Secondo il Codice di diritto canonico, ripudio totale della fede cristiana. Perché da parte di un cattolico battezzato ci sia il delitto di a., tale ripudio deve essere pienamente consapevole, liberamente voluto e manifestato esternamente in modi non equivoci. La pena per l’a. è la scomunica latae sententiae, cosicché vi si incorre per il fatto stesso di aver commesso il delitto di a. (in forma di ...
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Diritto canonico
Privazione dell’ufficio o dell’incarico prevista a carico del chierico, per eresia, apostasia o scisma, sacrilegio sulle sacre specie, gravi delitti contro il sesto precetto del decalogo [...] della potestà ecclesiastica o dell’ufficio (can. 1336); la dimissione dallo stato clericale è prevista in caso aggravato di apostasia, eresia e scisma, di profanazione delle specie consacrate, di violenza fisica contro il Romano Pontefice, di tentato ...
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Giustizia
MMario Caravale
"Principes gentium sunt creati, per quos posset licentia scelerum coherceri". Con queste parole Federico II nel Proemio del Liber Constitutionum Regni Siciliae indicava la [...] ); poi, i delitti contro la religione e il clero, quali l'eresia ‒ in particolare, la patarina ‒ (Proemio; I, 1; I, 2), l'apostasia (I, 3), il sacrilegio (I, 5), la bestemmia (III, 91), lo spergiuro (III, 90), la violazione di sepolcri (III, 93), il ...
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È il nome del quinto e ultimo dei libri che costituiscono il Pentateuco (v.; v. anche bibbia); il nome, usato nella Volgata latina donde è passato nelle lingue moderne occidentali, deve la sua origine [...] feste annue, Pasqua, Settimane, Tabernacoli (XVI, 1-17); 2. le leggi concernenti il diritto civile e costituzionale: la repressione dell'apostasia (XVI, 18-XVII, 7), i giudici superiori (XVII, 8-13), il re (14-20), i sacerdoti levitici (XVIII,1-8 ...
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Terrorismo
Luciano Pellicani
di Luciano Pellicani
Terrorismo
sommario: 1. Il terrorismo globale. 2. Fondamentalismo e terrorismo. 3. Una guerra di civiltà. 4. La cultura dei diritti di fronte al terrorismo. □ [...] 'via di Allah' e, dunque, ancor più colpevoli degli stessi 'infedeli'. Nell'universo etico-religioso dell'Islam, infatti, l'apostasia è un peccato inescusabile, che va punito con la morte.
Due sono le ragioni che rendono particolarmente temibile la ...
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CAPECE, Ferrante
Domenico Caccamo
Nacque a Salerno nel 1546, da Muzio, gentiluomo napoletano, e Margherita Gambacorta. In gioventù studiò retorica e filosofia, dedicandosi soprattutto al diritto civile. [...] gentiluomo, anch'egli "sedotto dagl'anabattisti", cui tenne un sermone alla presenza di tutti, rimproverandolo aspramente per la sua apostasia. Il gesuita tornò l'indomani nella casa del Provana, ma anche questa volta non fu ammesso a parlare da solo ...
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Dichiarazione contenuta in un testamento e diretta a spogliare della qualità di erede, con tutte le sue conseguenze, taluno a cui detta qualità è attribuita dal diritto oggettivo, o magari dal testamento [...] con la matrigna o dell'ascendente con la nuora, il matrimonio della figlia contro la volontà dei genitori, l'apostasia.
Nel diritto italiano, che pure in buona parte si attiene, per quanto riguarda la successione contro il testamento, all ...
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Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] . In Egitto lo scisma di Melezio di Licopoli ebbe origini identiche: il donatismo (v.) nacque precisamente da incolpazioni di apostasia che si rimandavano l'un l'altro chiese e vescovi.
Attacchi e apologie. - Se, intorno e dentro il cristianesimo ...
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SICILIA, REGNO DI, AMMINISTRAZIONE DELLA GIUSTIZIA
MMario Caravale
Numerosi sono i passi del Liber Constitutionum Regni Siciliae in cui Federico II definisce l'amministrazione della giustizia il principale [...] poi, i delitti contro la religione e il clero, quali l'eresia ‒ in particolare, la patarina ‒ (proemio; I, 1; I, 2), l'apostasia (I, 3), il sacrilegio (I, 5), la bestemmia (III, 91), la violazione di sepolcri (III, 93), il rapimento di monache (I, 20 ...
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FORTI, Francesco
Lauro Rossi
Nacque a Pescia, nell'odierna provincia di Pistoia, il 10 nov. 1806 da Anton Cosimo, discendente di una delle più antiche e ricche famiglie del luogo, e da Sara Sismondi, [...] di Firenze, provocando aspre reazioni. Vieusseux e lo zio Sismondi lo accusarono di "tradimento", Gioberti di "apostasia". Difficile comprendere quali ragioni lo spingessero a una tale decisione, indotta probabilmente da dissapori nella conduzione ...
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apostasia
apostaṡìa s. f. [dal lat. tardo apostasia, gr. ἀποστασία «defezione», der. di ἀϕίστημι «distaccarsi»]. – 1. Ripudio, rinnegamento della propria religione per seguirne un’altra. In partic., nel diritto canonico cattolico, l’abbandono...
apostasi
apòstaṡi s. f. [dal gr. ἀπόστασις «separazione», der. di ἀϕίστημι «separare»]. – In botanica: 1. Allungamento anormale del ricettacolo d’un fiore, in seguito al quale i verticilli si risolvono in spirali. 2. Separazione dei singoli...