È il nome del quinto e ultimo dei libri che costituiscono il Pentateuco (v.; v. anche bibbia); il nome, usato nella Volgata latina donde è passato nelle lingue moderne occidentali, deve la sua origine [...] feste annue, Pasqua, Settimane, Tabernacoli (XVI, 1-17); 2. le leggi concernenti il diritto civile e costituzionale: la repressione dell'apostasia (XVI, 18-XVII, 7), i giudici superiori (XVII, 8-13), il re (14-20), i sacerdoti levitici (XVIII,1-8 ...
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Terrorismo
Luciano Pellicani
di Luciano Pellicani
Terrorismo
sommario: 1. Il terrorismo globale. 2. Fondamentalismo e terrorismo. 3. Una guerra di civiltà. 4. La cultura dei diritti di fronte al terrorismo. □ [...] 'via di Allah' e, dunque, ancor più colpevoli degli stessi 'infedeli'. Nell'universo etico-religioso dell'Islam, infatti, l'apostasia è un peccato inescusabile, che va punito con la morte.
Due sono le ragioni che rendono particolarmente temibile la ...
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Cornelio, santo
Manlio Simonetti
Il Liber pontificalis, nr. 22, lo dice romano, «ex patre Castino». Fu eletto vescovo di Roma in un giorno imprecisato di marzo o aprile 251, dopo aver percorso, come [...] (libellus) che attestava il suo atto di ossequio alle divinità pagane, un peccato meno grave di quello della piena apostasia, ma comunque tale che, se provato, avrebbe reso impossibile a un membro della gerarchia di conservare il suo ufficio ...
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CAMBI, Bartolomeo (Bartolomeo da Salutio)
Adriano Prosperi
Nato a Socana, nel Casentino, il 3 apr. 1558 da Giacomo e Camilla, contadini, gli venne imposto il nome di Grazia. Trascorse l'infanzia fra [...] e si trasferì a Genova, dove si guadagnò da vivere come precettore in casa Spinola. Si trattò dunque di una vera e propria apostasia, anche se di breve durata.
Dopo pochi mesi rientrò nell'Ordine; fu, in un primo momento, relegato in convento a Siena ...
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ELIANO, Giovanni Battista
Cesare Ioly Zorattini
Nacque a Roma nel 1530 da Ḥanah, figlia del celebre grammatico e lessicografo Elia Levita, e da Yitzchaq ben Yeḥiel Boemo e, proprio in onore del nonno [...] nel 1546, Cornelio Adelkind definisce il Levita "uomo privo di progenie", espressione in cui si è vista un'allusione all'apostasia del nipote.
Ad ogni modo la famiglia fece immediatamente ritorno a Venezia per tentare di far recedere Yosef dalla sua ...
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MOSÉ
Giuseppe RICCIOTTI
Alfredo Vitti
È il personaggio che nella Bibbia appare come liberatore del popolo ebraico dall'Egitto, e suo organizzatore e legislatore nel deserto (v. ebrei).
Nome. - Il nome [...] si trattò di una debolezza di M. nell'impedire qualche atto idolatrico degli Ebrei, il quale poi causò un'ampia apostasia del popolo. Il fatto doveva esser noto nell'antichità, ma dai testi biblici è stato fatto scomparire (salva deboli tracce ...
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ARCHETTI, Giovanni Andrea
Lajos Pàsztor
Nacque a Brescia l'11 sett. 1731 da Pietro e da Paola Giroldi; la famiglia, di ricchi mercanti, in seguito all'acquisto del feudo di Formigara nel distretto di [...] uniati dell'Ucraina e della Lituania, considerati dagli ortodossi come dei rinnegati, e perciò vessati e costretti all'apostasia. L'A. doveva ottenere anche la pubblicazione del breve di scioglimento della Compagnia di Gesù in Prussia e nella ...
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SPINOLA, Giorgio
Giampiero Brunelli
SPINOLA, Giorgio. – Nacque a Genova il 3 giugno 1667 da Cristoforo e da Ersilia Centurione, figlia del doge Giovanni Battista. Fu battezzato il 5, cosa che ha tratto [...] di libri proibiti, bigamia, inosservanza degli obblighi relativi ai precetti. Per tenere sotto controllo i reati di apostasia, egli richiese subito alla congregazione de Propaganda Fide un interprete capace di leggere le lettere circolanti in arabo ...
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CAPECE, Ferrante
Domenico Caccamo
Nacque a Salerno nel 1546, da Muzio, gentiluomo napoletano, e Margherita Gambacorta. In gioventù studiò retorica e filosofia, dedicandosi soprattutto al diritto civile. [...] gentiluomo, anch'egli "sedotto dagl'anabattisti", cui tenne un sermone alla presenza di tutti, rimproverandolo aspramente per la sua apostasia. Il gesuita tornò l'indomani nella casa del Provana, ma anche questa volta non fu ammesso a parlare da solo ...
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BERNINI, Domenico Stefano
Antonio Rotondò
Nacque a Roma, ultimo di undici figli, il 3 ag. 1657 da Gian Lorenzo e da Caterina Tezio. Entrò, quattordicenne, nella Compagnia dei gesuiti, ma ben presto, [...] , da s. Pietro a Innocenzo XII. La distinzione tradizionale (s. Agostino, ecc.) fra "eresia", "scisma" e "apostasia" definisce i limiti della trattazione. L'esposizione delle dottrine ereticali è, coerentemente col fine apologetico dell'opera, in ...
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apostasia
apostaṡìa s. f. [dal lat. tardo apostasia, gr. ἀποστασία «defezione», der. di ἀϕίστημι «distaccarsi»]. – 1. Ripudio, rinnegamento della propria religione per seguirne un’altra. In partic., nel diritto canonico cattolico, l’abbandono...
apostasi
apòstaṡi s. f. [dal gr. ἀπόστασις «separazione», der. di ἀϕίστημι «separare»]. – In botanica: 1. Allungamento anormale del ricettacolo d’un fiore, in seguito al quale i verticilli si risolvono in spirali. 2. Separazione dei singoli...