelosi custodi del "sapere" (veda), [...] v. giainismo). Un discepolo del Jina, Makkhali-Gosāla, "Gosāla figlio di Makkhali", dopo sei anni di convivenza coi Niggaṇṭha apostatò per fondare la setta degli Ājīvika, "asceti di professione" o, per disprezzo, "mestieranti". Era un determinista, e ...
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Il nome (spagn. Cataluña, catal. Catalunya), comincia a comparire in documenti della fine del sec. XII (basso lat. Catalonia, Catalaunia). L'etimologia tradizionale, secondo cui il nome deriverebbe da [...] dell'epoca è il maiorchino Anselm Turmeda, che fu a Bologna e a Padova in ambienti di tendenze averroistiche e andò a Tunisi, dove apostatò e morì (1420) santo tra i Mori. La Dottrina dello schiavo di Bari in lui, che si profonde in lodi a diversi ...
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È la quinta isola del Mediterraneo per grandezza (8500 kmq.), la maggiore fra quelle appartenenti politicamente alla Grecia. Il significato del nome Creta non è ben chiaro ("nuova" o "mistilingue", secondo [...] più nei monasteri, che costituirono, al tempo stesso, il centro religioso e culturale del paese. Buona parte della popolazione tuttavia apostatò: di guisa che, a soli trent'anni dalla conquista, si contavano in Creta ben 60 mila musulmani. Da allora ...
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apostata
apòstata s. m. e f. [dal lat. tardo apostăta, gr. ἀποστάτης] (pl. m. -i). – Chi commette apostasia: a. dalla religione, dall’ordine, ecc.; Giuliano l’Apostata, imperatore romano.
apostatare
v. intr. [dal lat. mediev. apostatare] (io apòstato, ecc.; aus. avere). – Commettere apostasia (nel sign. proprio ed estens.); si usa assol., con la prep. da (a. dalla propria fede).