teocrazia Forma di governo in cui la sovranità è teoricamente esercitata dalla divinità.
La t. nella storia dei popoli
Si possono distinguere due forme tipiche di teocrazia. In certi casi la t. ha un [...] quello che era il comune fondamento di ogni potestà. Da Gregorio Magno a Gregorio VII, da Innocenzo III a Bonifacio VIII l’apologia del papato si è mossa su questa via. Con s. Tommaso si delinea un atteggiamento nuovo nello svolgimento della dottrina ...
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LATTANZIO, Firmiano
Apologista cristiano del sec. IV. Africano, discepolo d'Arnobio, chiamato a insegnare retorica latina a Nicomedia di Bitinia, residenza imperiale, sotto Diocleziano, era già cristiano [...] ).
Nelle Institutiones - da lui dette divinae, in antitesi alle giuridiche e oratorie - L., primo tra gli apologisti latini, vuole non tanto ribattere accuse quanto istruire, convincere, convertire. Perciò ricorre ad argomenti razionali, volutamente ...
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CUCCAGNI, Luigi
Giuseppe Pignatelli
Nacque nel 1740 (tale data è ricavata sulla base dell'atto di morte: Jemolo, p. 29) nella diocesi di Città di Castello, probabilmente nella frazione di Selci, da [...] dell'Indice, spesso ormai neppure sostenute dal braccio secolare. Il favore accordato a una schiera sempre crescente di apologisti della religione cattolica era riuscito a creare soltanto una reazione disorganica e per lo più priva di quell'autorità ...
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pace
Domenico Consoli
" Concordia e stabilità di rapporti " fra due stati o popoli o città o fazioni politiche, opposto a " guerra ": dimmi se Romagnuoli han pace o guerra (If XXVII 28); Cerca, misera, [...] , ediz. Scholz, Weimar 1929, 175: " Primo ergo agemus de pace, propter quam praecipue debet se intromittere Ecclesia ") e gli apologisti del potere civile, da Enrico IV a Walram di Naumburg, da Pietro Crassus a Federico II che nel Liber augustalis ...
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BOSSI, Donato
Susanna Peyronel
Nacque a Milano da Giovanni, nobile milanese, il 5 marzo 1436. Proveniva da un'antica famiglia alla quale egli nella sua cronaca attribuiva origini assai prestigiose, [...] continuamente elementi di storia biblica e di mitologia classica, attinti da Macrobio, Diodoro Siculo, Plinio e dagli apologisti cristiani. Dalle invasioni barbariche la narrazione e la cronologia diventano meno incerte e confuse e si concentrano ...
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BUSETTO, Natale
Felice Del Beccaro
Nato a Padova il 20 dic. 1877 da Domenico e da Teresa Fanton, fece tutti gli studi nella città natale nella cui facoltà di lettere e filosofia fu allievo di F. Flamini, [...] dell'Innominato (Como 1923). Le pagine più felici risultano pertanto quelle sui rapporti fra il Manzoni e i grandi apologisti francesi, in particolare il Massillon, e le altre sullo storicismo manzoniano.
Il B. non disdegnò neppure di scrivere libri ...
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Maometto
Francesco Gabrieli
L'episodio di M. nella nona fossa di Malebolge (If XXVIII 22-63), oltre che per il suo intrinseco valore artistico ha attirato l'attenzione come importante indizio della [...] su di lui, contro ogni storica realtà, si appuntò la calunnia e l'odio della polemica cristiana. Dagli apologisti, cronisti, enciclopedisti del Medioevo (Pietro il Venerabile, Iacopo di Vitry, Martino Polono, Vincenzo di Beauvais, Iacopo da Varagine ...
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La religione rivelata da Gesù Cristo, che è in pari tempo fondatore del c. e oggetto di adorazione. Alcuni caratteri del c. (religione divinamente rivelata, dogmatica, missionaria, universalistica, soteriologica [...] diniego, sia cercando di assimilare la cultura e la filosofia dei Greci. A tale compito si dedicarono gli apologisti, chiedendo a imperatori e autorità in genere che cessassero dalle persecuzioni, respingendo calunnie, mettendo in luce la perfezione ...
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VESPUCCI, Amerigo
Alberto Magnaghi,
Nato a Firenze nel 1454 e morto a Siviglia nel 1512, il più grande e il più degno tra i continuatori di Colombo.
Soltanto oggi, in seguito ai criterî radicalmente [...] Tolomeo di Lione del 1535, e in seguito più per disteso del Las Casas (Historia de las Indias, capp. 140, 164), il grande apologista di Colombo. Il Las Casas che scriveva a mezzo secolo di distanza e che aveva a sua disposizione le carte di Colombo e ...
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TAZIANO (Τατιανός)
F. Di Capua
Apologeta cristiano. Nacque, come egli stesso si vanta, di là dal Tigri, nel territorio degli Assiri, nella prima metà del II sec.; probabilmente tra il 120 e il 130. Studiò [...] Grecia e dall'Oriente.
Bibl.: G. Kukula, Tatianus' sogenannte Apologie, Lipsia 1900; A. Puech, Recherches sur les Discours aux P. Ubaldi, Milano 1937, pp. 87-98; A. Casamassa, Gli Apologisti greci, Roma 1943, pp. 135-162; A. Pellegrino, Studi sulla ...
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apologia
apologìa s. f. [dal lat. tardo apologĭa, gr. ἀπολογία «difesa», comp. di ἀπό (per indicare allontanamento) e -λογία «-logia»]. – 1. Propr., il discorso in propria difesa che, secondo la procedura attica, l’accusato pronunciava personalmente:...
apologista
s. m. e f. [dal gr. ἀπολογιστής] (pl. m. -i). – Chi fa opera apologetica; chi scrive o pronuncia apologie, anche per incarico ricevuto; estens., difensore, sostenitore in genere.